Far Cry 6: Naufragio tra i Mondi – Recensione

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La curiosità uccise il gatto, ma la soddisfazione lo riportò in vita.

Far Cry 6
Far Cry 6 lost between worlds naufragio trai i mondi cover

Far Cry 6 porta i giocatori nel cuore di una moderna rivoluzione nell’isola di Yara, un paradiso tropicale dove il tempo sembra essersi fermato. I giocatori potranno impersonare la versione maschile o femminile di Dani Rojas, un abitante locale di Yara che viene coinvolto nella rivoluzione contro Anton Castillo.

Data di Uscita:Genere:PEGI:Sviluppatore:Editore:

Il lavoro svolto da Ubisoft Toronto nel dare forma al progetto Far Cry 6 (acquistabile con questo link) è, al netto delle eventuali criticità, più che apprezzabile, avendo da una parte provato a dare vita al Far Cry più vasto e narrativamente impegnato di sempre, mentre con i contenuti aggiuntivi del Season Pass si provava a esplorare dinamiche e ritmi sensibilmente diversi da quella che è l’esperienza originale offerta dalla serie.

Per questo all’annuncio della versione Game Of The Year del gioco, con contestuale nuovo contenuto aggiuntivo, si è riacceso l’interesse per una produzione che tutto sommato sembrava aver esaurito quanto avesse da dire con la release dei tre capitoli dedicati ai celebri villain della serie. Queste esperienze concise, dal profumo roguelite, hanno puntato principalmente sul carisma dei personaggi, offrendo interessanti prospettive su figure ormai impresse nell’immaginario dei giocatori.

A più di un anno di distanza dal lancio del sesto capitolo, Ubisoft Toronto si rimette in gioco offrendo l’ultimo e definitivo contenuto aggiuntivo, da acquistare separatamente negli store digitali per 19,99€, che va a chiudere ufficialmente i lavori e rimanda al prossimo episodio. Far Cry 6: Naufragio tra i Mondi prova dare vita a una narrativa totalmente nuova, slegata da eventi dei titoli precedenti o del solo Far Cry 6, che tra lo spin-off e il what-if trasporta Dani in una storia Sci-fi costruita su mistero e meccaniche di gameplay originali.

Far Cry 6 Naufragio tra i mondi lost between worlds scenario

Far Cry 6: Naufragio tra i Mondi non offre certo una storia strepitosamente corposa e strutturata, e si accende anzi con un incipit estremamente classico quando nel bel mezzo dei Caraibi un misterioso meteorite si schianta in prossimità della spiaggia dove Dani, eroina della storia principale, era intenta a rilassarsi con una bella birra in mano. Superati in un istanti i dubbi in merito alla gradazione alcolica della bevanda, Dani si avvicina al luogo dell’impatto per scoprire di più, ma viene tradita dalla propria incontenibile curiosità quando a causa di un’incidente finisce intrappolata in una realtà frammentata e instabile, con la sola compagnia di Fai, l’intelligenza aliena atterrata con quella che non era un meteorite, bensì la sua “nave spaziale” (per semplificare).

L’idea del team è di proporre una struttura simile a un roguelite, seppur semplificata.

Lo scopo del giocatore è attraversare le fratture di questa Yara “soprannaturale” per recuperare 5 parti della nave di Fai, così da ripararla e ripristinare i sistemi che possano permettere alla forma di vita extraterrestre di tornare a casa e a Dani di ricominciare la sua lotta per la rivoluzione contro il tiranno. Anche con Naufragio tra i Mondi l’idea del team è di proporre una struttura simile a un roguelite, seppur semplificata, catapultando il giocatore in bizzarri livelli alla Inception da esplorare al fine di raggiungere le due uscite e continuare il cammino, di biforcazione in biforcazione, attraverso i 15 “rift” (le fratture, appunto) che compongono in toto l’avventura.

Far Cry 6 Naufragio tra i mondi lost between worlds albero frattali

Pur senza incorporare elementi del genere quali la generazione casuale delle aree di gioco o lo sviluppo dei potenziamenti di partita in partita, la progressione risulta comunque sufficientemente varia grazie all’originalità con cui le 15 fratture sono state costruite, tutte caratterizzate da una gimmick unica che non si va a ripetere nelle altre. Che si tratti di risolvere degli enigmi ambientali, muoversi al buio seguendo la musica o nuotare preservando la propria riserva di ossigeno, ogni livello offre una sfida diversa e incentiva l’esplorazione alla ricerca di segreti, scorciatoie e oggetti in grado di rendere più semplice avere a che fare con i nemici. Forse è mancato un po’ di coraggio nell’approfittare del contesto fantascientifico per offrire a Dani delle opzioni di traversal più intriganti o qualche potere extra, ma appoggiarsi alla struttura “realistica” di Far Cry 6 permette di concentrarsi sulla peculiarità delle singole prove.

