Evil Dead The Game – Recensione

ACQUISTA ORA

Siete pronti a darvela a gambe?

Evil Dead The Game – Recensione
Evil Dead The Game – Recensione

Era il 1981 quando nelle sale cinematografiche giunse The Evil Dead (all’esordio in Italia nel 1984 con il titolo La Casa). Un horror splatter, scritto e diretto da Sam Raimi, che negli anni è diventato un vero e proprio cult movie che ha visto espandere il proprio universo narrativo grazie a diversi sequel e, più recentemente, alla serie tv Ash vs Evil Dead. Se però a livello cinematografico siamo di fronte ad un prodotto che ha saputo affascinare milioni di fan in tutto il mondo, lo stesso non si può dire per le trasposizioni videoludiche della saga di Raimi che purtroppo non hanno mai saputo brillare.

Oggi però i ragazzi di Saber Interactive hanno provato a cambiare questo trend negativo pubblicando Evil Dead The Game (che potete acquistare da GameStop): saranno riusciti nella loro impresa?

Evil Dead The Game è un multiplayer asimmetrico PvPvE disponibile su Playstation 4, Playstation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch e PC, dove un gruppo di 4 sopravvissuti si trova a dover affrontare le forze del male in uno scontro a tutto campo all’interno di una mappa con diversi obiettivi da completare entro un tempo limite.
Già avviando il gioco per la prima volta è possibile notare come l’obiettivo dietro questo titolo è quello di creare un’esperienza capace di essere valida da un punto di vista videoludico, restando fedele all’opera cinematografica e dopo svariate ore di gioco (passate su Xbox Series X) la missione può dirsi pienamente compiuta.

Tutto inizia da un breve tutorial che ci introduce alle principali meccaniche di gioco. Come detto, i sopravvissuti dovranno completare una serie di obiettivi per poter vincere la partita e in particolare saranno chiamati a raccogliere tre pezzi di mappa che andranno a rivelare la posizione di due oggetti chiave: il Pugnale Kandariano e la pagina del Necronomicon. Questi, una volta recuperati, sbloccheranno l’obiettivo finale, ovvero sconfiggere gli Oscuri e difendere il libro che lasceranno cadere dalle ondate di mostri portando così a casa la vittoria. Per riuscire in questo obiettivo saranno necessari due fattori: lavoro di squadra e un buon equipaggiamento.

Parlando di squadra, la prima scelta importante è messa di fronte al giocatore ancor prima di entrare in mappa: la scelta dei personaggi. In Evil Dead The Game avremo 4 diverse classi: Il Leader, capace di potenziare le abilità degli alleati e di rallentare l’accumulo di paura; il Guerriero che potrà contare su un boost dei danni nei combattimenti corpo a corpo; il Cacciatore che avrà più stamina e slot extra per gli strumenti ed infine il Supporto che potrà dare man forte alla squadra con abilità in grado di curare o abbassare i livelli di paura. Ovviamente ognuna di queste classi è rappresentata dai diversi personaggi del mondo di Evil Dead, da Ash Williams fino a Kelly Maxwell passando per Enrico il Rosso.

Entrati in partita la prima cosa da fare è raggrupparsi con il resto del team e iniziare a esplorare case, stazioni di servizio e ogni luogo di interesse alla ricerca dell’equipaggiamento migliore possibile. Ogni personaggio potrà portare con se un’arma per il corpo a corpo e una da fuoco, divise per diversi livelli di rarità (Comune, Raro, Epico e Leggendario). A questi si aggiungono altri oggetti come le Shemp’s Cola che permetteranno di curarsi, amuleti per aumentare la resistenza al nemico e infine i fiammiferi.

