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Il Videogiocatore al Tempo della Crisi

Tra la fine del 1983 e l’inizio del 1984 l’industria dei videogame, fino a quel momento in vertiginosa ascesa come uno shuttle lanciato da Cape Canaveral, entrò in crisi  precipitando in un profondo abisso economico e trascinando con se quanti avevano investito sogni, speranze, capacità e denaro…molto denaro. Il periodo è conosciuto come La fine della seconda generazione dei videogiochi.  Il motivo che generò un evento così catastrofico su un mercato fiorente fu poi ampiamente riconosciuto e sostanzialmente diviso in tre cause che si alimentavano fra loro:

Il laser game, la risposta delle sale gioco alla crisi

l’Atari VCS-2600…prima della crisi.Con 5 milioni di cartucce di “E.T” sepolte in una discarica in Messico insieme a quelle di “Pac Man” la fine era vicina…

Alla crisi seguì un vuoto di circa 3 anni, durante i quali il mercato dei videogiochi non segnò alcun sviluppo significativo per le console, ma che stimolò  l’espansione dei giochi da bar e delle sale giochi,  che nel 1983 raggiunsero il loro picco negli arcade, con l’uscita di Dragon’s Lair, il primo videogioco laserdisc, che mantiene tutt’ora una certa notorietà, a dispetto di Firefox direttamente tratto dal film di Clint Eastwood, ma assolutamente lontano dalle atmosfere videoludiche dell’opera di Don Bluth.

La crisi cessò quando nel 1985 la Nintendo  immise sul mercato il Nintendo Entertainment System (NES).

Il NES…un giro di boa.

Da allora ne è passato di tempo, generazioni di videogiocatori si sono succedute davanti a televisori e monitor di ogni specie e grandezza, hanno affrontato l’evoluzione grafica di pixel colorati che lentamente si trasformavano in stupende principesse, gagliardi guerrieri e terribili mostri.

Ps1, Xbox,Ps2,Ps3,Xbox 360, Ps4, Xbox ONE, e PC con schede grafiche e processori   sempre più potenti e competitivi rispetto alle console  o innovazioni tecnologiche altamente avanzate come quello apportato da WII Nintendo e la sua interazione senza bisogno di joystik, poi superata da Kinect e l’immediatezza del game portatile attraverso micro console come VITA, magnetizzano sempre  l’attenzione di giovani e vecchie generazioni (queste ultime sempre più in difficoltà davanti alla frenesia della videoludica) oscillando fra il sogno di un film e l’immediatezza della realtà vissuta.

Eterni avversari…

 

Ed  è proprio con la realtà vissuta che bisogna fare tuttavia i conti. Una terrificante crisi economica mondiale iniziata nel 2008 e tuttora in atto ha forse costretto i gagliardi videogiocatori, guerrieri dentro e umani fuori a mettere da parte le proprie abitudini videoludiche?

…l’un contro l’altro armati…di gamepad!

E’ questo che vogliamo sapere da voi…mentre l’industria dei videogame continua a sfornare console sempre più potenti a costi poco accessibili e videogiochi graficamente eccellenti ma sempre più fotocopia, come si pone il fruitore di tutto questo?

Rispondete al nostro sondaggio e lo saprete!

 

 

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IL VIDEOGIOCATORE AL TEMPO DELLA CRISI

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