Ogni livello offre una sfida diversa e incentiva l’esplorazione.

La presenza di una mappa delle fratture “ad albero” e i portali di differenti colori che conducono a diversi livelli, inizialmente trasmettono al giocatore una sensazione di smarrimento, di poco controllo sull’esito degli eventi, alle prese con la metabolizzazione delle strane regole di questo mondo, ma poi con l’esperienza e le susseguenti run diventa semplice scegliere il percorso dei 4 livelli da superare prima di giungere al quinto, che ospita la prova finale per ottenere uno dei 5 pezzi dell’astronave. A ostacolare il nostro cammino nelle fratture troviamo le shardface, creature cristalline costruite sulle figure di umani e di animali riconducibili ai nemici di Far Cry 6, caratterizzate da un colore che può essere rosso o blu. Il giocatore può, a piacimento, alternare le munizioni delle proprie armi in modo da colpire i nemici dello stesso colore e infliggere danno, cosa che non avviene quando il colore è l’opposto.

Su questa dualità, che a qualcuno potrebbe ricordare Ikaruga, si costruisce la vera sfida di Naufragio tra i Mondi, che organizza le sue ondate di nemici scombinandone i colori al punto che inevitabilmente, nel mezzo del fuoco incrociato, molti colpi possono non andare a segno, tra un cambio d’arma al volo, una ricarica troppo lunga e il cambio del colore non sufficientemente repentino. Presa confidenza con l’unicità dei nemici, non resta che diventare padrone delle fratture osservandone ogni dettaglio, identificando i punti di interesse (come le scorciatoie per le run successive) e imparando a gestire al meglio ogni arma che, randomicamente, viene messa a disposizione. Acquisito il metodo, sono i nemici a doversi preoccupare del giocatore, che può muoversi di livello in livello con la sicurezza di un predatore.

La breve storia autoconclusiva ha il respiro di un sogno.

Si può quindi optare per la ripetizione delle fratture che si ritiene più semplici, magari per una gimmick concessiva o perché si è imparato velocemente la planimetria e le scorciatoie, o per l’esplorazione di tutti i livelli, così da godersi ogni variazione di gameplay. L’importante è raccogliere i 5 pezzi dell’astronave e portarli a Fai, seguendo le simpatiche dinamiche di coppia che si innescano con Dani e che al tempo stesso scandiscono la trama e i suoi misteri. La breve storia autoconclusiva, che ha il respiro di un sogno per esecuzione e conseguenze sulla narrativa principale, offre comunque adeguato stimolo per affrontare le sfide proposte, sebbene la costruzione del crescendo (per scala e creatività) lasci presagire una parte finale più interessante di quella che viene offerta. Quantomeno, l’improvvisa impennata proposta dal livello di sfida è mirata a offrire come ricompensa l’equipaggiamento più potente di tutto Far Cry 6, che viene automaticamente trasportato nel save file della campagna principale.

Conclusioni

Far Cry 6: Naufragio tra i Mondi chiude il cerchio dell’esperienza del sesto capitolo con un pacchetto originale e intrigante, che mette in campo un immaginario a metà strada tra la realtà parallela e il viaggio nel sogno per offrire una manciata di ore di gioco divertenti e impegnative. La discreta fantasia nella realizzazione dei livelli e le dinamiche di respawn non troppo punitive confezionano un viaggio destinato a colpire, e a tratti sorprendere, nell’immediato, senza però garantire un tempo di gioco esteso – se non per chi volesse scoprire ogni dettaglio, anfratto e scorciatoia presenti.

Il gameplay solido di Far Cry 6 viene di volta in volta accelerato, rallentato e ribaltato, in una forma variegata ma sempre coerente, che nella sua struttura compatta offre una sfida imbastita sul brivido dell’imprevisto, caricando di adrenalina il giocatore che voglia provare a completare ogni livello alla prima battuta. La visione creativa spettacolare, che mostra come le potenzialità del Dunia engine possano brillare anche in contesti scenografici ricchi di neon ed effetti particellari, permette a Naufragio tra i Mondi di rimanere impresso nella mente anche dopo i titoli di coda, offrendo una adeguata conclusione alle avventure vissute nel mondo di Yara.

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Good

  • Scenario affascinante
  • Le fratture risultano varie e intriganti
  • Gameplay solido e divertente

Bad

  • Visto il contesto Sci-Fi, poteva essere più coraggioso
  • Durata dell'esperienza contenuta
8

Imperdibile

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