Hearthstone: Una Notte a Karazhan – Recensione

Lucidate le scarpette da ballo, è l'ora della festa!

Hearthstone: Heroes of Warcraft
Hearthstone: Una Notte a Karazhan – Recensione

Per essere un gioco di carte collezionabili online, Hearthstone ha indubbiamente catturato l'attenzione di un vasto numero di giocatori, pronti a passare ore nel client free-to-play a sfidare sconosciuti. Il nome del gioco è relativo ad un omonimo oggetto di World of Warcraft, titolo che fa da contorno alle carte collezionabili di Hearthstone.

Data di Uscita:Genere:PEGI:Sviluppatore:

Uno dei giochi di carte collezionabili free-to-play più famosi e giocati del mondo si rinnova, introducendo una nuova avventura che porterà nella collezione di chi la sbloccherà ben 45 nuove carte, tra cui tre personali per ogni classe e cinque leggendarie neutrali. Le avventure di Hearthstone sono parte dell’omonima modalità che va a simulare i dungeon presenti in World of Warcraft, prendendo spunto da essi per creare qualcosa di nuovo e divertente. La prima fu La Maledizione di Naxxramas, ispirata a Naxxramas dell’espansione Wrath of the Lich King e divisa in cinque ali che premiavano il giocatore con solo carte neutrali, relegando le carte di classe solo alle sfide delle stesse. La modalità venne ulteriormente raffinata con l’uscita della seconda avventura: Massiccio Roccianera, ispirato alle due parti di Blackrock Mountains, che aggiungeva nuove carte di classe anche tra i premi delle cinque ali disponibili. Un’ulteriore limatura è arrivata con la Lega degli Esploratori, terza avventura ispirata all’omonima lega, che simula un viaggio intorno al mondo alla ricerca dei pezzi del Bastone della Creazione. Quest’espansione differisce dalle precedenti perché per la prima volta le ali sono ridotte a quattro e i vari boss danno in premio due carte anziché una. Oltre a questo, per la prima volta assistiamo all’introduzione di battaglie un po’ diverse dal normale, dove non c’è un boss da sconfiggere, bensì un luogo da cui scappare, oppure un’intera orda da seminare. Ecco quindi apparire delle sfide che rivoluzionano il concetto di partita di Hearthstone, introducendo elementi vari e divertenti. Arriviamo infine all’agosto 2016, quando una nuova avventura irrompe di prepotenza comparendo a tutto schermo: Medivh ci ha invitati alla sua festa a Karazhan; accetteremo l’invito?

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Prima di parlare approfonditamente di Una Notte a Karazhan, c’è da guardarsi intorno e capire in che contesto si inserisce. Il momento è delicato, perché dopo le novità introdotte con Sussurri degli Dei Antichi (formati standard/selvaggio, potenziamenti e depotenziamenti di carte importanti, etc…) che hanno lasciato scontenti molti utenti per via della perdita di potenza del Sacerdote, ci si aspettava che con questa espansione le cose migliorassero. A detta dei giocatori migliori, arrivare al grado leggenda (rank 1) nel pvp con il sacerdote è diventato quasi impossibile, questo perché le carte ruotate fuori dall’introduzione dello standard non si sono bilanciate con quelle aggiunte con Sussurri degli Dei Antichi, rendendo questa classe nettamente inferiore alle altre. Capirete quindi lo scontento generale quando, aspettandosi carte grandiose, la community si sia trovata davanti a Purificazione, una carta a costo 2 che silenzia un nostro servitore per pescare una carta; e tra le carte base del prete c’è Parola di Potere: Scudo, che al costo di 1 ci fa pescare e fa pure un +2 di salute su un nostro servitore. Certo, è anche nato un nuovo archetipo chiamato Resurrection Priest, basato anche su carte di Karazhan, ma già dal rank 16 in poi lo si trova molto difficilmente. Come se non bastasse, l’arrivo del nuovo Portale del Mago, che a costo 5 infligge 5 danni ed evoca un servitore casuale di un pari costo, ha destabilizzato le cose in Arena, rendendo il mago (che già era una classe forte in questa modalità) ancora più forte, perché essendo una carta comune, si può pickare più facilmente in più copie. E una carta che fa da rimozione per cose grosse e mette anche creatura grossa, risulta un po’ sbroccata. Dalla Blizzard annunciano soluzioni per riequilibrare il meta: vedremo come si evolverà il gioco nel prossimo futuro. Nel frattempo, accettiamo l’invito di Medivh e andiamo nella sua torre per la festa imminente!

