Giants Software punta in alto, ma inciampa su un terreno non perfettamente arato.
Quando si parla di simulazione agricola, è impossibile non pensare a Farming Simulator. Con la sua ultima incarnazione, Farming Simulator 25 (che potete acquistare da GameStop a questo link), Giants Software torna a mettere in campo – è proprio il caso di dirlo – tutto ciò che ha reso questa serie un punto di riferimento per gli appassionati e appassionate del settore e non solo. Da semplice curiosità per un pubblico di nicchia, la saga si è trasformata in un piccolo fenomeno di culto, capace di attirare giocatori da ogni angolo del mondo. Il suo fascino risiede nella capacità di offrire un’alternativa alla frenesia tipica del gaming moderno, portandoci in un contesto rurale fatto di calma, strategia e amore per la terra.
L’attenzione al dettaglio è sempre stato il fiore all’occhiello della serie: la riproduzione maniacale dei macchinari agricoli dei più prestigiosi marchi del settore è ormai una garanzia. Dai trattori John Deere alle mietitrebbie Claas, ogni veicolo è reso con una fedeltà che farebbe impallidire anche un vero agricoltore. Ma non è solo una questione di estetica: Farming Simulator è un viaggio nel cuore pulsante dell’agricoltura, un’esperienza che ti invita a prenderti cura della terra, pianificare le colture e affrontare le sfide che ogni stagione porta con sé.
Con questo nuovo capitolo, Giants Software promette di alzare ulteriormente l’asticella, introducendo tecnologie innovative, miglioramenti grafici e un’ampia gamma di nuove funzionalità. La domanda, però, rimane: riuscirà Farming Simulator 25 a raccogliere il testimone dei suoi predecessori e a portare avanti la tradizione con la stessa passione? Non ci resta che indossare i nostri stivali virtuali, salire sul trattore e scoprirlo insieme.
La cura e l’attenzione ai dettagli che Giants Software ha dedicato alla serie di Farming Simulator è diventata così riconoscibile e apprezzata da trasformarla in un vero fenomeno culturale, tanto che molti brand agricoli di prestigio sono disposti a pagare una fee pur di vedere i propri macchinari rappresentati nel gioco. Non è solo questione di marketing: queste collaborazioni hanno contribuito a rendere l’esperienza di gioco ancora più immersiva e realistica, con ogni nuovo capitolo che alza la posta in termini di fedeltà e autenticità.
Riuscirà Farming Simulator 25 a raccogliere il testimone dei suoi predecessori?
Ma lasciamo da parte il comparto tecnico per immergerci nel cuore narrativo di Farming Simulator 25 — per quanto si possa parlare di una vera e propria “narrazione”. Il gioco ci mette nei panni di un agricoltore o un’agricoltrice che eredita una vecchia fattoria dal nonno Walter, un punto di partenza semplice ma efficace per immergere il giocatore o la giocatrice nel mondo dell’agricoltura virtuale. Fin da subito, il gioco offre una libertà quasi totale, un aspetto che può essere sia affascinante che scoraggiante, soprattutto per i neofiti della serie. La quantità di opzioni disponibili — tra semina, raccolta, allevamento e commercio — può sopraffare chi non è abituato a questa formula di simulazione così densa.
Fortunatamente, alcuni personaggi non giocanti, come l’amichevole (ma pedante) Tom, offrono tutorial di base per aiutare i nuovi giocatori e giocatrici a orientarsi tra le mille possibilità della vita contadina. Tuttavia, se siete completamente nuovi alla serie, vi consiglio caldamente di fare un salto su YouTube: troverete guide dettagliate che vi spiegheranno come iniziare al meglio la vostra avventura agricola. È un piccolo investimento di tempo che ripagherà con ore di gioco più fluide e soddisfacenti. Fidatevi, mi ringrazierete più avanti, magari mentre vi godete il vostro primo raccolto virtuale.
In Farming Simulator 25, come sempre, la parola d’ordine è mettersi al lavoro. Con un mondo virtuale così vasto e pieno di possibilità, è fondamentale iniziare subito con il piede giusto, immergendosi nei meccanismi agricoli che rappresentano il cuore pulsante del gioco. Coltivare campi e allevare animali non è solo un’esperienza rilassante, ma anche una fonte di grande soddisfazione, grazie alla cura con cui ogni fase del processo è stata implementata. Dal raccogliere il raccolto al trasportarlo, passando per il collegamento e scollegamento degli strumenti e il sollevamento della mietitrebbia, ogni azione ha una sua specifica meccanica, contribuendo a una sensazione di autenticità che è ormai il marchio di fabbrica di Giants Software.
La quantità di opzioni disponibili può sopraffare chi non è abituato
Un plauso va proprio alla varietà di macchinari agricoli, ognuno dei quali non solo è incredibilmente dettagliato, ma regala anche un feeling unico al giocatore o alla giocatrice. Provare diverse attrezzature diventa quasi una forma di “ludopatia agricola”, spingendovi a collezionare e testare tutto ciò che il gioco ha da offrire. Tuttavia, anche con questo livello di dettaglio, il gameplay rischia di diventare ripetitivo nel lungo periodo, un problema attenuato dalla presenza di lavoratori gestiti dall’intelligenza artificiale. Questi aiutanti possono svolgere mansioni automatiche, alleggerendo il carico di lavoro manuale del giocatore o della giocatrice e rendendo meno gravoso il grinding.
