Guerra tra giganti – PS4 Pro vs Xbox One X

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Guerra tra giganti – PS4 Pro vs Xbox One X

Duello all'ultimo teraFLOP

Guerra tra giganti – PS4 Pro vs Xbox One X

Il giorno di Xbox One X è finalmente arrivato. Da adesso i confronti con le altre console non sono più sulla carta, bensì in carne ed ossa. Ancora meglio, in cavi e circuiti. Xbox One X e PS4 Pro sono di fatto le due console più potenti al mondo, con un obiettivo comunque quando si parla di risoluzione finale, ma con profonde differenze per quanto riguarda i servizi e la disponibilità di giochi esclusivi. PS4 Pro, da questo punto di vista, è ancora in vantaggio e continuerà ad esserlo grazie al numeroso parco di sviluppatori pronti a stare al fianco di Sony. Xbox One X punta invece alla qualità suprema, con una risoluzione 4K nativa soprattutto per i first party e prestazioni al massimo nonostante lo chassis ancora più piccolo di Xbox One S. E come se non fosse abbastanza, molti giochi tornano dal passato grazie alla retrocompatibilità, con alcuni che sono nettamente migliori grazie alle caratteristiche tecniche di Xbox One X.

Durante l’E3 2017 abbiamo dunque già effettuato un primo confronto tra le due console, basandoci sui dati dichiarati da Microsoft e Sony. Ve lo riproponiamo ora in una versione rivisitata per confermare le indiscrezioni e collegarci a tutti gli articoli speciali dedicati a Xbox One X, appena arrivata sul mercato. Una nuova console si aggiunge a quelle disponibili sul mercato: è sempre una festa quando succede e siamo ben contenti di fare baldoria anche noi.


Los Angeles, Giugno 2017 – Con il Media Briefing di ieri, Microsoft ha presentato ufficialmente al mondo tutto Xbox One X, la console più potente di sempre con la quale l’azienda di Redmond punta ad invertire un trend negativo che la ha vista sopperire numericamente, in modo sistematico, negli ultimi tre anni ad uno strapotere Sony. Per quanto si sapesse oramai tutto riguardo la console precedentemente conosciuta come Project Scorpio, la giornata appena conclusasi ci ha dato una idea più che chiara di quella che sarà la principale antagonista della PlayStation 4 Pro nel mondo delle console da gaming high-end, o premium (per stare alle parole di Phil Spencer).

Di fatto Xbox One X riesce a verificare i proclami che la volevano (anche per mere ragioni di anzianità anagrafica) come la console più potente sul mercato, offrendo una esperienza “Real 4K” che si parli di riproduzione video in 4K (grazie al lettore Blu-ray annesso o al supporto per la riproduzione di Netflix in 4K), utilizzo dell’HDR sia in ambito video che gaming e dulcis in fundo, grazie ad una potenza di calcolo inaudita per una home console, la capacità di gestire un flusso dati contenente tanto textures che asset che un numero di poligoni tale da far apparire l’upscale di PS4 Pro come una cosa da bambini. Ebbene si perchè l’oggetto della contesa è proprio questo: a fronte di un 4K “virtuale”, proposto mediante sofisticati algoritmi software da PS4 Pro ma comunque di sicuro impatto nelle (poche) occasioni in cui si è visto, Microsoft propone con Xbox One X una macchina capace di consegnare all’utente finale una vera esperienza 4K,

Stando al brado impatto numerico, ecco le due macchine da gioco messe fianco a fianco:

Prezzo

Xbox One X: 499,98€ | PS4 Pro: 409,98€

Partiamo innanzitutto dall’argomento più “caldo”. Il “livello di accessibilità” di una console è stato, da sempre, l’impatto economico. Ad una spesa più o meno ingente deve corrispondere giocoforza un livello qualitativo/prestazionale direttamente proporzionale a quanto sborsato. Volendo rimanere nel mero ambito console Xbox One X, pur essendo nominalmente la console più prestante esistente va a posizionarsi, per via di un prezzo di molto superiore alla media, in una fascia di mercato difficilmente accessibile ai non-enthusiast. 499,98 € per portare a casa l’ultimo gioiello di casa Microsoft non sono pochi, visto anche il prezzo di 409,98 € della controparte made in Sony. C’è anche da dire che, a poche ore dalla conferenza Sony, non sorprenderebbe un price-cut capace di spostare nuovamente l’attenzione sulla macchina premium della controparte nipponica.

