Gran Turismo 7, PlayStation VR 2 e GT Sophy gli hanno regalato una vita extra

Era già bello, adesso è semplicemente irrinunciabile

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Al Gran Turismo 7 che si presentò sul mercato lo scorso 4 marzo, e che potete acquistare facilmente sullo shop online di GameStop, si possono muovere poche, ma ben mirate critiche. Nel corso degli anni, dall’essere una simulazione di guida praticamente priva di difetti, sostanzialmente insuperabile ed insuperata da qualsiasi altro concorrente, la saga ha via, via perso qualche colpo, prigioniera di precetti filosofici, prima ancora che ludici, anacronistici e poco inclini ad essere adattati a trend ed esigenze che nel mentre andavano ad imporsi.

Eppure, anche l’ultimo episodio della creatura di Kazunori Yamauchi brillava di una luce tutta sua, emanava un fascino sostanzialmente irresistibile per i tanti amanti delle quattro ruote, un carisma che abbiamo cercato di raccontarvi e descrivervi nella nostra recensione pubblicata all’epoca. L’eleganza dei menù, l’inspiegabile orecchiabilità della soundtrack, quell’irriproducibile abilità nel ricreare le auto in ogni minimo dettaglio. Gran Turismo 7, da questo punto di vista, non teme confronti, proponendo, più che un gioco di macchine, un’esperienza visiva ed uditiva rivolta agli appassionati dell’automotive, a chi si emoziona sentendo il rombo di un motore, a chi ha una conoscenza quasi enciclopedica di tutti i modelli che si sono avvicendati nel tempo sul mercato.

Una volta in pista, tuttavia, difetti grandi e piccoli tendevano a venire a galla. La totale assenza di danni, un certo pattinamento delle auto sulla pista, il senso di velocità fin troppo contenuto. Né arcade, né propriamente simulativo, Gran Turismo 7 è rimasto lievemente schiacciato sotto il peso dello stesso concept che ha dato origine alla saga, un’idea tanto seducente, quanto ormai superata. Un ottimo racing, certo, ma non quel capolavoro che si sarebbe fatto amare da chiunque.

Gran Turismo 7

PlayStation VR 2 ha portato in dote un nuovo e corposo aggiornamento per il gioco di Polyphony Digital. A differenza di Gran Turismo Sport, dove era possibile affrontare in realtà virtuale solo qualche tracciato, a bordo di una manciata d’auto, questa volta potrete utilizzare il visore in qualsiasi competizione, utilizzando qualunque macchina abbiate sbloccato. Non si tratta più di un semplice extra, insomma, quanto di un upgrade in tutto e per tutto.

Riscaricato il gioco dopo mesi di inattività, possiamo tranquillamente dire di essere di fronte ad un gioco totalmente rinnovato, che si lascia alle spalle diverse problematiche che pur riaffiorano, una volta che si sfila il visore e si gioca nella modalità più classica. Soprattutto con volante e pedaliera, Gran Turismo 7 in combo con PlayStation VR 2 è un’esperienza semplicemente pazzesca, che non conosce eguali su console. Per quanto già preparati da Driveclub VR e dallo stesso Gran Turismo Sport, giocati con la precedente versione della periferica Sony, lo spettacolo visivo offerto dal pannello OLED di cui è equipaggiato l’add-on che ha esordito il 22 febbraio, e che potete acquistare da GameStop ovviamente, è qualcosa di semplicemente incredibile. La definizione e pulizia dell’immagine, unita alla frequenza di refresh della stessa, proiettano idealmente la creatura di Polyphony Digital una generazione di hardware più in là.

Gran Turismo 7 in realtà virtuale diventa più istintivo

A livello puramente visivo si resta attoniti nell’ammirare gli interni dell’auto di cui ci si ritrova al volante. Tanto nelle auto più comuni, quanto nelle supercar, ci si scopre preda del desiderio di schiacciare qualsiasi pulsante, di attivare ogni meccanismo, di uscire dall’auto per esplorare anche i sedili posteriori (quando ci sono). Nella modalità apposita, pensata proprio per ammirare interni e carrozzeria di ogni veicolo del proprio garage, si respira l’essenza di Gran Turismo come mai prima d’ora. Soprattutto chi è appassionato di design, rischia di perdere intere ore ad ammirare un esemplare dopo l’altro, in una sorta di cinema che prevede un unico, taciturno spettatore.

