Halo The Master Chief Collection – Anteprima – GamesWeek 2014

Halo The Master Chief Collection – Anteprima – GamesWeek 2014

Mai fare una promessa ad una donna, se non puoi mantenerla!

Questa citazione di Cortana, intelligenza artificiale e compagna di mille avventure del Master Chief, è una delle più famose di tutto l’universo Halo, una citazione che può tranquillamente riassumere il pensiero generale che sta accompagnando l’attesa del rilascio della Master Chief Collection, se si sostituiscono le parole “a una donna” con “ai fan“.

Sin dal suo annuncio durante l’E3 losangelino, i riflettori degli affezionati del brand sono stati puntati su quest’esclusiva Xbox One, una collezione “che diventerà il titolo di punta della line-up Microsoft”, stando alle parole rilasciateci da Microsoft stessa presso il suo Booth in quel della GamesWeek: non si tratta di un semplice riadattamento in alta definizione come va tanto di moda in questo periodo, tantomeno di una raccolta di titoli di grande successo messi insieme per fare cassa, ma qualcosa di più profondo, un qualcosa che permetterà a tutti coloro che seguono Halo da anni di vivere nuove emozioni che non si potevano provare con la risoluzione grafica di qualche anno fa.

Ma a livello pratico, è stato così?

Parlare di anteprima vera e propria non sarebbe corretto, in quanto nella zona distaccata in cui siamo stati invitati è stato possibile provare unicamente la mappa Zenith, in modalità multiplayer locale 1 contro 1. O meglio, si sarebbe dovuto trattare di un confronto tra squadre formate da un unico elemento, ma la presenza di 6 giocatori in stanza mi ha portato a proporre un mini-torneo con passaggio del pad Xbox One a rotazione, unica regola fissa, il mantenimento dello stesso da parte del player vincitore.

Il balzo generazionale in avanti si nota immediatamente: le texture della mappa sono molto pulite, il dettaglio grafico è davvero impressionante e la precisione dei comandi è stata aumentata, permettendo di seguire il bersaglio in ogni suo movimento senza alcuno scatto o sfarfallio del mirino, come accadeva in passato a causa del framerate molto basso. I 60 fps fissi hanno permesso di creare una partita molto fluida e piacevole, ma ahimè, questo discorso vale in parte in quanto è sempre più facile gestire, da parte dei server e del sistema, partite con pochi giocatori e mappe piccole come Zenith, ma interrogando a dovere il responsabile Microsoft sono riuscito a scoprire che la versione finale riuscirà a dare ai giocatori tutta questa fluida bellezza anche in scontri con squadre più numerose e mappe più “pesanti” da caricare.

Dopo una mezz’ora abbondante di gioco, sono stato obbligato a lasciare il controller agli utenti dell’enorme fila che nel mentre si era creata fuori dalla zona, ma posso affermare che per adesso Halo: The Master Chief Collection non si limita ad essere solo una raccolta di videogame in alta definizione, ma quel tassello mancante che ogni fan della serie cerca da molti annibello da vedere e ottimo da giocare. 

E per la cronaca, complici anche i miei anni passati in compagnia degli Spartan, sono riuscito ad asfaltare tutti, con un rapporto uccisioni/morti medio di 10 a 1. In Call of Duty non mi era mai successo…

Appassionato e divoratore sfegatato di videogame, scemo a tempo pieno, cacciatore di Cosplayer, cuoco mercenario e cercatore di risposte a domande esistenziali come: "A cosa servono gli slot uniti delle armi di Final Fantasy VII?", "Cosa diavolo sono le Junction?", "Freija che animale è?" e "Quina quant'è brutta?". Comunque non ho ancora capito quanto sia brutta Quina e se Freija sia un topo o uno shitzu.

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