FAST Racing NEO – Recensione

FAST Racing NEO – Recensione

C’era una volta F-Zero. Le sue macchine futuristiche, le piste che sfrecciavano a velocità così supersoniche da diventare un miscuglio indistinguibile di colori a bordo asfalto, il rombo assordante dei motori che andavano armoniosamente a braccetto con una trance-techno sparata a volumi allucinanti per tutta la durata della gara. C’era Mute City, il leggendario Blu Falcon o l’altrettanto epico Dragon Bird: e c’erano lunghi pomeriggi estivi trascorsi a imparare a memoria il tracciato, a studiare ogni maledetta chicane per rubare anche solo qualche centimetro e riuscire a tagliare il traguardo prima degli altri. Prima che anche l’ultima sinapsi del nostro cervello venisse fritta in quel turbinio di luci e colori, nell’apoteosi massima di quel senso di velocità di cui, per molti anni a venire, si sarebbe parlato.

Oggi, a oltre 10 anni di distanza da quel Climax che sanciva la fine di F-Zero, c’è Shin’en. Una software house tedesca con base a Monaco, sul mercato dalla bellezza di tre lustri ma, nonostante tutto, decisamente meno nota di quanto meriterebbe. Un team da sempre vicino a Nintendo ma lontano dalle sue ambite ammiraglie: GameBoy Color e Advanced, DS vari e eShop ne hanno accompagnato l’evoluzione, silenziosa e lontana dai riflettori almeno sino ad oggi. Sì, perché non è mai facile rendere omaggio ad una delle più celebri glorie videoludiche, soprattutto quando rimani orgogliosamente indipendente. Poi però succede qualcosa e finisce che tiri fuori dal cilindro il miglior erede spirituale di F-Zero che i Nintendari di vecchia data potessero anche solo immaginare. E ok che nella mischia ci butti pure il giusto assaggio di Wipeout, tanto per restare in tema capolavori: ma in un mercato a digiuno di racer futuristici da oltre dieci anni, ritrovarsi tra le mani FAST Racing NEO è un po’ come svegliarsi nel cuore della notte e scoprire che il 2000 non è ancora arrivato. E che di sinapsi da mandare in fumo, sfrecciando a migliaia di chilometri all’ora, ne sono rimaste ancora una manciata.

FAST Racing NEO

Piattaforma: Wii U

Genere: Racing

Sviluppatore: Shin’en Multimedia

Publisher: Nintendo

Giocatori: 1 – 4

Online: 1 – 8

Lingua: Testi in Inglese

Versione Testata: Wii U

Bastano otto lettere a definire al meglio FAST Racing NEO: velocità. Nuda e cruda, senza fronzoli sensazionali o trovate che possano far gridare al miracolo. L’ultima fatica di casa Shin’en è puro estratto di adrenalina, la quintessenza della frenesia a gravità zero su circuiti impossibili dove, metro dopo metro, ogni contorno si dissolve dalla vista del giocatore e l’unica cosa che conta, alla fine della fiera, è correre più degli altri. FAST Racing NEOnon inventa nulla di nuovo: al contrario, è quanto più di tradizionale ci possa essere sul tema del racing futuristico. Forse addirittura anacronistico, volessimo soffermarci su dei menu particolarmente scarni o su un sistema di progressione squisitamente coin’op che permette di avanzare e sbloccare nuovi veicoli soltanto dopo essersi piazzati tra i primi tre della gara corrente. Eppure non siamo di fronte alla mediocrità, alla soluzione di comodo di uno sviluppatore che si accontenta del compitino ben fatto per comporre la letterina d’amore ad un genere dato per morto ormai da troppi anni.

No. FAST Racing NEO è essenziale, diretto come un gancio alla bocca dello stomaco. E quello che fa, che non è affatto poco, lo fa con ogni cura del caso, con l’umiltà di chi guarda con devozione al passato ma, allo stesso tempo, col coraggio di chi vuol far parlare di sé. Nei sedici tracciati di cui si compone il titolo, organizzati in quattro leghe contenenti ciascuna altrettante piste, si accelera come dei demoni curva dopo curva. Ci si infrange sul guardrail, quando saremo abbastanza fortunati da averne uno che ci protegge da un più impietoso fuoripista, si sfreccia a velocità vertiginosa su rampe acceleratrici, ci si piega fisicamente sulla poltrona quasi a cercare di dar maggior slancio al nostro bolide. E poi si esplode, eccome se si esplode: un salto mal calibrato, un pilastro che appare all’ultimo dopo una curva che sembra attrarci quasi magneticamente, le zampe enormi di un drone ancora più enorme che pascola proprio nel rettilineo ideale per staccare i diretti inseguitori. Esplosione, bolide in fumo, svariati improperi e il pericolo di scagliare il GamePad o chi per lui contro la parete più vicina: ma non c’è nemmeno il tempo per riflettere che via, ci si ritrova di nuovo in pista alla velocità del suono, a recuperare il distacco appena preso contraendo ogni muscolo del proprio corpo sino al traguardo.