Processore

Xbox One X: 8-core, 2.3GHz processor | PS4 Pro: 8-core, 2.13GHz processor

Se PS4 Pro ha rappresentato, per via del suo processore ad 8 core, settato ad una velocità di clock di 2.13GHz, una grossa evoluzione rispetto al risicato processore ad 1.6GHz della PS4 “liscia”, c’è da dire che la potenza bruta messa in campo da Microsoft con la sua Xbox One X annichilisce, in termini di pura velocità di clock, la controparte Sony, fissando il clock a 2.3GHz: punto per Microsoft. Passiamo ora alla comparazione delle GPU.

GPU

Xbox One X: 6 TFLOPS, 326GB/s, 12GB GDDR5 | PS4 Pro: 4.12 TFLOPS, 218 GB/s, 8GB GDDR5

Prima di riempirci la bocca con valori di cui ignoriamo tutto, consentitemi un mini-spiegone. TFLOPS sta per Trillion Floating Point Operations per Second. in soldoni il valore risultante rappresenta il modo più semplice per valutare la brada potenza computazionale (in ambito grafico) della macchina oggetto di analisi. I GB/s rappresentano invece la banda portante della memoria grafica disponibile, ovvero la velocità con cui la memoria riesce a muovere frame all’interno della stessa per trasportarli allo schermo sotto forma di output visivo: va da se che, maggiore sarà il quantitativo di memoria disponibile, maggiore sarà il numero di texture in alta o altissima risoluzione che potranno passare simultaneamente nella GPU andando, di fatto, ad aumentare le prestazioni della stessa.

La PS4 Pro è dotata di “soli” 8GB di GDDR 5 (più uno aggiuntivo destinato però alla gestione dei processi in background) mentre Xbox One X potrà contare su ben 12GB di GDDR5. La comparazione può essere fatta in modo nudo e crudo in quanto ambo le console vedono la memoria appena citata come condivisa tra GPU e CPU e. per quanto non si conosca l’esatta ripartizione della stessa nel singolo caso, va da sé che “the more, the better”. A frenare l’entusiasmo giunge però la cruda realtà: pur avendo a disposizione un tale quantitativo di RAM non è detto che gli sviluppatori, come già successo nel caso di PS4 Pro, si dedichino anima e corpo allo sviluppo prioritario per Xbox One X in quanto, similarmente al binomio PS4/PS4 PRO (duole ripeterlo ma è bene chiarirlo una volta per tutte) l’architettura condivisa viene di fatto a creare macchine entry level (Xbox One/Xbox One S/PS4 Standard) ed un set di macchine Premium (PS4 Pro ed Xbox One X), con il risultato che la potenza in più potrà essere sfruttata, nel breve tempo almeno, solo dagli sviluppatori che si metteranno all’opera per creare kit di conversione per i giochi “normali” o texture pack avanzate per dare una parvenza di miglioria grafica. Discorso differente nel medio/lungo periodo: già quanto visto con Anthem fa ben sperare per il futuro. Sta di fatto che tanto i possessori di PS4 Pro che i futuri early adopter di Xbox One X si troveranno proiettati in un limbo di durata indefinita, durante il quale avranno sotto mano una ferrari, castrata però da meccanismi di sviluppo e supporto dei titoli tutt’ora poco chiari al grande pubblico.

Giochi e servizi

L’ultimo metro di paragone, quello definitivo, si spande in tutta la sua naturalità, con una domanda che tutti vi sarete posti sia con l’uscita di PS4 Pro che, da ieri, dopo l’annuncio di Xbox One X. Che utilità ha creare una macchina da gioco iper-performante se non ci sono giochi in grado di sfruttarla? Il problema, parzialmente trattato nel precedente paragrafo, riassume bene tutti i dubbi nei confronti di queste macchine “mid-generation”: vale la pena spendere tutti questi soldi per avere una macchina ed utilizzarla ad 1/3 o metà del suo potenziale?

Domande retoriche a parte, esaminiamo di fatto le offerte delle due ammiraglie.

PS4 Pro: può contare su tre anni di predominio del brand Sony, quindi di una diffusione capillare del parco macchine e, per quanto i possessori di PS4 Pro siano una sparuta minoranza (Sony non rilascia oramai da svariati mesi i dati di vendita sia di PS4 Pro che del Sony PSVR, ma quest’ultima è un’altra storia…) tutto ciò fa ben presagire nei riguardi di un impegno fattivo degli sviluppatori a supportare (meglio ancora se assistiti da un ingente price cut da parte dell’azienda di Kyoto) la versione Premium della home console Sony mediante conversioni, adattamenti o giochi specificamente progettati per PRO ed adattati (dura lex sed lex) al ribasso per PS4 standard. Sony può inoltre contare su ESCLUSIVE di indubbia caratura, sovrastando in ogni dove Xbox One X sotto questo punto.

