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FIFA 15 vs PES 2015 – Confronto – gamescom 2014


Aggiornamento del 18 Novembre 2014


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La rivalità tra Pro Evolution Soccer e FIFA è una di quelle costanti che, nell’ultimo decennio, ha sancito l’arrivo della stagione autunnale videoludica: due filosofie calcistiche a confronto, due modi diversi di concepire uno degli sport più amati al mondo, ciascuno mosso dal desiderio di confermarsi una volta per tutte la simulazione calcistica per eccellenza. Difficile pensare ad una sfida più combattuta di questa, caratterizzata da lustri di totale predominio mandati poi in frantumi dall’eterno secondo, che dopo aver lavorato duramente nelle retrovie ha saputo rovesciare ogni pronostico guadagnando l’agognato titolo di migliore. La storia del resto ce lo insegna: non sono passati nemmeno cinque anni da quando PES dominava senza timori il calcio da salotto, lasciando un FIFA mediocre nell’ombra a rimpiangere un passato glorioso e a riflettere sui propri errori. Poi sappiamo tutti com’è andata a finire, con un’inversione tanto inaspettata quanto clamorosa che, tra successi occidentali e mezzi insuccessi dal Sol Levante ci ha condotti ad un 2014 che difficilmente dimenticheremo. Mai come ora, infatti, la situazione appare appesa ad un filo di equilibri ed incertezze, impossibili da fugare anche dopo le nostre prove delle più recenti declinazioni dei titolo tanto all’E3 quanto alla gamescom.

Meglio FIFA o meglio PES? Una domanda che abbiamo sentito troppe volte e a cui, per la prima volta, è difficile dare una risposta scontata. Meglio dunque analizzare gli aspetti fondamentali dei contendenti prendendo come riferimento le ultime build provate a Colonia. Sai mai che, alla fine del nostro confronto, la scelta sia meno difficile.

GRAFICA E TECNOLOGIA

Partiamo dall’attuale campione in carica, FIFA 15. I passi avanti rispetto alla precedente edizione sono innegabili: la modellazione degli atleti è più veritiera e non limitata alle sole star del calcio, le animazioni sono numerose e ben realizzate, così come l’inerzia dei portatori di palla e dei difensori – il cui peso si fa sentire in modo decisivo, specie nei cambi di direzione più repentini. L’evoluzione visiva c’è, anche se si ha l’impressione che gran parte del lavoro dello sviluppatore sia stato dedicato alla realizzazione dell’universo “intorno” alla partita: guardalinee in costante movimento, fotografi e cameraman al proprio posto, un pubblico vario e modellato non più “a copia e incolla” che reagisce in tempo reale alla sitauzione della partita con tanto di bandiere e cori appropriati. Considerando la già buona base di partenza dello scorso anno, il risultato si riconferma realistico oltre che piacevole, seppur senza stravolgimenti che facciano gridare al miracolo.

PES, dal canto proprio, risponde con un prodigio chiamato FOX Egine: e inutile girarci troppo attorno, il risultato è fenomenale. Il titolo nipponico vanta una modellazione facciale al limite del fotorealismo, un parco animazioni all’apparenza più ricco di quello del diretto rivale e una fluidità di gioco che mai si era vista nella serie. Sotto questa luce, poco importa l’assenza di un manto erboso che si deteriora al passaggio degli atleti o la penuria di bandiere sugli spalti: PES 2015 offre una grafica di prim’ordine, che culmina in una serie di ravvicinate maniacali nella cura del dettaglio e in un sistema di replay a taglio televisivo fluido e accattivante. Il focus tecnologico di PES Productions è nel campo di gioco: e i risultati si vedono sin dal fischio d’inizio dell’arbitro.

FIFA 0 – PES 1
Buona realizzazione degli spalti  Il FOX Engine è prodigioso
Stadi ricreati con cura  Animazioni strepitose
Non tutti i volti godono dello stesso trattamento  Volti dei giocatori al limite del fotorealismo

LICENZE E CONTENUTI

L’acqusizione di licenze importanti rappresenta da sempre uno dei fiori all’occhiello del titolo Electronic Arts. FIFA 15 non abbandona affatto questo trend positivo, offrendo al giocatore una serie di campionati internazionali, coppe e competizioni da rendere difficoltoso stillarne una lista esaustiva. Parlando di campionati, facciamo prima a citare l’assenza di quello Brasiliano (particolarmente in vista dopo i recenti campionati del mondo), sopperita abbondantemente dalle serie maggiori e minori di Italia (col logo della Serie A alla prima apparizione ufficiale in un videogioco), Inghilterra, Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Korea e molte altre ancora, con tanto di licenza per ciascuna squadra (che, in termini di gioco, si traduce in nomi, maglie, stemmi e laddove possibile stadi originali). Gradite riconferme anche sul fronte modalità con una FUT rinnovata, a fianco di una Carriera e una Pro Club sempre più aggiornate che fanno largo ricorso alle caratteristiche di scouting dei nuovi talenti; immancabili al proprio posto, infine, le classiche modalità per giocatore singolo e le sfide online (uno contro uno, due contro due o undici contro undici), con tanto di coppe e tornei speciali.