Quando la gara inizia, si scopre che la realtà virtuale ha molti altri benefici. Pur sprovvisti di postazione ad hoc, anche giocando solo con il DualSense, si capisce molto meglio come l’auto scorra sull’asfalto. Soprattutto con le trazioni posteriori diventa quasi istintivo capire quando aprire il gas in uscita di curva. Girando la testa, sia guardando dal finestrino, che facendo riferimento agli specchietti retrovisori, si comprende molto meglio la posizione degli avversari, evitando più facilmente rovinose collisioni, ma anche scegliendo con maggior cognizione di causa il tempo per la frenata in vista di una curva.

Gran Turismo 7 in realtà virtuale diventa più istintivo, permettendo ai meno avvezzi di gestire al meglio l’auto, e al tempo stesso molto più tecnico, perché consente agli esperti di avere un controllo ancora migliore sul mezzo, un incantesimo reso possibile proprio grazie a PlayStation VR 2.

Non solo, ma il già citato scarso senso di velocità sparisce nel nulla una volta in realtà virtuale. Altro trucco di magia del visore, senza che sia realmente cambiato nulla, perché la visuale interna in modalità classica restituisce lo stesso feedback di sempre, fruito con addosso la periferica Sony sembra di avere a che fare con una versione potenziata e sotto steroidi di Gran Turismo 7. Naturalmente, chi soffre di motion sickness faticherà molto sulle prime, ma grazie al punto di vista relativamente stabile e alla generosa frequenza di refresh dell’immagine, dopo qualche giro il senso di nausea si attenua molto.

Ma non è finita qui, perché l’aggiornamento 1.29 ha portato in dote un’altra grande novità. Parliamo di GT Sophy, la nuova IA creata a quattro mani da Polyphony Digital e Sony AI. Al momento è possibile testarne le abilità solo in quattro tracciati, per un periodo limitato che terminerà a fine marzo, ma dopo averla sfidata per un po’ possiamo concludere che se il futuro dei racing game sarà affidato a GT Sophy, anche in single player ne vedremo delle belle.

PlayStation VR 2 e GT Sophy hanno trasformato Gran Turismo 7

Tra i difetti di Gran Turismo, difatti, c’è anche una certa arrendevolezza delle vetture controllate dalla CPU. Seguendo pedissequamente una traiettoria prestabilita, non hanno mai opposto chissà quale resistenza ai sorpassi. Le auto controllate da GT Sophy, al contrario, ostentano un’aggressività davvero notevole, oltre che una furbizia sulle prime insospettata. Quando tenterete il sorpasso, dovreste stare bene attenti ai tagli di pista, alle staccate all’ultimo secondo, ai controsorpassi in uscita di curva. Quando dovrete difendervi, invece, la tensione sarà ancora maggiore, visto che GT Sophy ha la tendenza a mettere sotto pressione, in attesa dell’errore prima di tentare l’effettivo sorpasso.

Pur al volante di un’auto più potente delle altre in pista, scelta che mette subito in chiaro che GT Sophy ha ancora diverse carte da scoprire, abbiamo faticato e non poco ad avere la meglio sulle quattro piste messe a disposizione in tutti e tre i differenti livelli di difficoltà proposti, dove il gap di potenza con i concorrenti si riduce progressivamente.

Gran Turismo 7 modalità B-Spec e Ai Sophy

PlayStation VR 2 e GT Sophy hanno trasformato Gran Turismo 7. La base di partenza era già ottima, beninteso, ma soprattutto la realtà virtuale ha fornito ulteriori cavali al motore di Polyphony Digital. Ci sono molti dubbi intorno al supporto che Sony fornirà al suo visore in futuro, ma se siete fan sfegatati dei racing game, già solo (ri)vivere Gran Turismo 7 in VR potrebbe valere l’acquisto della periferica. In più, la nuova IA messa in campo dagli sviluppatori tramite questo aggiornamento gratuito, promette davvero faville e traccia un futuro assolutamente interessante per questo capitolo del fortunato brand del publisher nipponico.

Da hot hatch, Gran Turismo 7 è ora a tutti gli effetti una super car. Ma per sfruttarne tutta la potenza, dovrete sicuramente fare vostro un PlayStation VR 2.


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