Il buon vecchio giovane Baird
Lo avete sempre visto arrogante, senza peli sulla lingua e sempre pronto a dire la sua anche quando nessuno gliel’aveva chiesta, ma fondamentalmente un bravo soldato ed un uomo con dei principi. Pochi però sanno che anche nel passato di Damon Baird, c’è stato un tempo in cui era stato considerato un criminale di guerra. Preparatevi allora, perché l’E-Day, ha ancora una storia da raccontare…
Lo ameranno: i giocatori accaniti di sparatutto ed ovviamente i fans della serie.
Lo odieranno: non lo so, ma appena mi viene in mente qualcuno ve lo dico…
E’ simile a: tutti i titoli della saga, ma principalmente Gears of War 3.
Titolo: Gears of War: Judgment
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Epic Games, People Can Fly
Publisher: Microsoft Game Studios
Giocatori: 1-2
Online: 2-10
Lingua: Italiano (Testi / Parlato)
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STORYBOARD
Tra gli accusati della squadra Kilo, due nostre vecchie conoscenze, Damon Baird ovviamente, ed Augustus Cole, che dividono il banco degli imputati con Sofia Hendricks e Garron Paduk. Ai tempi, Baird era un giovane tenente, promosso da una sola misera settimana, e già famoso per aver battuto un record, diventare un criminale di guerra nel minor tempo possibile. Augustus Cole invece, era alle prese con il metabolizzare la fine della sua carriera di giocatore di Trashball, con conseguente perdita di tutta la fama accumulata con lo sport. Ma Cole Train non è tipo da farsi fermare per così poco, e sarà in grado di dimostrare a tutti di essere un soldato di serie A. Sofia Hendrick, è un cadetto dell’Accademia, in corsa per diventare una Guardia Onyx, ma che per sua (s)fortuna è stata assegnata sotto i comandi di Baird. Garron Paduk infine, era solo un prigioniero di guerra alla fine delle Pendulum Wars, ma con l’arrivo delle Locuste, divenne uno dei fondatori dell’Open Arms Program, ovvero un programma di reclutamento per ex combattenti nemici, che hanno ancora voglia e forza di mettersi in gioco per il pianeta Sera, ed uccidere il maggior numero di Locuste. Un gruppo strano in fondo, con componenti molto diversi tra loro, ma che trovano il modo di essere uniti, fare squadra e proteggere a loro modo ciò che sarebbe rimasto dell’umanità. E voi che intenzioni avete? Siete pronti ad arruolarvi nella squadra Kilo?
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GAMEPLAY
Partendo dal fatto che diamo per scontato che il tipo di gioco di base della saga Gears of War sia di pubblico dominio, passiamo direttamente ad una carrellata sulle novità che Gears of War: Judgment introduce nella serie. In primis, diminuisce il numero delle armi trasportabili, che scendono di una unità. Questo perché nei comandi, il selettore delle armi in uso non è più posto sulla croce direzionale bensì sul tasto Y del pad. Questa potrebbe sembrare una modifica inutile, ma in questo modo invece si potrà passare da un’arma all’altra in maniera veloce ed immediata, senza dover lasciare la levetta del movimento o i tasti azione.
Altra piccola novità, tra l’altro visibile in alto a sinistra dello schermo, è l’indicatore delle “prestazioni” dei giocatori durante il livello corrente. Il sistema attribuirà fino ad un massimo di tre stelle per giudicare il vostro operato durante il gioco, in base al numero di esecuzioni, headshot, o uccisioni particolari di vario genere.