I fiammiferi si collegano a una delle meccaniche più interessanti del titolo di casa Saber Interactive. Quando un sopravvissuto resterà per troppo tempo da solo al buio vedrà crescere il proprio livello di paura rappresentato da una barra sotto quella della vita. Quando questo arriverà al massimo porterà a delle spiacevoli conseguenze: in primis verrà rivelata la posizione del giocatore al Demone Kandariano che guida le forze del male e soprattutto lo renderà vulnerabile alle possessioni. Infatti quando un giocatore sarà terrorizzato potrà essere posseduto dal Demone che prenderà pieno possesso del personaggio e potrà scagliarsi contro i suoi stessi alleati che saranno costretti a colpirlo per riportarlo alla normalità. Nei momenti più concitati una possessione può cambiare le sorti della partita e per evitare che ciò avvenga i survivor dovranno abbassare il loro livello di paura accendendo fuochi e lanterne sparsi in giro per la mappa con i fiammiferi e restare vicino alla luce per qualche secondo fino a che la barra della paura non si sarà svuotata.

Le possessioni sono uno degli aspetti più interessanti di Evil Dead The Game

A livello di gameplay dunque la fazione dei sopravvissuti è decisamente divertente e ben strutturata. I combattimenti sono dinamici anche se un pò sbilanciati verso le armi corpo a corpo che risultano più efficaci, più divertenti da usare e senza il problema delle munizioni di cui spesso vi troverete a corto. La meccanica della paura, unita agli obiettivi da completare in mappa portano il giocatore a dover pianificare bene le proprie mosse insieme alla squadra perché agire in modo troppo avventato porterà quasi certamente al game over.

Dall’altra parte abbiamo il Demone Kandariano il cui obiettivo è quello di ostacolare i piani dei sopravvissuti mettendoli tutti KO o bloccandoli fino allo scadere del tempo. Quando si sceglie questa fazione si è chiamati a scegliere uno tra tre diversi archetipi di mostri: Signore della Guerra, Burattinaio e Necromante, ognuno con abilità e caratteristiche diverse, oltre che con un diverso boss peculiare. Rispettivamente Henrietta, Eligos e Ash Malvagio, tutti e tre presi direttamente dall’universo narrativo di Evil Dead. Una volta fatta questa scelta ed essere entrati in game ci si rende subito conto di quanto il gameplay cambi radicalmente rispetto alla fazione dei sopravvissuti.

Non siamo in presenza di una creatura mostruosa singola e fisica (come avviene con i killer su Dead By Daylight o Friday 13th), ma anzi vestiremo i panni di una entità invisibile che potrà muoversi a gran velocità per la mappa e attivare trappole, far spawnare nemici e addirittura impossessarsi di alberi, automobili e giocatori. Ovviamente tutte queste attività avranno un costo espresso in energia demoniaca e perciò dovranno essere ben dosate altrimenti si rischia di trovarsi senza risorse e lasciare campo libero ai survivor. La strategia migliore è dunque quella di raccogliere risorse all’inizio e individuare la posizione del team avversario facendo attenzione ai rumori emessi ad esempio dai veicoli, oppure alla crescita dei livelli di paura. A questo punto si potrà iniziare a braccarli dando il via all’attivazione di trappole e allo spawn di nemici come i boss che potranno esser controllati direttamente dal giocatore.

Visti tutti questi elementi il gameplay come Demone Kandariano sembrerebbe avere tutte le carte in regola per essere profondo e stimolante, ma in realtà già dopo qualche partita ci si rende conto che, se pur interessante, giocare questa fazione non è appagante quanto lo è la controparte che risulta sicuramente più profonda e sfaccettata. Inoltre va detto che durante le nostre partite su Evil Dead The Game abbiamo notato qualche sbilanciamento nel gameplay che rende molto complicato riuscire a portare a casa la vittoria se si gioca nel “team dei cattivi”.

