Giocare a FIFA, specialmente indossando delle cuffie, può dare la sensazione di essere esattamente nella cabina dei commentatori durante la partita.
Oltre ai commenti ironici di Pierluigi Pardo, si possono sentire anche statistiche, curiosità ed aggiornamenti dal mondo del pallone, ma ciò che veramente lascia stupiti è l’impatto che i tifosi hanno sul mood dello stadio. I cori del resto sono registrazioni autentiche delle tifoserie in giro per il mondo e le incitazioni dei fan vanno di pari passo con l’andamento del match.
Pardo è notoriamente un personaggio carismatico, mai noioso nella realtà e sempre pronto a fare qualche battuta sul primo che capita a tiro. In FIFA 16, molte delle sue frasi sono esattamente le stesse del capitolo precedente, ma anche altre linee di dialogo vengono aggiunte per allargare il contenuto e renderlo più vario. Sentiremo infatti statistiche e commenti sui giocatori più importanti del match, oltre a notizie curiose o di calciomercato. L’unica cosa che potrebbe darvi sensazione di ripetitività è la rimessa laterale, che spesso ricorre ad una classica frase, ma per il resto Pardo è veramente capace di tirare fuori un coniglio dal cappello.
Tutti sanno che il pubblico è il dodicesimo giocatore: lo sa benissimo anche PES Productions, che almeno per quanto concerne l’audio ricrea degli spalti degni di tale nome. Cori e urla sono all’ordine del giorno, anche se l’aspetto sicuramente migliore è la capacità degli astanti di reagire in tempo reale alle azioni del giocatore: il mormorio che aumenta di volume mentre si sfreccia in fascia, le grida cariche di aspettativa quando parte il tiro, sino al boato che accompagna il goal o le urla disperate quando la palla scivola a pochi centimetri dal palo. Vale la pena alzare il volume, visto che le emozioni sonore regalate da PES 2016 non hanno nulla da invidiare a quelle che, normalmente, proviamo osservando una partita vera in TV.
Discorso leggermente diverso per la telecronaca, affidata anche quest’anno all’inossidabile duo Caressa – Marchegiani: ottimo il primo, istrionico nell’elargire curiosità relative alle compagini scese in campo, agli stadi o ai giocatori più celebri, un po’ meno “reattivo” il secondo che, nonostante i drastici passi avanti rispetto a 12 mesi fa, appare in alcune circostanze impacciato e non troppo a proprio agio nel commento. Al netto delle due personalità, la cronaca appare nel complesso ben riuscita e priva di errori madornali (rigori fischiati a metà campo, ad esempio), caratterizzata da una varietà al di sopra della sufficienza e, di tanto in tanto, capace di stupire con qualche uscita che non ti aspetti. Certo, alcune linee di testo verranno ripetute così tanto da uscirvi di testa: ma non siamo ancora arrivati al livello di Piccinini con la Champions e Mediaset Premium…
FIFA 2 – PES 3 | |||
Pardo è un personaggio strepitoso | Caressa ne sa una più del diavolo | ||
Il pubblico è il dodicesimo uomo in campo | Cori e grida sguaiati, pubblico che reagisce dinamicamente alle giocate degli atleti | ||
Alle volte la telecronaca è un po’ ripetitiva – nonostante i prodigi di Pardo. | Marchegiani, ogni tanto, dimentica di non essere Bruno Pizzul |