Guacamelee! 2 – Anteprima GDC 2018

La Lucha in fondo al tunnel

Guacamelee! 2 – Anteprima GDC 2018
Guacamelee! 2 – Anteprima GDC 2018
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San Francisco – Come si fa a prendere seriamente un gioco il cui nome è un gioco di parole tra i termini guacamole e “mischia”? Al contempo, però, come lo si fa ad ignorare proprio per via di un nome così geniale? Sarebbe un errore madornale mettere in dubbio il talento e la serietà di DrinkBox Studios: team canadese che nei suoi 10 anni di attività non ha sbagliato un gioco, inanellando un successo dopo l’altro.

La sua perla più celebre è stata senza dubbio proprio Guacamelee!, che dopo 5 anni di attesa è pronto a tornare questa estate con la sua solita dose di ironia folle, e le sue meccaniche metroidvania/beat ’em up collaudate e sempre più raffinate. Alla GDC 2018 abbiamo potuto mettere alla prova il seguito, Guacamelee! 2, e un po’ prevedibilmente, abbiamo terminato la demo con un sorriso sornione stampato sul volto.

Salvo la breve sequenza introduttiva, che ci mostrerà la città di Juan, il luchador protagonista, vittima di un raid escogitato dal cattivo di turno, El Muñeco, per rubare una preziosa reliquia, tutto Guacamelee! 2 potrà essere vissuto in compagnia di altri 3 amici sullo stesso divano, che potranno unirsi a noi in qualsiasi istante con la semplice pressione di un tasto: compariranno infatti sullo schermo sotto forma di spiriti, e dovranno toccarci (ma potremo anche aprire il loro “guscio” a suon di pugni) per poter scendere sul campo di battaglia. E la loro presenza, inutile a dirlo, ci tornerà davvero utile nei combattimenti, una vera bolgia infernale (nel senso buono): se nelle sezioni puramente platform basterà che uno solo dei giocatori arrivi alla fine della stanza per lasciare che gli altri si teletrasportino a quella successiva, anche se in alcuni frangenti, volenti o nolenti, bisognerà avanzare di pari passo e coordinarsi (in particolare quando piattaforme e minacce, come la lava compaiono e scompaiono in aree dove più piani dimensionali si incrociano, proponendo così sezioni più concitate e divertenti), è nella Lucha che il poter condividere le botte con gli amici dà il meglio di sé, grazie al rinvigorito sistema di combattimento, semplice, immediato e divertente come sempre.

Pugni, uppercut, ma anche prese, con tanto di possibilità di lanciare i nemici contro altri “colleghi” e arrecare dell’utile danno extra, e nei combattimenti più articolati (ma anche al di fuori) compariranno degli appigli da sfruttare per darsi lo slancio e raggiungere i nemici volanti, schivare i loro colpi più duri e darsi alla lotta più scenografica. E questo solo in forma umana: i nostri personaggi si ritrovano infatti vittime di una maledizione neanche troppo malvagia: basta premere un tasto per diventare galline (che, a detta di Guacamelee! 2, arrivarono sulla Terra circa 80 anni dopo i dinosauri) e sfruttare il devastante Chicken Shot, un calcio diagonale necessario anche per eliminare dei blocchi di colore viola che ci ostruiranno il cammino, fondamentale quindi trasformarsi anche nelle fasi puramente esplorative. E la ciliegina sulla torta è che in momenti specifici ci trasformeremo in galline gigantesche, massacrando con molta più rapidità e semplicità un gran numero di nemici su schermo (un numero a volte esagerato, che non permette di leggere l’azione sempre come si vorrebbe. La demo si è conclusa con una prima resa dei conti con El Muñeco, che ha da subito dato sfoggio di ciò che ci aspetta dalle folli boss fight, con missili-pollo, minacce da massacrare e da evitare da ogni angolo, e riflessi da urlo necessari per poter sopravvivere.

Di novità concrete sull’atteso sequel di Guacamelee!, salvo una narrazione dalle premesse ancora più folli, non ne abbiamo viste. Eppure ci è bastato impugnare il pad per qualche minuto per comprendere che, in fondo, ci andava bene così, con le sue sezioni platform intelligenti, la sua ironia fuori dagli schemi, il suo sistema di combattimento semplice e diretto, ma molto godibile. Peccato solo risulti un po’ confusionario, soprattutto in co-op, quando la “Lucha” diventa davvero una bolgia incontrollabile da condividere con gli amici su cari (per ora?) sulla sola PS4.

Guacamelee 2 GDC 2018 GameSoul


Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.

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