Guilty Gear -STRIVE- – Anteprima dalla Beta

Il primo e autentico picchiaduro next-gen?

Guilty Gear -STRIVE- – Anteprima dalla Beta
Guilty Gear -STRIVE- – Anteprima dalla Beta

È passato un bel po’ di tempo da quando vi abbiamo parlato per la prima volta di Guilty Gear -STRIVE-, il nuovo promettente capitolo in arrivo su PC, PS4 e PS5. In questi mesi non sono certo mancati alcuni dubbi sulla bontà del gioco da parte delle community più affiatate e dai pro-gamer che non tanto hanno digerito alcuni cambi di rotta del combat system, molto più user-friendly e più vicino a quello di Dragon Ball FighterZ (anche se quest’ultimo è molto più veloce).

Una scelta a tratti ponderata, presa tenendo in considerazione una serie di fattori atti (a nostro modesto parere) a raggiungere e attirare quei giocatori, anche più occasionali, del sopracitato FighterZ ad appassionarsi a un picchiaduro che è già negli annali di Arc System Works. Ovviamente non parliamo di un picchiaduro semplice da padroneggiare: le meccaniche di gioco restano parecchio elaborate e occorrerà più di qualche tutorial per diventare dei perfetti combattenti.

La beta che abbiamo avuto il piacere di provare, in primis in anteprima, e poi in compagnia di altri giocatori ci ha permesso di farci una primissima idea su quello che ci aspetterà il 9 aprile, quando Guilty Gear -STRIVE- arriverà ufficialmente sugli scaffali (digitali e non). Lo scorso anno le impressioni sono state discrete in relazione alla bontà ludica del titolo, ma dopo aver provato a fondo quest’ultimissima versione, probabilmente molto simile alla release finale, al momento non possiamo fare altro che confermarle, almeno fino a quando non riusciremo a provarlo in tutta la sua interezza.

Guilty Gear Strive

Dalla prova su PlayStation 5 il primo aspetto che ci ha colpito è sicuramente quello visivo: perdonateci forse l’eccessiva enfasi ma riteniamo che, al momento, nessun picchiaduro possa godere di un lato artistico così ipnotico. E non è solo una questione di pulizia delle texture (cosa che non avevamo gradito nella precedente beta) ma proprio nella scelta cromatica e del convincente art design generale.

Ma come un po’ tutti sappiamo i fighting game non si limitano solo a un mero aspetto grafico. Come detto, Guilty Gear -STRIVE- cambia un po’ le carte in tavola e rispetto all’Xrd diventa molto più accessibile ma non per questo semplicissimo da padroneggiare.

L’introduzione del sistema Wall Break, di fatto, costringe a rivedere alcune situazioni al limite dello stage: in pratica quando il nostro antagonista si troverà a subire la controffensiva con le spalle ai confini dello stage, potremo scaraventarlo in un’altra arena aumentando di conseguenza il danno complessivo. Questa funzionalità tuttavia risulta assai fastidiosa durante le sessioni della training mode, la modalità più usata da ogni provetto combattente che si rispetti.

Inserire la modalità allenamento nella beta di Guilty Gear -STRIVE- è stata una bella pensata, perché non solo ci ha consentito di allenarci quel minimo prima di buttarci nella mischia online, ma anche di studiare i vari moveset grazie a dei piccoli video illustrativi presenti nell’elenco dell’esecuzione delle tecniche.

La beta di Guilty Gear -STRIVE- ci ha dato anche l’opportunità di provare il netcode (che tratteremo più avanti) e di sperimentare 13 dei 15 personaggi disponibili al lancio. Ogni combattente, prima di essere selezionato, ci darà delle informazioni fondamentali relative all’accessibilità in base al numero di stelline: con 5 il personaggio sarà molto semplice da utilizzare e viceversa.

Dal punto di vista del combat system non abbiamo notato grossi cambiamenti e il tutto si riassume molto facilmente: pugno, calcio, tecnica speciale, dust (attacco che spedisce in aria l’avversario), heavy slash e roman cancel. Quest’ultimo è un aspetto da non sottovalutare e padroneggiarlo ci porterà a dei sostanziosi vantaggi: in sostanza potremo cancellare i nostri attacchi e inviare una sorta di “scossa” all’avversario rallentandone di conseguenza i movimenti.

Non sono presenti combo automatiche ed è un bene dato che le hit sono circa 5 o 6, quindi diciamo un giusto compromesso. Un giocatore alle prime armi potrebbe però avere qualche difficoltà nell’esecuzione, ma con una bella dose di allenamento questo ostacolo si riuscirà ad abbattere.

Il fulcro di questo picchiaduro è sicuramente votato alla competizione e potrebbe dare grandi soddisfazioni sulla scena eSports. Proprio nel multiplayer siamo rimasti piacevolmente colpiti dall’ottimo ping di connessione generale, con pochi momenti di eccessivo delay. Nelle partite disputate online abbiamo infatti registrato un ping generale sui 50, che in territorio europeo non è poi così malaccio. In altri termini l’online ci è sembrato abbastanza stabile: le nostre pessime figure (con qualche gongolante trionfo) sono filate tutte lisce come l’olio. Ovviamente dovremo testarne la bontà nel lungo periodo una volta che il gioco sarà realmente disponibile.

Tuttavia la lobby principale della modalità multigiocatore, con veste grafica a 8 bit, continua a non convincerci, risultando molto confusionaria e per nulla organizzata. Speriamo che dopo determinati feedback gli sviluppatori riescano a renderla molto più user-friendly.

La beta ci ha lasciato delle ottime impressioni che potenzialmente gettano le basi per il futuro della serie

Guilty Gear -STRIVE- introduce delle nuove leve inedite al roster come Giovanna, una combattente molto ravvicinata che realizza delle convincenti combo a suon di calci. Sembra interessante, ma verificarne la bontà in fase competitiva sarà un compito che spetterà ai giocatori professionisti.

Crediamo, nonostante le buone premesse, che sia molto difficile riuscire ad avvicinare tanti giocatori al famoso brand di Arc System, anche perché non può godere dello stesso impatto mediatico che ha avuto Dragon Ball FighterZ. Come in ogni picchiaduro agli inizi delle sue gestazioni, sono presenti alcuni sbilanciamenti nel roster: bisogna però riconoscere che gli sviluppatori sono sempre attenti nel correggere il tiro in corso d’opera.

La beta ci ha lasciato delle ottime impressioni che potenzialmente gettano le basi per il futuro della serie. I punti di forza maggiore sono dati sicuramente da un eccellente netcode rollback (che riduce al minimo il delay) e da una grafica, passateci il termine, spaccamascella. Ovviamente dovremo testarlo molto più approfonditamente per riuscire a comprendere quante soddisfazioni potrà darci una volta che sarà disponibile il prossimo 9 aprile, ma le premesse lasciano ben sperare: ci troviamo dinnanzi al primo vero picchiaduro next gen?

È possibile prenotare Guilty Gear -Strive- da GameStopZing sia online che in negozio.


Da quando ha viaggiato nel tempo a bordo della Time Machine DeLorean DMC-12 la sua vita è cambiata radicalmente. Amante dei viaggi del tempo, predilige le console dai tempi del NES.

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