Il Futuro del Gaming è Wireless – Ne parliamo con NETGEAR

Ma non solo quello del gaming...

Il Futuro del Gaming è Wireless – Ne parliamo con NETGEAR

Più passano gli anni e più il mondo e la tecnologia si evolvono in fretta. Probabilmente quando arriveremo nel 2049 il mondo in cui viviamo sarà diverso da quello visto nell’ultimo Blade Runner, così come qualche decennio fa non ci saremmo aspettati di essere smartphone dipendenti o di avere la casa piena di dispositivi elettronici collegati in Wi-Fi, elettrodomestici inclusi. Di fatto però oggi, rispetto a pochi anni fa, l’aumento di dispositivi wireless, quanto quello dei contenuti digitali e streaming, ci obbliga ad avere una connessione, nonché una rete, altamente performante. Durante la nostra prova con il NETGEAR Nighthawk X6S, ci siamo resi conto di quanto un router possa cambiare la nostra esperienza, che sia di gaming online, di streaming di contenuti video quali Stranger Things, ma anche la semplice navigazione in internet quando ci sono n altri dispositivi connessi.

Così abbiamo pensato di approfondire l’argomento, scambiando quattro chiacchiere con Ivan Tonon – European Product Marketing Manager di NETGEAR il quale ha risposto a diverse domande sui loro dispositivi, ma anche e soprattutto sul futuro dal punto di vista delle connessioni.



GS: Da 1 a 10, nell’era del WiFi e dello streaming, quanto diventa importante la figura di NETGEAR nell’ecosistema dell’intrattenimento?

IT: Netgear da più di cinque anni ha lanciato il brand Nighthawk che include modem, router, range extender e switch di fascia medio-alta progettati per le esigenze dei gamer. Questi prodotti si differenziano da quelli con brand Netgear per design ma soprattutto per la tecnologia e per le funzionalità.

GS: Qual è la caratteristica del Nighthawk X6S che fa davvero la differenza rispetto ad un modem/router tradizionale?

IT: Il Nighthawk X6S è la seconda versione del modello X6 che per noi è stato molto importante in quanto primo router Tri- Band, premiato come miglior router 2016 dall’European Hardware Award nonché best seller. La versione X6S è stata resa ancor più veloce (AC4200vsAC3200) e abbiamo aggiunto il MU-MIMO (Multi-User MIMO) che permette di effettuare più streaming da dispositivi diversi contemporaneamente.

GS: Quali sono i principali risultati tangibili che un utente ottiene dopo aver installato un router come il Nighthawk X6S?

IT: Risultati tangibili sono assicurati dal QoS dinamico che migliora la capacità di gestione del traffico Internet del router attraverso una migliore identificazione dell’applicazione e del dispositivo, l’allocazione della larghezza di banda, e la prioritizzazione del traffico. Il QoS dinamico risolve il problema della congestione del traffico, quando la larghezza di banda di Internet è limitata e più client ne hanno necessità. In termini pratici ciò vuol dire che contemporaneamente in una casa c’è chi gioca, chi guarda video su Youtube e chi semplicemente naviga, il router sarà in grado di assegnare maggiore banda alle applicazioni che ne hanno più bisogno, in questo caso il gaming. Se, inoltre, oltre il router anche un computer è dotato del QoS, questi non andranno in conflitto ma anzi il traffico sarà ancora più ottimizzato. Poi c’è il potente processore dual core da 1,8 GHz che garantisce prestazioni ai massimi livelli, fornisce una latenza ridotta per tutti i giochi online e potenzia le prestazioni wireless, cablate e WAN-to-LAN. Senza dimenticare la terza banda che permette di gestire ancora più dispositivi Wi-Fi collegati simultaneamente, in quanto è sempre possibile scegliere la banda più libera delle 3 disponibili.

GS: Pensi che prodotti come il Nighthawk X6S siano rivolti esclusivamente ad un pubblico gaming?

IT: Come detto in precedenza, i prodotti Nighthawk sono di fascia medio-alta quindi nascono per un pubblico più esigente, con un minimo di competenze tecniche in grado di guidarlo nel processo di acquisto. Di certo i gamer hanno queste caratteristiche ma non sono necessariamente l’unico target. Se pensiamo al MU-MIMO precedentemente citato e alla tendenza a guardare sempre più contenuti in streaming vediamo come router con questa funzione si adattano anche alle esigenze delle famiglie con molti dispositivi WiFi.