FAST Racing NEO è essenziale, diretto come un gancio alla bocca dello stomaco.

Questo perché, non l’aveste capito, FAST Racing NEO è un titolo tanto veloce quanto bastardo. Difficile, difficilissimo, a tratti al limite della frustrazione e dell’umana sopportazione. Non serve arrivare alla legaHypersonic, la più veloce e letale delle quattro disponibili, per accorgersi di come in casa Shin’en il gene della bastardaggine sia particolarmente affinato: bastano tre o quattro corse, magari dopo dei facili successi iniziali, per scoprire che questa piccola perla digitale dell’eShop è una bestia che tutto vuole tranne che farsi padroneggiare facilmente. Serve tempo, parecchio tempo, forse ancor più pazienza: e la capacità di sedersi comodi e studiare, imparare ogni curva e rettilineo di ciascun tracciato sino a ricordarselo anche a televisore spento. Scoprire quale dei possibili bivi sia più veloce o offra maggiori possibilità di accelerazione, quali salti nel vuoto abbiano bisogno di essere corretti in extremis con uno strafe laterale – pena uno schianto rovinoso, quando sia il caso di spingersi oltre. E di casi, a ben vedere, non ne mancano affatto.

Che poi, ad essere onesti, pad alla mano non sembra nemmeno un gioco così difficile. Un tasto per accelerare, la leva sinistra come sterzo, i dorsali per lo strafe, il trigger destro per il turbo quello sinistro per la fase. Già, perché il piatto forte di FAST Racing NEO è la possibilità di alternare tra due Fasi distinte, una di colore arancio e una azzurra, da sfruttare in concomitanza di apposite fasce energetiche disseminate lungo il tracciato. Attivate la fase corretta quando il vostro veicolo scivolerà sopra la suddetta striscia e siate pronti a rivalutare il concetto di “barriera del suono“; al contrario, attivate quella sbagliata e non solo non godrete di un boost vitale per tagliare il traguardo per primi, ma finirete anche per essere vistosamente rallentati. Per la gioia dei vostri compagni di corsa. In nostro aiuto accorrono le immancabili sfere energetiche, disseminate con ragionevole generosità lungo la pista – con le quali rimpolpare la preziosa barra del turbo. A rendere il tutto ulteriormente più fastidioso contribuiscono tuttavia una lunga serie di elementi di scena, grandiosi nel rompervi le uova nel paniere proprio nei momenti più ideali: stalattiti di ghiaccio, cascate d’acqua, massi che precipitano o detriti di esplosioni rappresentano soltanto alcune dei piatti di un menu di imprevisti alquanto ricco, al cui tavolo finirete per sedervi in svariate occasioni.

Che poi, ad essere onesti, pad alla mano non sembra nemmeno un gioco così difficile.

Quanto appena descritto, incredibile ma vero, esaurisce la quasi totalità delle meccaniche di gioco di FAST Racing NEO – che, per dover di cronaca, supporta tanto il GamePad di Wii U quanto il Classic Controller o ilWiiMote, nella sola variante (difficilissima) a motion control. Non abbiamo detto “quasi” a caso, tuttavia, visto che manca ancora all’appello il piatto forte. Un piatto che probabilmente soltanto in pochi riusciranno a gustare senza condannare la propria anima all’inferno, visto che richiederà inesorabilmente di completare tutte e quattro le leghe previste, che risponde al nome di Hero Mode. Quella che, secondo lo sviluppatore, è una modalità “creata per offrire un livello di sfida considerevole“, rappresenta forse quanto di più difficile, malato e punitivo ci si possa aspettare da un racer ispirato a F-Zero: circuiti “mirrored” (o specchiati, per dirla alla nostrana), velocità settata a livello rigorosamente Hypersonic e l’obbligo assoluto di tagliare il traguardo per primi per poter accedere al livello successivo. Tutto questo tenendo bene a mente due cose: uno, distruggere il proprio veicolo significaricominciare il circuito daccapo, e due, la barra del boost rappresenta l’energia del veicolo. Se dunque nella modalità classica nessuno vi vieta di pigiare il tasto dell’accelerazione sino a staccarlo dal controller, in questaHero Mode fareste bene a cambiare strategia, visto che una volta esaurito il meter l’unica cosa che vedrete sullo schermo saranno i frammenti incendiati del vostro veicolo. Raccogliere le sfere energetiche e sfruttare correttamente le due fasi sulle relative scie permetteranno di rimpolpare lo scudo sino a livelli di sicurezza, ma possiamo garantirvi che, una volta scesi in pista, vi sentirete in perenne carenza di “carburante”. Anche perché, sopra i mille all’ora, si consuma molto facilmente.