Detto ciò, non si può ignorare una certa somiglianza strutturale con i capitoli precedenti. Per quanto la formula rimanga piacevole e collaudata, ci si sarebbe potuti aspettare un maggiore grado di innovazione, soprattutto considerando il tempo trascorso tra Farming Simulator 23 e questa nuova iterazione. Il risultato è un’esperienza che, pur solida e divertente, lascia il desiderio di qualcosa di più rivoluzionario.
Comunque sia, una delle caratteristiche più interessanti di Farming Simulator 25 è la gestione delle colture e delle stagioni. Ogni raccolto ha un periodo specifico di semina e raccolta che va rispettato rigorosamente: trascurare questi cicli rischia di trasformare un campo promettente in un disastro agricolo. Fidatevi, lo so bene: vedere un raccolto appassire a metà stagione è una lezione che non dimenticherete facilmente. Questa attenzione ai dettagli non si limita alle colture: l’allevamento, la silvicoltura, la calcinazione del terreno per migliorare i rendimenti e persino la gestione di contratti agricoli aggiungono profondità al gameplay.
Coltivare campi e allevare animali non è solo un’esperienza rilassante, ma anche una fonte di grande soddisfazione
I contratti, in particolare, offrono lavori diversificati che possono aiutare a rimpinguare le casse della fattoria. Tuttavia, il sistema di leasing delle attrezzature può risultare frustrante. Se non disponete del macchinario richiesto, potete noleggiarlo, ma il costo di questo servizio a volte sembra decisamente poco bilanciato. Questo sbilanciamento toglie un bel po’ di soddisfazione alla gestione finanziaria, che dovrebbe essere uno dei punti forti del gioco.
Passiamo adesso a uno dei punti critici di Farming Simulator 25, il quale riguarda l’ottimizzazione, un aspetto che continua a essere una spina nel fianco di Giants Software. Nonostante l’esperienza passata con le problematiche tecniche su Nintendo Switch, sembra che le lezioni non siano state apprese appieno. Anche su PC, impostando i dettagli su Very High con FOV aumentato e DLAA attivato, il gioco soffre di stuttering persistente e cali di frame notevoli, rendendo l’esperienza frustrante. Anche abbassando i dettagli a High e passando al tradizionale TAA, le prestazioni migliorano solo parzialmente, con ulteriori problemi come pop-in degli oggetti e fastidiosi sfarfallii che intaccano l’immersione.
Eppure, visivamente il gioco ha fatto un passo avanti rispetto ai suoi predecessori. I macchinari sono realizzati con una cura maniacale per i dettagli, e le animazioni (dei macchinari, non quelle dei personaggi) sono fluide e realistiche. Il paesaggio circostante, dai terreni coltivati alle foreste, è immersivo, con effetti atmosferici come nebbia e riflessi di luce che contribuiscono a creare un’autentica atmosfera agricola. Tuttavia, l’aspetto visivo non basta a redimere un’ottimizzazione totalmente insufficiente, soprattutto per chi spera in un’esperienza fluida e stabile.
L’ottimizzazione continua a essere una spina nel fianco di Giants Software
Il comparto audio, invece, è un trionfo. Dai ruggiti distinti dei macchinari agli effetti ambientali, come il cinguettio degli uccelli e il fruscio del vento tra i campi, il sonoro riesce a catturare perfettamente l’essenza della vita in campagna. Se c’è un gioco che vi farà sentire il fascino della sveglia all’alba e del respiro dell’aria fresca (magari con un accenno di odore di letame), è sicuramente questo. Purtroppo, questo richiamo bucolico è spesso interrotto dai problemi tecnici, che rimangono un’ombra indelebile su un titolo altrimenti promettente.
Conclusioni
Farming Simulator 25 si presenta come un gioco che, nonostante i suoi difetti, riesce ancora a trasmettere il fascino della vita contadina a tutti gli appassionati/e e neofiti del genere. Con un comparto audio che incanta e una resa visiva che fa un balzo avanti rispetto al passato, il titolo conferma l’amore di Giants Software per i dettagli e la fedeltà simulativa. Tuttavia, i problemi di ottimizzazione e una mancanza di innovazione sostanziale rischiano di alienare una parte del pubblico, specialmente chi cerca un’esperienza più fluida o rivoluzionaria.
Farming Simulator 25 è un trattore affidabile, ma con qualche cigolio meccanico di troppo. Se amate la vita nei campi e vi piacciono i motori, questo gioco fa per voi. Ma ricordate: anche il miglior raccolto può essere rovinato da un terreno non livellato.
Potete acquistare Farming Simulator 25 da GameStop a questo link.
Good
+Macchine agricole splendidamente ricostruite in pixel+Coltivare e allevare è estremamente rilassante+Comparto audio ben curatoBad
-Non è ottimizzato bene-Molto simile ai suoi predecessori
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