GS: Esistono soluzioni più accessibili (economicamente parlando), che però migliorano comunque le prestazioni in maniera tangibile?

IT: Come sempre avviene per la tecnologia, ogni novità all’inizio è disponibile solo per prodotti di nicchia e di fascia alta, acquistati dai noti “early adopter”. Con il passare del tempo le stesse sono implementate su un numero crescente di prodotti e di conseguenza diventano di massa. Ad esempio standard AC, successivo a quello N: all’inizio disponibile solo su modem router con prezzo medio-alto, ora invece ampiamente disponibile a prezzi accessibili. Netgear ha sempre investito tanto in ricerca e sviluppo, siamo quasi sempre i primi a lanciare novità sul mercato, si tratta di investimenti che mirano a migliorare le esigenze dei nostri clienti e che cercano di anticipare le tendenze.

GS: Ci sono diverse app a supporto dei vostri prodotti, pensate possano rendere totalmente indipendente anche chi non conosce bene questo genere di device?

IT: Assolutamente si! Pensiamo ad Arlo, per chi non la conoscesse è la prima e unica videocamera per la sicurezza domestica alimentata a batterie al mondo, installata e gestita esclusivamente tramite app. Anche Orbi, il nostro sistema WiFi Mesh, si configura totalmente tramite la sua app e lo stesso vale per i Nighthawk, per i quali abbiamo lanciato l’app “UP” proprio per una installazione estremamente intuitiva e veloce. Stiamo investendo anche nella facilità d’uso, la parola “easy” è la nostra guida, abbiamo tanta strada fare ma sicuramente ci stiamo impegnando.

GS: Con tutti i device che NETGEAR stessa propone, in base a cosa dovrebbe orientarsi principalmente un utente che vuole migliorare le prestazioni della propria rete?

IT: Prima di tutto bisogna pensare alle proprie esigenze e considerare quanti dispositivi WiFi si possiedono, la forma della casa, il tipo di connessione, l’uso che si fa di internet e che aspettative si hanno. Dato per assodato che il numero dei dispositivi WiFi è in crescita, che siamo sempre più “WiFi dipendenti” e che molto spesso non si è soddisfatti del modem fornito dal proprio operatore, Netgear propone diverse soluzioni che vanno dai range extender ai sistemi WiFi. Il nostro obiettivo è spiegare le differenze tra le diverse soluzioni in modo che tutti possano essere facilitati e aiutati nel processo decisionale.

GS:  In chiave e-sports, anche il futuro delle connessioni gaming è wireless? O la rete cablata resterà insuperabile?

IT: Le connessioni Wi-Fi sono in continua evoluzione, in termini di velocità di connessione, raggio di copertura, portata e riduzione di latenza. Detto questo, anche nel campo del cablato c’è una continua evoluzione (basti pensare alle ultime novità con porte LAN multi-giga). Quindi in ambito strettamente gaming, per avere massime prestazioni la connessione cablata rimarrà sempre la più performante, soprattutto per quanto riguarda il tempo di latenza. A riguardo vorrei segnalare il nostro switch Nighthawk S8000 dedicato al gaming, specificatamente progettato per abbattere la latenza e gestire il traffico internet via QoS

GS:  Abbiamo visto che è stato presentato il Nighthawk X10, quali sono i prossimi obiettivi da raggiungere per NETGEAR?

IT: Il nostro obiettivo è sempre migliorare l’esperienza di connettività che ognuno di noi può vivere nelle proprie case e soprattutto semplificare tutto al massimo per permettere a tutti di accedere alla tecnologia. Nel 2018 ci saranno delle sorprese!



E noi di GameSoul naturalmente le aspettiamo, visto che dopo questa chiacchierata abbiamo ancora più chiaro quanto una rete performante, che sia wireless o cablata, rappresenti il punto di partenza per fruire al meglio dei (tanti) nostri dispositivi multimediali e quindi dei rispettivi contenuti; soprattutto nell’universo e per l’utenza gaming.

E' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!

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