Xbox One X: per la sua imminente ammiraglia, Microsoft ha adottato un approccio assolutamente opposto a quello di Sony nei confronti della PS4 Pro. Phil Spencer ha battuto il ferro sulla possibilità di consegnare una esperienza di gioco in 4K reale (cosa che, dati alla mano PS4 Pro non può fare) e sull’arrivo della backward compatibility anche su Xbox One X. Al momento il programma può contare su oltre 300 giochi della vecchia Xbox One compatibili al 100% sull’ecosistema Xbox One (Normale, S e X): Microsoft conta di espandere per fine anno la retrocompatibilità anche ai titoli risalenti alla prima Xbox, feature di sicuro gradita ma, onestamente, non è possibile imboccare una via indirizzata verso il futuro guardando sempre al passato, per quanto glorioso e degno di nota possa esser stato.
Per quel che riguarda il supporto al 4K per tutti i giochi in uscita, l’intento è lodevole ma, a parte debite eccezioni (Forza Motorsport 7, Assassin’s Creed: Origins, State of Decay 2) i giochi presentati nel press show di ieri hanno rasentato l’improponibilità, non per mancanza di valore ma, perché, non è possibile trainare una console nuova di pacca che mira ai 4k effettivi vantandosi, ad esempio, della conversione in 4K di Minecraft. Microsoft ha completamente aggirato l’argomento esclusive, configurando di fatto la sua Xbox One X come una macchina capace di superare PS4 Pro in termini di potenza bruta ma, ahinoi, incapace, a causa di mancanza di titoli di caratura, di creare quell’assuefazione, di donare un system seller alla Zelda responsabile, di fatto, di quasi la totalità dei Nintendo Switch venduti, per scomodare un dispositivo quanto più distante possibile dai due concorrenti citati in questa sede.

Conclusioni

Scegliere, in questo preciso momento, se acquistare una PS4 Pro o una Xbox One X (postulando siano ambedue disponibili al momento in cui scriviamo questo articolo) è, ahinoi, arduo: a favore della Xbox One X c’è una potenza computazionale al di fuori del normale ed un design che da le piste a qualsiasi cosa vista in ambito console da svariati anni. Purtroppo però i motivi a favore dell’acquisto di Xbox One X si fermano qui: PS4 Pro può infatti contare, nonostante una conta computazionale indubbiamente inferiore e l’impossibilità manifesta di raggiungere il 4K reale, su un parco esclusive di caratura come God of War, The Last of Us 2, Days Gone e ciò che Sony svelerà questa sera durante la press conference, capace di garantire un ciclo vitale sereno sia alla “vecchia” Playstation 4 che alla ammiraglia PS4 Pro. Già, perché questo è il cuore del problema: a meno di stravolgimenti nel corso della GamesCom di Colonia al momento e sottolineo, AL MOMENTO, acquistare Xbox One X è più un atto di fede che una scelta dovuta a motivi puramente ludici. La sola presenza del pur impressionante Forza Motorsport 7, l’arrivo (nel 2018 inoltrato) di Anthem e il supporto alle migliorie grafiche dedicate da parte delle software house non rappresentano un motivo sufficiente per sostituire la propria Xbox One S o, peggio, per rimpiazzare la PS4 (normale o Pro che sia) con il mostro di potenza di cui Phil Spencer va tanto fiero. I multipiattaforma potrebbero, sempre se debitamente supportati, girare meglio e a risoluzioni più elevate su Xbox One X e la retrocompatibilità è una feature di sicuro interesse ma tutto ciò, e mi duole ammetterlo finanche da boxaro duro e puro, non è il giusto coronamento dei tre anni di progettazione, ricerca e sviluppo impiegati dai Microsoft Studios per dare vita alla Xbox One X. Tutto ciò, ovviamente, andrà riconsiderato di qui ad un anno ma Microsoft aveva bisogno di un boost immediato per recuperare terreno nei confronti di Sony, non di una macchina da gioco dal sicuro, ma purtroppo FUTURO, interesse.


L'Atari 2600 gli aprì una nuova prospettiva di vita; il PC, sin dagli arbori, fu la sua casa natale: dal 2008 è disperso nella wasteland alla ricerca di bamboline della Vault-Tec...

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