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FIFA 16 in rosa: intervista esclusiva a Martina Rosucci

Già 3 anni fa dalle parti di EA Sports si era provato a dare spazio alle donne nei propri giochi sportivi, ma non c’era stato supporto da parte degli addetti e, soprattutto, mancavano ancora gli strumenti necessari per la realizzazione. Oggi però è realtà: FIFA 16 sarà il trampolino di lancio per la presenza del calcio femminile in un videogioco, per ora limitata purtroppo alle sole nazionali più importanti del mondo. A causa di questo, le squadre maschili e femminili non potranno scontrarsi tra di loro, così come non ci saranno giocatrici in FIFA Ultimate Team, in quanto gli stessi motori grafici sono diversi e cozzerebbero tra di loro. Un po’ come per le licenze delle Coppe Europee, in futuro potrebbero esserci maggiori aggiornamenti ed espansioni del progetto: la differenza tra squadre maschili e femminili in FIFA si basa soprattutto sulla diversa prestanza fisica e sulla gestione della palla, ma ogni abilità o skill move può essere effettuata comunque, che si stia comandando un uomo o una donna. Come detto anche da Sebastian durante la presentazione, giocare nei panni del sesso opposto offre un’ulteriore prospettiva del calcio e apre il panorama anche a coloro che prima non conoscevano quella realtà.

A questo proposito, siamo lieti di proporvi anche un’ulteriore intervista  video, questa volta a Martina Rosucci, centrocampista del (mio, ndr) Brescia e anche della Nazionale di Calcio Femminile. Come già visto nel trailer, il richiamo è di “essere nel gioco”, ripetuto continuamente dalle varie giocatrici. In seguito alle polemiche create dopo la sconsiderata uscita dell’ex presidente della Lega Nazionale Dilettanti Felice Belloli, questa innovazione portata da FIFA 16 sembra quasi ad hoc per dare una lezione a chi di calcio dovrebbe intendersene. Senza nemmeno farlo apposta, la sua polemica ha sortito l’effetto contrario, accendendo i riflettori sul calcio femminile e permettendo alle squadre di far sentire la propria voce tramite tutti i media e i social networks. Arrivare addirittura in un gioco come FIFA è sicuramente un traguardo degno di nota, ma si può fare molto altro ancora.

GameSoul vuole dunque ringraziare Martina Rosucci per aver dato la propria disponibilità a mettersi davanti alla telecamera per noi e aver parlato di un argomento così attuale. Un grosso “in bocca al lupo” va a lei, al Brescia, alla Nazionale e a tutto il mondo del calcio femminile affinchè possano raggiungere i loro prossimi obiettivi, sia sul campo che al di fuori.

Potete anche ascoltare le parole di Sebastian Enrique, Line Producer di FIFA 16 che abbiamo incontrato ad inizio mese a Milano. Cliccate qui per guardare la sua intervista.