 

Sul fronte contenutistico, al netto della citate modalità Championship e Hero Mode, FAST Racing NEO mette sul piatto della bilancia la classica opzione multiplayer (di cui parleremo a breve) e l’immancabile variante Time Attack. Man mano che verranno sbloccati i sedici circuiti, essi potranno essere ri-affrontati (stavolta senza sfidanti gestiti da AI) col fine di infrangere il record siglato dagli sviluppatori. Che, inutile sottolinearlo, riderà bellamente sul faccione della vostra migliore performance per lungo, lungo tempo. L’ultima fatiche Shin’en gode infine di una modalità multigiocatore locale, per un massimo di quattro contendenti simultanei, e di una rigorosamente onlinedove gli sfidanti raddoppiano. Se per la prima l’unico limite, se così lo vogliamo chiamare, è la necessità di disporre di un Classic Controller e di qualche WiiMote in più, per la seconda a far storcere il naso ancora una volta è la farraginosa infrastruttura di Nintendo: dimenticatevi quindi del tanto desiderato sistema di inviti e della possibilità di creare partite personalizzate “per circoli ristretti”. Il che, vista la natura del titolo, non è propriamente un dramma esistenziale: ma considerando che Wii U non è più un nuovo arrivato in questa generazione, qualche novità a tal riguardo non darebbe certo fastidio.

Viene da chiedersi cosa sarebbe questo racer con un headset per la realtà virtuale infilato sul cranio.

Sul versante tecnologico possiamo dichiararci soddisfatti: i modelli dei bolidi, presi dichiaratamente in prestito dall’universo di WipeOut, sono convincenti e ragionevolmente dettagliati. Potremmo obiettare che dieci veicoli non siano proprio tanti, viste e considerate le ore necessarie a completare come si deve il titolo in esame: speriamo in qualche aggiornamento futuro, magari corredato da qualche pista aggiuntiva. Per quanto concerne la realizzazione degli scenari, Shin’en ha saputo giocare astutamente con la profondità di campo, realizzando un orizzonte visivo che non si spinge mai a distanze eccessive in modo da assecondare i limiti intrinseci dell’hardware Nintendo. Il livello di dettaglio delle location, che spaziano da setting spaziali a scenari desertici, passando per circuiti “urbani”, è ben al di sopra della sufficienza: nulla di eccessivamente complesso, tutto sommato, ma considerando che si tratta di un titolo eShop dal peso inferiore ai 600MB, possiamo solo plaudere a quanto fatto tra le pareti teutoniche. Il fiore all’occhiello di FAST Racing NEO, tuttavia, è la capacità di trasmettere ininterrottamente una sensazione asfissiante di velocità: non tanto grazie agli ottimi 720p di resa visiva, quanto a quei 60 frame al secondo che non calano un solo istante, e che catapultano chi gioca all’interno dell’abitacolo, da zero a mille, non appena il semaforo si tinge di verde. Una frenesia ravvisabile anche nella diagonale ridotta dello schermo del GamePad di Wii U, che ospita ciascuna gara senza la minima esitazione. Viene da chiedersi cosa sarebbe questo racer con un headset per la realtà virtuale infilato sul cranio: ma visti i risultati sbalorditivi ottenuti da questa versione “liscia”, meglio non spingersi troppo oltre con la fantasia.

Un trailer ad alta velocità per FAST Racing NEO

In Conclusione …

Un lungo respiro per prendere fiato, prima di afferrare nuovamente il pad e sfrecciare a velocità inumane sino a tagliare per primi il traguardo. Questo, niente di più niente di meno, è FAST Racing NEO. Un titolo che nasce dalla volontà di omaggiare un genere illustre sparito da troppo tempo dalla circolazione, che senza introdurre nulla di non visto o rivisto almeno un milione di altre volte riesce a riproporre un’esperienza indimenticabile ed appagante come poche sul mercato. Un risultato non da poco per un “titolo eShop“, caratterizzato da un coefficiente di difficoltà così elevato (specie nella famigerata Hero Mode) da renderlo merce ambita da tutti coloro che, ad anni di distanza, ricordano Mute City con una lacrimuccia di commozione e non hanno paura di dover affrontare uno stesso circuito una dozzina e mezza di volte, prima di procedere a quello successivo.

FAST Racing NEO è un titolo che strizza l’occhio al passato, con un gameplay tutto sommato basilare e una filosofia che le passate generazioni di giocatori ricorderanno alla perfezione, ma moderno e attuale allo stesso tempo, grazie ad una componente tecnologica dannatamente interessante e ad una dote, la capacità di trasmettere la sensazione di velocità, che vi sfidiamo a trovare uguale da qualsiasi altra parte. Per soli 14.99€, quello che vi troverete tra le mani è un prodotto dall’enorme valore ludico, che coinvolge sin dai primi giri e punisce impietosamente da quello successivo. Un titolo con qualche piccola sbavatura che, forse, avrebbe potuto essere affinata: ma probabilmente sarete troppo impegnati a sfrecciare sulla fase della vostra vettura per accorgervene.

Voto: 9/10

Bello, simpatico, intelligente e super esperto di videogiochi, ha sviluppato un'incredibile capacità nello scrivere cazzate.. Gioca ai giochini elettronici dall'86 e ci scrive a riguardo dal 2006 o giù di lì.. Ma non fateglielo notare, che poi si monta la testa..

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