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Benvenuti a Karazhan, la torre di Medivh. Introdotta in World of Warcraft con la prima espansione, The Burning Crusade, questa torre si presentava molto cupa e bizzarra, con un’intera sala dedicata agli scacchi e, tra le altre cose, un’ala del palazzo utilizzata come zoo e rimpinzata con boss di ogni genere. Il Medivh malvagio che abbiamo avuto modo di conoscere in WoW e nel film di recente uscita: Warcraft, qui sembra non esistere. Verremo invece accolti da un Medivh sorridente e… ehi! che succede?! Malchezaar sta cercando di imbucarsi di straforo alla festa: vai Medivh, scelgo te!

Eh si, a parte gli scherzi, la prima sfida sarà disponibile a tutti, anche a chi non ha acquistato neanche la prima ala di Karazhan e si tratta di una battaglia tra Medivh e Malchezaar a suon di magie. Come sfida è molto semplice e ci permette sin da subito di assaporare le carte della nuova espansione. Ehi, ehi, ehi, fermi tutti. Perché si è aperto un portale? Medivh! …

…Medivh è stato risucchiato nel portale con Malchezaar! E ora che si fa?! Un momento, quel maggiordomo ha una quest, vediamo cosa vuole. “Scalare Karazhan per andare nella stanza dei portali e riportare qui Medivh prima della festa”. Beh, si può fare. Andiamo Ambrogio, quel palazzo non si scalerà da solo (ah, non ti chiami Ambrogio ma “Moroes“? Va bene, scusa Ambrogio).

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Facendo finta di tornare seri, anche se è difficile rimanere tali visto l’humor dell’espansione, inizieremo la nostra scalata dal Salotto, l’ala del palazzo dedicata all’accoglienza degli ospiti. Medivh è scomparso e quindi tutto quello che è stato incantato si sta ribellando, a partire dall’argenteria che si è fusa in un unico golem che ci attaccherà a colpi di forchette, piatti e coltelli. Da poco è stato sistemato il bug che permetteva a Kel’thuzad e ad un altro servitore con Provocazione di bloccare l’attacco dei boss in eroica, ma curiosando in rete ho scoperto dell’esistenza di un nuovo bug che permette di superare il golem in eroica posizionando sul campo Pecora Esplosiva (carta di Goblin vs Gnomi) e Ghoul Instabile (Naxxramas). La prima è un 1/1 a costo 2 che morendo fa 2 danni a tutti, mentre il secondo è un 1/3 a costo 2 con provocazione che morendo fa 1 danno a tutti. Con questi due servitori in campo i piatti non attaccheranno più, per evitare che si possa pulire il campo con tre danni a tutti. Il golem riempirà il campo di piatti per via del suo potere eroe e non giocherà più nulla, lasciandovi la strada spianata per distruggerlo in tutta calma.

Superata l’argenteria entreremo nella stanza dello specchio delle brame, inizialmente incantato per fare dei complimenti agli ospiti che vi si specchiavano e che ora copia tutti i nostri servitori evocandone una copia 1/1 dalla sua parte. Anche qui Pecora Esplosiva potrà dire la sua in eroica (il bug con Ghoul Instabile valeva solo per il boss di prima), pulendo il campo da ogni copia semplicemente morendo.
E arriviamo al momento che tutti i conoscitori di Karazhan si aspettavano: la stanza degli scacchi. La partita risulterà molto diversa dalle altre, richiederà una strategia ben pianificata e si potrà affrontarla solamente con il mazzo in dotazione. Vi assicuro che in modalità eroica è piuttosto difficile, pagherete caro ogni piccolo errore, quindi armatevi di pazienza.

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Gli scacchi ci hanno lasciato passare, saliamo le scale e… c’è un biondo platinato ad attenderci. Barnes è il suo nome. Cerchiamo di divincolarci per andare al piano di sopra, ma l’amico super sayan (dai capelli flosci, ndr) è occupato con le prove dello spettacolo e ci chiede un parere. Benvenuti al Teatro. Julianne, il primo boss di questa ala, è ispirata a Giulietta, e il suo potere eroe consiste nel rievocare Romulo (Romeo) a ripetizione, che la rende immune. Quest’ultimo è un 4/2 facilmente rimovibile, ma la donzella tenderà a nascondersi dietro a schiere di servitori con provocazione, quindi si dovrà scegliere il momento giusto per pulire il campo e sferrare l’attacco decisivo.

Sistemata Julienne sarà il turno del Lupo Cattivo di Cappuccetto Rosso. Il suo potere eroe in eroica trasforma tutti i nostri servitori in 1/1 e fa costare tutti i servitori (anche i suoi) 1 solo mana. Questa è un’eroica a mio avviso molto divertente che lascia spazio all’immaginazione in termini di costruzione del mazzo.
L’ultimo atto della messa in scena teatrale è la Strega del Mago di Oz. Il suo potere le permette di infliggere ben 100 danni, ma è bloccato da Dorothee, che sarà dalla nostra parte. Ovviamente il tutto si concentra tra la sopravvivenza della signorina misto alla sconfitta della Strega.

