Guitar Hero LIVE! – Anteprima E3 2015

Guitar Hero LIVE! – Anteprima E3 2015

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Los Angeles. C’era un periodo in cui gli unici esponenti dei cosiddetti “rhythm games” si contavano sulle dita di mezza mano. Poi arrivò Guitar Hero e con esso iniziò un periodo in cui i giochi musicali spuntavano da ogni dove, anche se a farla da padrone restavano sempre e solo Guitar Hero e Rock Band, il suo acerrimo rivale. Se da un lato quel periodo lo ricordiamo per le infinite serate con gli amici a “suonare” come se fossimo una band, dall’altro vedevamo anche che qualcosa non andava: iniziarono ad uscire così tanti seguiti ed espansioni che prospettavamo le conseguenze a cui avrebbe portato quest’abbondanza. Infatti dopo il grande boom, arrivò il periodo in cui il genere aveva “stufato” i videogiocatori, al punto che entrambe le serie furono completamente abbandonate dai rispettivi publishers. Questo periodo è durato circa 3 anni, anni in cui nessuno ha sentito più parlare di giochi musicali o strumenti di plastica, ed in cui in molti hanno pensato che il genere fosse ormai stato sepolto.

Dopo qualche rumor è invece arrivata la conferma ufficiale: il 2015 sarebbe stato l’anno del ritorno dei giochi musicali, a partire da Guitar Hero LIVE.

Guitar Hero LIVE è tutto un programma. La sensazione che abbiamo avuto guardando il primo trailer è stata qualcosa del tipo “bene, ma quando finisce il video di presentazione e ci fanno vedere come sarà il gioco?!”. Eh sì, perché il trailer, dall’inizio alla fine non ha fatto che ritrarre persone vere, filmate, con tanto di pubblico reale; e solo alla fine ci siamo resi conto che il gioco era proprio stato pensato così. Niente più personaggi stilizzati, ma delle vere e proprie “session”, girate da attori veri, per far sentire il giocatore immerso quanto più possibile in quella esperienza, prettamente LIVE.

Ma adesso siamo a Los Angeles, abbiamo avuto la possibilità di provarlo, e possiamo finalmente dirvi se il gioco, una volta sul palco, fa il suo dovere.

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Prima di arrivare al cuore del gioco però, vogliamo soffermarci su qualcosa che noi stessi credevamo marginale, ma che invece rappresenta una parte importante del progetto: parliamo di Guitar Hero TV. Infatti GH LIVE, oltre alla modalità carriera, metterà sul piatto anche un vero e proprio network musicale, che ci permetterà di suonare centinaia di video musicali, di ogni genere. Il servizio sarà diviso per canali, generi, playlist, uscite recenti, etc; un po’ come la maggior parte di servizi per ascoltare la musica in streaming. A differenza di questi però, sarà completamente gratuito e, da quanto dicono, verrà supportato da Activision per far sì che i giocatori trovino sempre nuovi ed aggiornati brani da suonare, per rendere in qualche modo l’esperienza Guitar Hero LIVE, infinita.

Tra l’altro nella modalità Guitar Hero TV sarà possibile collegare una seconda chitarra e sfidare un amico. Ma se non avete amici da sfidare, ci saranno diverse leaderboard online, che potrete scalare suonando quanti più pezzi possibili e nel miglior modo possibile. Suonando bene si guadagnerà della moneta in game, che si potrà utilizzare sia per accedere a contenuti “premium”, che per acquistare dei “power up” che vi permetteranno di fare più punti, e quindi scalare più facilmente la classifica generale. Come detto, noi vedevamo questa modalità come qualcosa di “marginale”, ma crediamo che se verrà realmente ben supportata da Activision, potrebbe essere il motivo per rendere le sessioni a Guitar Hero qualcosa di abituale, magari un modo più “attivo” per scoprire, ascoltare e suonare nuova musica.

Nell’occasione abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con il Creative Director del gioco, Jamie Jackson, il quale ci spiega perché fosse giunto il momento di un nuovo Guitar Hero:

È da tempo che volevamo riprendere in mano il progetto Guitar Hero, ma sapevamo che per farlo avevamo bisogno di innovazioni. Così sia l’inquadratura in prima persona con persone reali, il network Guitar Hero TV, che la nuova chitarra (e quindi gameplay), ci sono sembrate innovazioni abbastanza valide per dire: sì, è arrivato il momento per un nuovo Guitar Hero.

In effetti possiamo dirvi da subito che ciò che rende davvero interessante Guitar Hero LIVE, sono proprio le novità introdotte, senza le quali avremmo un prodotto sì funzionale, ma che ormai abbiamo giocato allo sfinimento. Ecco quali sono stati i principali step di Freestyle Games (autori tra l’altro di DJ Hero):

La prima cosa su cui ci siamo concentrati è proprio il nuovo gameplay. Ci eravamo resi conto che i quattro tasti rappresentavano un ostacolo per molti; suonare con il mignolo era una cosa che rendeva i livelli di difficoltà più alti, praticamente impossibili per la maggior parte delle persone. Così vedendo che tutti suonavano  bene usando tre dita, abbiamo scelto di eliminare un tasto, ma allo stesso tempo di aggiungerne altri 3 sopra. In questo modo crediamo di permettere a tutti i giocatori di andare fino in fondo o comunque fino a dove vogliono spingersi, senza avere ostacoli insormontabili. In questo modo crediamo di aver dato una grande profondità al gioco.

Subito dopo siamo passati alla visuale in prima persona ed a tutto il contorno, rappresentato da attori e musicisti reali. La scelta della prima persona fu fatta subito e voleva essere un modo per far sentire chi gioca a Guitar Hero, davvero sul palco. Ma poi ci siamo detti: perché non usare persone reali? E così l’abbiamo fatto, ed il risultato è davvero immersivo, che si suoni in un locale di periferia o su un grande palcoscenico davanti a migliaia di persone, la sensazione è davvero quella di avere un vero pubblico.

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E' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!

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