Le novità principali di PES arrivano dalla modalità MyClub, che permette di indossare i panni di un Allenatore o Agente e seguirne la carriera dai primi incerti passi inziali sino ai club più titolati. Novità delle novità è invece il Role Control Social Play, inedita modalità offline che permette ad un massimo di tre giocatori di collaborare nella stessa squadra, ognuno occupandosi di una specifica area di gioco (difesa, centrocampo, attacco). Nulla di concreto è stato dichiarato per la controparte online: rispetto all’anno scorso, possiamo solo sperare in un’infrastruttura più solida oltre che ad una maggior diversificazione dell’offerta.Sul fronte licenze, purtroppo, aspettiamoci una nuova doccia fredda: esclusion fatta per l’acquisizione di Champions League, Copa Libertadores e AFC Champions League, la situazione attuale non sarà molto diversa da quella dell’anno scorso, visto che gran parte degli accordi stipulati prevedono un contratto di esclusiva con Electronic Arts. PES dovrà accontentarsi di un numero ridotto di squadre provenienti dai campi spagnoli, tedeschi e inglesi.

FIFA 1 – PES 1
Numero di licenze esagerato  Nuove modalità offline interessanti
FUT si conferma nuovamente divertentissima La Champions rimane esclusiva
Contenuti in abbondanza per offline e online Ancora pochissime licenze ufficiali

GAMEPLAY

Le modifiche al gameplay di FIFA 15 sono meno appariscenti di quel che possa sembrare: ma sarebbe un errore ignorarle, visto che sotto un cofano da fuoriclasse batte comunque un motore delle grandi occasioni. L’intelligenza artificiale degli atleti è stata profondamente rivisitata, tanto nei frangenti offensivi quanto in quelli difensivi. La squadra impara dalle tecniche del giocatore, con i compagni che cercano di collocarsi in posizioni ottimali in relazione alla giocata intrapresa. Questo adaptive learning è fondamentale in attacco, ma ricordate che anche le difese avversarie memorizzano il nostro modo di giocare, preparando una valida reazione alle manovre imbastite. L’ammodernamento delle AI ha investito anche i portieri, nettamente più abili delle precedenti declinazioni anche se in più di qualche occasione si sono cimentati in uscite discutibili. Pad alla mano, l’azione di gioco scorre fluida e precisa, con una libertà di movimento nel complesso ragionevole e una predisposizione ai trick mai celata. FIFA 15 è veloce e imprevedibile, forte di un buon equilibrio raggiunto dai sistemi First Touch Control e Pure Shot con una fisica della palla veritiera e un peso degli atleti da non trascurare affatto.

Discorso radicalmente opposto per PES 2015, che offre un gameplay completamente rivoluzionato rispetto alla passata edizione. Veloce, fluidissimo ed estremamente godibile, trasmette un senso di libertà totale e di pieno controllo al giocatore. Poco da fare, gli effluvi del FOX Engine si traducono in meccaniche di gioco precise e puntuali, che possono così godere di collisioni esemplari e di azioni veritiere e complesse (come il ricalcolo dell’equilibrio dell’atleta, che cerca di domare una palla imperfetta). Come tradizione PES, l’enfasi non viene data tanto ai giochi di prestigio, quanto piuttosto al dribbling e alle finte, al calcio nudo e crudo che porta a bruciare il difensore con un uno contro uno fulmineo. PES ID e Team ID arricchiscono ulteriormente questa evoluzione calcistica, rendendo identificabile ciascuna squadra con i connotati che maggiormente la contraddistinguono. Le statistiche dei giocatori non hanno semplice valenza numerica, ma giocano parte attiva nel gameplay: solo le teste migliori siglano da un cross teso, così come solo i piedi più nobili possono bucare la rete da fuori area. Un’ottima fisica della palla e un sistema di passaggi revisionato sono la ciliegina sulla torta di un gameplay, questa volta, davvero al passo coi tempi.

FIFA 2 – PES 2
IA di squadra ottimizzata Pieno controllo al giocatore
Fisica del pallone verosimile PES ID e Team ID rendono tutto più realistico
Fare trick è sempre divertente Gameplay fluido, veloce e coinvolgente

Video di Gameplay di FIFA 15

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(Si ringrazia IGN.com per il video)

Video di Gameplay di PES 2015

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(Si ringrazia Playstation Access per il video)

IL VERDETTO

Al triplice fischio dell’arbitro, il risultato finale è un meritato pareggio. Non c’è risultato migliore per questi FIFA 15 e PES 2015, promossi entrambi a simulazioni calcistiche di prim’ordine pur per motivi differenti. Una rivoluzione silenziosa e meno appariscente, che investe più in profondità delle meccaniche già di per sé efficaci per FIFA, uno stravolgimento generale del gameplay e un ammodernamento generalizzato sotto ogni punto di vista, esclusion fatta per l’affare licenze, per PES. Mai come in questi mesi le due concezioni calcistiche sono state così vicine: onore a FIFA per aver perfezionato ulteriormente un prodotto già di suo sopra la media, andando a ritoccare quegli elementi che ne denotano una maggior ricerca del realismo, ma onore anche a PES per aver colmato in un solo anno un gap che, nemmeno dodici mesi fa, sembrava insormontabile. Certo, i portieri del titolo EA Sports (come ammesso dallo stesso Sebastien Enrique) levano di tanto in tanto il sonno agli sviluppatori, così come la penuria di licenze e un online ancora avvolto nel mistero lasciano il fandom di PES con il cuore in gola: ma alla luce dei progressi e dei traguardi raggiunti, impossibile non premiare entrambi i titoli.

Il verdetto definitivo, dunque, è rinviato di qualche settimana: FIFA 15 sarà infatti disponibile a partire dal prossimo 26 settembre su PS3, PS4, Xbox One, Xbox 360 e PC. Ben più lunga sarà l’attesa per PES 2015, previsto sulle stesse piattaforme per il prossimo 13 Novembre e con una demo console-only programmata per il 17 settembre.
Che la sfida abbia inizio e, come sempre, che vinca il migliore.