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Dimentichiamoci di Barnes e saliamo le scale per la prossima ala, siamo quasi in cima. Un robottone difettoso, Il Curatore, ci blocca la strada; il suo compito è quello di occuparsi dello zoo personale di Medivh, ma il suo malfunzionamento lo ha portato a liberare parte delle creature rinchiuse. Benvenuti al Serraglio. La prima cosa da fare sarà aggiustarlo, quindi il primo scontro è proprio con lui. Il suo potere gli fornisce provocazione, rendendo impossibile attaccare le sue creature, quindi è necessaria un po’ di strategia e un sacco di rimozioni per portare a casa la partita in eroica. Una volta aggiustato si scuserà con noi e ci chiederà di aiutarlo a ricatturare le creature. E se il Curatore ti chiede di aiutarlo, come puoi rifiutare? Affronteremo quindi Noctumor, che ci lascia iniziare con 10 cristalli di mana (vai di leggendarie pesanti!) e anche qui sulla creazione del mazzo ci potremo sbizzarrire in tantissimi modi. A ostruire la strada per la cima del palazzo c’è infine Malazampa, che è… immune. Ma evoca degli imp che lentamente lo uccideranno. Il trucco per farlo fuori è quello di dotarsi di un sacco di rimozioni globali e passa la paura.

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La Guglia, la cima di Karazhan. Un gran bel posto ma “Gandalf” non ha intenzione di farci passare. Ombra di Aran, il primo boss di questa ala, ha il potere di aumentare i danni magici. Facile da ammazzare anche in eroica (basta un mazzo pieno di spari), sarà la controparte magica di Scagliafatua, per il quale sarà necessario un mazzo di quasi sole creature perché nel corso della partita avremo modo di dar loro Furia del Vento oppure renderle quasi immuni. Il suo potere eroe gli concede ben 8 di attacco, ma si può tenerlo a bada con delle provocazioni ben piazzate.
Chiudiamo l’ala arrivando finalmente a lui: Medivh. Siamo nella stanza dei portali e “Ambrogio” sta armeggiando con la macchina che li apre per recuperare l’arcimago. Purtroppo sbaglierà, evocando Nazra (facile da sconfiggere) per poi aprire finalmente il portale giusto e riportare a casa Medivh. Purtroppo con lui tornerà anche Malchezaar, che effettivamente è un po’ ostico da battere, ma nulla di impossibile (non siamo comunque ai livelli dell’eroica di Cromaggus o Maloriak).

Conclusioni

Siamo giunti alla fine. Medivh è di nuovo a casa e siamo riusciti a far tutto prima dell’inizio della festa. Mentre i personaggi di Hearthstone festeggiano, possiamo goderci le nuove carte. Molte di queste sono già entrate a far parte delle liste standard di molti mazzi, basti pensare ad Alfiere d’Ebano che ha portato alla creazione del Resurrection Priest, oppure a Tenera Nonnina, che è entrata di diritto nelle liste di tutti i Face Hunters e Barnes Hunters (questi ultimi nati proprio grazie a Barnes). I Paladin Murloc Combo possono ora contare su Cavallo d’Avorio per tenere il campo e al contempo curarsi, mentre Custode del Serraglio fa la sua bella figura nei Druid Beast. Portale: Maelstrom e Taumaturga Malvagia sono entrati subito nelle liste dei Totem Shaman, così come Cacciatrice Mascherata ha riportato in auge l’ormai dimenticato Secret Hunter.

Il mago è la classe che ne ha beneficiato di più, grazie a carte come: Valletto di Medivh, Rapace del Serraglio, Libro Chiaccherone e Portale: Terre del Fuoco, per non dimenticare la carta di Medivh, che è un mago molto potente. In definitiva, le carte dell’espansione sono di qualità elevata, se si pensa che ne contiene solo 45, e non posso che dirmi più che soddisfatto da Una Notte a Karazhan, questa nuova avventura all’insegna dell’humor e del divertimento. Peccato per la mancanza di carte portale per ladro, cacciatore e stregone, sarebbe stato bello averne una per ogni classe e completare il ciclo.

Good

  • Carte interessanti
  • Espansione umoristica e divertente
  • Sfide particolari e innovative

Bad

  • Purificazione
  • Ladro e prete non hanno carte degne di nota
  • Alcune eroiche sono troppo facili
8.5

Imperdibile

Gioco a Magic da quando avevo 14 anni, ho iniziato nel lontano 2002 e non ho mai smesso. Oltre al gioco mi sono appassionato molto anche all'ambientazione e alle storie che stanno dietro alle carte, tanto da spingermi a fondare una Wiki su magic e aprire un blog.

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