Altra nuova feature molto interessante, è quella che si potrà osservare però solo in alcuni livelli del gioco, dove la vecchia modalità Orda si incrocia con la modalità Campagna, creando un ibrido decisamente ben riuscito. In questi momenti infatti, i giocatori dovranno resistere con poche risorse ad alcune ondate di nemici, proprio come accadeva in Orda ai bei vecchi tempi, proseguendo poi con la trama principale a successo avvenuto. Anche qui siamo di fronte ad una bella pensata, che spezza di tanto in tanto il classico stile di gioco a cui siamo abituati, e dona una maggiore varietà alla campagna principale. A movimentare ulteriormente tale situazione, ci pensa anche lo smart spawn system, ovvero un nuovo sistema nascosto dietro le quinte, che farà spawnare (venir fuori) nemici differenti da posti differenti, modificando costantemente l’esperienza di gioco ogni volta che si ripeterà un determinato livello, evitando così la monotonia che si potrebbe incontrare giocando più volte lo stesso punto.
Per quel che riguarda i contenuti infine, avvisiamo i COG in ascolto che guadagnando un determinato numero di stelle nel gioco (40 per l’esattezza), si sbloccherà Ripercussioni, un atto extra appartenente alla trama della campagna di Gears of War 3, di cui è possibile vedere un piccolo trailer di presentazione nell’apposito menù.
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GRAPHIC & SOUND
Il comparto sonoro, resta stabile sui soliti livelli a cui siamo stati abituati nell’ultimo capitolo, senza quindi discostarsi molto da una qualità che si dimostra ovviamente di alto livello. Per quanto riguarda invece dialoghi e doppiaggio, come già successo con il recente Tomb Raider, non abbiamo avuto la possibilità di “testare con mano” la versione del gioco localizzata in italiano, e quindi non abbiamo potuto verificare se il livello del doppiaggio nostrano sia pari a quello in inglese, che comunque risulta sicuramente gradevole. La colonna sonora (NdDemon: se presente… XD), passa sfortunatamente del tutto inosservata, in quanto le note di sottofondo non riescono in alcun modo a distogliere la mente del giocatore dall’azione e dall’atmosfera in cui viene immerso, e che tra una raffica di lancer, ed il lancio di una granata, difficilmente si metterà ad ascoltare le note che vengono proposte.
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ONLINE & REPLAY
In Domination, ritroviamo vagamente i resti della vecchia modalità Annex, con la differenza che ora i cerchi da conquistare e da difendere sono tre in contemporanea, e non uno solo. Chiaramente, più cerchi si conquistano allo stesso tempo, e più velocemente si acquisiscono i punti. Anche qui il combattimento è a squadre, e vince quella che per prima raggiunge il quantitativo di punti richiesto.
Arriviamo quindi alle due novità assolute, Overrun e Free for All. Free for All è un deathmatch tutti contro tutti, dove il primo giocatore a raggiungere il numero di uccisioni richiesto porta a casa la vittoria. Overrun invece è una modalità a squadre durante la quale le Locuste avranno come obiettivo quello di distruggere (o meglio aprire) prima i varchi E-Hole, e poi il generatore che attiva il Martello dell’Alba. Dall’altra parte invece, i COG avranno il compito di difendere queste posizioni, impedendo ai nemici di avanzare e conquistare posizioni. Si, perché vincere o perdere uno scontro, fa guadagnare o perdere terreno alla propria squadra, avvicinandola o meno alla vittoria finale. Una volta che l’esito del primo scontro è stato deciso, le due squadre invertono i ruoli, diventando Locuste se prima erano COG e viceversa.
Altra novità nel settore multigiocatore, è l’introduzione delle classi. In modalità come Overrun o Survival infatti, è possibile scegliere il proprio ruolo nel gruppo (o il proprio stile di gioco) tra quattro classi: il Geniere, il Soldato, lo Scout o il Medico. Ogni classe ha le proprie armi di partenza e le proprie capacità speciali. Il soldato per esempio può lanciare una cassa che rigenera le munizioni, mentre il medico usa un granata a gas che fa recuperare energia vitale. Il tutto somiglia fortemente ad una delle feature di Borderlands se vogliamo essere sinceri, ma come svecchiamento del brand direi che va abbastanza bene.