L’esperienza proposta da Saber Interactive funziona soprattutto se presa a piccole dosi

Analizzando il multiplayer nel suo complesso possiamo dire che l’esperienza proposta da Saber Interactive funziona soprattutto se presa a piccole dosi: le partite sono divertenti e se giocate in compagnia di un gruppo di amici possono regalare sessioni di gioco davvero appaganti. Le perplessità emergono però sul lungo periodo visto che i match tendono ad assomigliarsi dato che gli obiettivi sono sempre gli stessi sia dal lato dei sopravvissuti che del Demone Kandariano, perciò diventerà cruciale il supporto post lancio che dovrà essere capace di regalare nuovi stimoli ai giocatori per evitare che possano stancarsi di Evil Dead The Game prima del tempo.

In aggiunta al multiplayer, che resta il core dell’esperienza di Evil Dead The Game, è stata inserita anche una modalità singleplayer chiamata “Missioni”, dove i giocatori potranno rivivere alcuni scenari dei film vestendo i panni di Ash. Questa però è indubbiamente la parte più deludente del titolo sia a livello di longevità che di qualità dei contenuti. Infatti tutti gli episodi saranno completabili in appena un paio d’ore e soprattutto sono molto scarni a livello contenutistico: non avremo cinematic ma solo delle scene statiche con una breve spiegazione della situazione e il gameplay sarà molto lineare con obiettivi banali e spesso ripetitivi.

A completare il pacchetto di contenuti del titolo abbiamo un “doppio albero delle abilità”, uno generale e uno contestuale ai match che giocheremo. Per quanto riguarda quello generale questo sarà coltivabile grazie ai punti guadagnati partita dopo partita e sarà diverso per ogni personaggio, così da poter personalizzare l’approccio con ognuno di essi adattandolo alle nostre esigenze. Mentre invece in ogni partita, sia come Demone che come sopravvissuto, potremo livellare un secondo albero delle abilità che si resetterà all’inizio di ogni match e dove potremo aumentare parametri che cambieranno a seconda della fazione scelta.

A livello tecnico il gioco di Saber Interactive si presenta con una veste grafica di tutto rispetto con i personaggi di entrambe le fazioni dettagliatissimi ed ambienti di gioco lugubri capaci di rievocare le stesse sensazioni dei film di Sam Raimi. Anche le animazioni sono tutto sommato soddisfacenti e verranno condite da fiumi di sangue che renderanno ancor più marcata quell’atmosfera splatter tipica del mondo di Evil Dead. Peccato per la telecamera che nei combattimenti in spazi stretti mostra qualche limite e tende a “incastrarsi” nelle pareti rendendo difficile capire la situazione e soprattutto da dove arrivano gli attacchi nemici.

Anche sotto il profilo server Evil Dead The Game si è rivelato convincente. Da segnalare un matchmaking un pò più lento se si gioca nei panni del Demone Kandariano e qualche match isolato dove i nemici tendevano a teletrasportarsi in giro, ma tutto sommato l’infrastruttura online permette di godersi a pieno l’esperienza di gioco costruita dai ragazzi di Saber Interactive che può contare anche sul fattore crossplay che in titoli di questo genere è sempre gradito.

Conclusioni

Evil Dead the Game è un titolo che riesce nell’obiettivo che si pone: divertire i fan ricreando le atmosfere viste nei film di Sam Raimi.
Il comparto tecnico e la dovizia di particolari sono un grande incentivo per i fan che potranno godere di un gioco solido anche dal punto di vista del gameplay che, pad alla mano, risulta essere dinamico e appagante soprattutto dal punto di vista dei sopravvissuti. Il rischio ripetitività però è dietro l’angolo se si considerano gli obiettivi sempre uguali a se stessi e una possibilità di variare l’approccio al match molto limitata.

Preparati ad affrontare le forze del male e acquista Evil Dead The Game da GameStop.

Good

  • Fedele all'opera di Sam Raimi
  • Immediato e divertente
  • Gameplay da survivor ben strutturato

Bad

  • Singleplayer deludente
  • Alla lunga ripetitivo
7

Niente male

Lost Password