God of War: Il Gioco di Carte, il boardgame perfetto per chi ama il brand Sony

Gira la carta, tira il dado, scatena l’ira di Kratos

God of War Il Gioco di Carte immagine in evidenza

Ciò che rende speciale, e a suo modo unico, God of War: Il Gioco di Carte è il tentativo, assolutamente riuscito, di trasformare un boardgame in un’esperienza il più possibile affine al videogioco a cui si rifà, al punto da offrire persino al giocare solitario la possibilità di completare una partita in tutta tranquillità, esattamente come avverrebbe su PlayStation 4.

Edito in Italia da Asmodee, acquistabile nei negozi o sul sito di GameStop Zing, si tratta di un prodotto accattivante e quasi imprescindibile per i fan della prima ora di Kratos, che ha come unico difetto, comunque aggirabile e del tutto secondario, un manuale in alcuni punti poco chiaro.

L’esperienza, e magari il consiglio di un amico forgiato dal fuoco di mille partite ai giochi da tavolo più disparati, sono due rimedi assolutamente efficaci per ovviare a questa minuscola sbavatura, un pallido ricordo già dopo un paio di partite completate, o fallite, con gusto.

Sì, perché God of War: Il Gioco di Carte non è improntato sulla competizione tra partecipanti, quanto sulla collaborazione. Un team composto da quattro giocatori al massimo avrà il compito di abbattere qualsiasi minaccia all’interno di alcuni scenari composti da una serie di carte da assemblare come un mosaico, stando ben attenti ai propri punti salute e dosando attacchi e difesa in base alle carte in proprio possesso.

L’influenza ruolistica, così come un lontano richiamo all’action, ereditati dal videogioco per PlayStation 4, rendono il prodotto estremamente interessante ed intrigante agli occhi di chi è solito intrattenersi tra pad e console e non è un assiduo consumatore di giochi da tavolo.

Scelto il proprio personaggio, tra Kratos, Atreus, Mimir, Freya e la coppia formata da Brok e Sindri, tutti volti noti a chi ha avuto il piacere di gustarsi e completare God of War, si viene equipaggiati di relativa plancia, pedina e sette carte, utili per effettuare attacchi e limitare i danni inferti dai nemici.

Scelti i boss di fine livello da affrontare, tre in tutto tra quelli disponibili, si tratterà di comporre lo scenario prescelto a partire dalle singole carte che lo compongono, preparandosi ad affrontare una partita che si svolgerà in due turni distinti.

Quello dei giocatori, innanzitutto, che potranno muoversi tra le sezioni dell’ambientazione ed eventualmente attaccare; quello dei nemici, in cui, oltre ad ingaggiare il party dei partecipanti, potranno attivare una parziale o totale trasformazione dello scenario che, tramite la rotazione delle tessere di cui sopra, potrebbe svelare ulteriori minacce.

Per riuscire nelle non semplici missioni proposte dal gioco, sarà fondamentale la collaborazione, proteggendo i giocatori in difficoltà, coordinando gli attacchi per sfoltire le fila nemiche. Pianificare insieme la strategia migliore da adottare, imprecare all’unisono per i malus attivati dagli oppositori, innescherà innumerevoli siparietti comici e momenti di grande tensione dove la partita potrebbe decidersi dal lancio del dado.

Inoltre, le carte che determinano il potere d’attacco e di difesa del proprio personaggio, da pescare casualmente dal proprio mazzo, introducono quel pizzico di indeterminatezza tale da rendere ogni partita diversa dall’altra.

Se lo spirito del videogioco si riflette nella natura vagamente action dei turni di gioco, in cui spostarsi tra i quadri del “livello” ed attaccare gli ostili, in solitaria le affinità con il capolavoro per PlayStation 4 si palesano ulteriormente. Ai comandi di un personaggio ovviamente più potente, dotato di specifiche e bonus pensati appositamente per le partite in singolo, vi sembrerà davvero di essere tornati in Scandinavia, pronti ad affrontare tutto e tutti.

Naturalmente, in single player, il gioco perde parte del suo mordente, dovuto per lo più alla collaborazione che si attiva con gli altri partecipanti, ma resta un passatempo assolutamente soddisfacente ed intrigante, un buon modo per continuare a respirare le atmosfere della saga, anche a console spenta.

God of War: Il Gioco di Carte è un ottimo boardgame. Inaspettatamente complesso, sfodera una buona profondità, riuscendo nell’intento di riproporre in un contesto completamente differente il feeling del gioco a cui si rifà. Se siete neofiti avrete bisogno di un paio di partite per padroneggiarne completamente le meccaniche ludiche, ma scoprirete presto quanto può essere divertente abbattere un gigante in compagnia dei propri amici.

Vi lasciamo con il video, pubblicato sul canale Youtube di GameStop Zing, in cui vi spieghiamo ulteriormente il funzionamento del gioco.


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