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IN CONCLUSIONE
Dopo un po’ di ore a sterminare Locuste però, un paio di domande si faranno strada dentro di voi, come chiedersi per esempio per quale ragione gli equipaggiamenti contenuti in un prequel possano sembrare più avanzati di quelli della trilogia già conosciuta. Ma forse è una risposta che, in fondo in fondo, non vogliamo veramente conoscere. Epic Games e People Can Fly hanno saputo quindi reinventare il multiplayer del gioco, dando un minimo di novità al comparto, ma in base a quanto siamo abituati dalle esperienze passate, in un futuro prossimo venturo forse potremmo accedere a qualche vecchia modalità grazie a qualche opportuno DLC.
Alcune voci di corridoio davano la difficoltà del gioco equiparata a quella del primo capitolo, che nella scaletta di difficoltà si colloca ancora oggi ad una spanna più in alto rispetto ai suoi due successori. Qui l’impegno necessario maggiore è concentrato principalmente al completamento di alcune missioni declassificate, che potremmo definire decisamente ostiche, per il resto, se siete giocatori esperti, non dovreste avere eccessivi problemi. Ovvio che alla fine un minimo di sfida ci sta sempre bene, perché ad avere le cose facili e belle pronte non ci si diverte quanto si dovrebbe, e del resto non sarebbe sicuramente un’impresa epica quanto quella compiuta dai nostri eroi COG.
In ogni caso, Gears of War: Judgment si attesta come un ottimo prequel, degno di far parte della famiglia della saga di Epic Games, e degno di poter essere annoverato tra i must have della console di casa Microsoft. Preparate i vostri lancer quindi, oliate bene gli ingranaggi e preparatevi ad entrare in guerra. Dal sottosuolo arriverà il nostro nemico, e noi saremo qui ad attenderlo, tutti uniti sotto un’unica bandiera, tutti uniti per il futuro di Sera. Keep calm and kill the Locusts!
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Secondo Parere di Sabrina “Sabrine” Moles
Come molti appassionati di Gears, sono partita scettica di fronte a questo nuovo titolo, con la paura che fosse l’inizio della fine di una trilogia divenuta saga destinata al declino. Mi devo ricredere: Gears of War: Judgment ha tutte le carte in regola per diventare un pezzo di storia di questa generazione come i suoi tre predecessori.
Una storia vissuta attraverso le testimonianze dei protagonisti, un Baird “genietto biondo” che, invece di essere relegato a piccoletto tuttofare del gruppo, è un degno protagonista; un Cole Train forse meno esplosivo rispetto a quel che siamo abituati a vedere (e meno grosso, quasi al pari del più esile Baird), e due nuovi personaggi carismatici: il cadetto Sofia e il maggiore Paduk.
Sebbene la grafica non sia poi tanto diversa da GoW3, se non per dei dettagli che potremmo definire “ambientali”, notiamo un incremento della difficoltà, sia nella modalità Sopravvivenza lato COG, che va a rimpiazzare le modalità “orda” e “belva”, sia nelle campagne, in cui viene aggiunto del pepe dalle missioni declassificate, sfide extra che in alcuni casi metteranno decisamente a dura prova la vostra abilità di videogiocatori.
Rispetto al vecchio Gears, questo si avvicina più al primo capitolo, incentrato più sulla trama che sul multiplayer. Nonostante questo, Judgment mantiene comunque alcune caratteristiche tipiche di GoW 3: le medaglie onyx, il menu pressoché invariato, così come quasi tutte le interfacce del gioco. Novità assoluta di questo capitolo: le classi! Una cosa che ha fatto storcere il naso a molti, ma che può essere vista come un “qualcosa in più” da non disdegnare. Sicuramente, se non ci fossero state, sarebbe stato ininfluente, ma tutto sommato, nella loro semplicità, danno un po’ più di varietà al multiplayer, e permettono di vagliare varie strategie quando si affronterà la modalità Sopravvivenza nei panni degli umani.
In conclusione: applausi per questo nuovo episodio di Gears of War, che sicuramente non deluderà i fan della serie.