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Epic Mickey 2 – La Recensione

Dopo circa sette mesi dall’uscita del capitolo in questione sulle Home Console ecco finalmente approdare su PSVita il progetto di Junction Point. Il pennello di Topolino e il coraggio di Oswald avranno la capacità di guidarci nel divertimento targato Disney attraverso le loro mille avventure? Andiamo a vedere nel dettaglio come risulta questo cartone animato giocabile sulla piccola di casa Sony.

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Lo ameranno: gli appassionati all’universo Disney e coloro per cui la grafica è tutto
Lo odieranno: coloro che cercano un gameplay avvincente prima di una grafica curata
E’ simile a: Epic Mickey  e a Ratchet & Clank (ma senza il suo vasto gameplay)

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Titolo: Epic Mickey 2 – L’avventura di Topolino e Oswald
Piattaforma: PSVita / Xbox 360 / PS3 / Wii U / Wii
Genere: Platform
Sviluppatore: Junction Point / Porting a cura di Blitz Games
Publisher: Disney
Giocatori: 1 – 2 (ad hoc)
Online: Assente
Lingua : Italiano (Testi e Parlato)

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Topolino corri! C’è bisogno di te! Sì, ma perchè?

Rifiutolandia è nuovamente in pericolo. Stavolta per colpa di macchine e robot malefici. Lo Scienziato Pazzo, che ci aveva fatto da nemico nel primo episodio, sembra essersi redento ed interviene in difesa dei cartoni dimenticati. Oswald, rapito dalla rinnovata figura dello Scienziato si butta in trincea, ma dall’universo dei cartoni non sono convinti che quello strano gruppo di mezzi eroi ce la possa davvero fare. C’è bisogno di un eroe vero e Topolino è l’unico che può riuscire nell’impresa di salvare ancora una volta Rifiutolandia.

Il capitolo per le console da salotto non aveva riscosso il successo sperato qualche mese addietro, e come se non bastasse, il team di sviluppo, causa le poche vendite, ha dovuto cedere il passo e chiudere bottega. Il porting, operato da Blitz Games, ricalca comunque le succitate versioi: vedremo così i nostri Topolino ed Oswald esplorare gli stessi scenari ed affrontare gli stessi nemici e i medesimi enigmi risolvibili attraverso il sapiente uso di pittura e solvente. La novità più importante di questo secondo episodio è senza dubbio l’introduzione di Oswald quale compagno fedele della nostra avventura. Inoltre, su PSVita, si può sfruttare il touchscreen per indirizzare la gittata del nostro pennello. Attenzione però, perchè entrambe queste due peculiari funzioni purtroppo non sono ben implementate. Se da una parte il problema dell’IA di Oswald a dir poco imbarazzante sembra essere condiviso con le versioni delle console fisse, dall’altra si riscontra un problema legato all’interattività touch della portatile Sony: un problema di non poco conto, se si pensa che oltre a risultare scomoda la scelta di solvente e pittura tramie touch, sembra anche difficile poter riuscire a gestire bene la gittata, dal momento che il nostro dito andrà molte volte a coprire per intero la scena che stiamo giocando. Ben presto opteremo per l’utilizzo dei più comodi tasti L (solvente) e R (pittura), pur non essendo precisi ed istantanei come il getto touch (direzionando il tutto con l’analogico di destra).

Oswald con il suo telecomando elettronico ci aiuterà a sbloccare varie situazioni durante l’avventura

 

In ogni caso, si sottolinea come non sia sicuramente questo ad inficiare il pur ottimo lavoro di porting effettuato su Vita. Anzi…per il sottoscritto, che attendeva un videogame con protagonista Topolino su una portatile dai tempi del Game Gear (Castle of Illusion, anno domini 1991…un altro pianeta, ndr), e che aveva scartato l’opzione 3DS per attendere di godere del design dello schermo OLED di Vita, sarebbe potuto essere tranquillamente un problema sorvolabile quello delle funzionalità del pennello mal gestite: l’approccio è stato quindi entusiastico sin dal primo inserimento della cartuccia, e tutto si presenta come si vorrebbe che si presentasse. Uno spettacolo per le pupille che scintilla anche in modo migliore per l’accentuazione delle cromatiche rispetto alla versione delle fisse. Il doppiaggio in italiano con le voci originali dei cartoni animati che tutti conosciamo è perfetto, il suono è ben gestito, le citazioni alla storia dell’universo Disney che ci ha coccolato negli anni non mancano…però…il gioco dov’è?

Dopo pochi minuti già ci ritroveremo a chiederci se quello che stiamo facendo è giusto ai fini del gioco e, soprattutto, se la direzione intrapresa corrisponde a quella che dovevamo intraprendere. Diciamo che sin dall’inizio non saremo propriamente guidati in nessuno degli aspetti del gameplay che innegabilmente, a conti fatti, latita. Saremo, però, altresì sommersi dai collezionabili. Sembra che il team di Warren Spector si sia divertito a spargerne in grosse quantità in ogni angolo del software. Scopriremo in un secondo momento l’utilità degli stessi (che in alcuni casi è puramente trascurabile) quando ormai ne avremo tralasciati a vagonate e quindi dovremo tornare sui nostri passi per raccoglierli. In più gli enigmi a cui dovremo spesso far fronte per riuscire a saltare nella nuova zona di gioco oppure sbloccare una nuova area non sono molto intuitivi e spesso ci sarà bisogno di una mano da parte del nostro compare Oswald. Sperate di giocare in cooperativa con un Oswald umano perchè in single player il problema della IA, di cui sopra, provocherà notevoli grattacapi.

Dai su, è un gioco pensato per un pubblico giovanissimo!

Questo è, forse, un altro dei problemi di questo gioco. Non è assolutamente pensato per i più piccoli. Anzi, probabilmente il bambino medio lo abbandonerebbe dopo qualche ora di scarso divertimento e frustrazione nel concepirne la confusa trama. Per star dietro ad Epic Mickey 2 la perseveranza è d’obbligo. Personalmente, dopo una buona serie di ore di gioco, il pensiero è stato “…ora vedrai che il gioco parte e diventa una bomba”, quello che sarebbe potuto essere per la qualità di design del prodotto. Invece no. Non parte mai. Giusto degli intermezzi platform 2D donano qualche secondo di divertimento classico, poi si ripiomba nel baratro. E più si procede nel gioco, più questo germe di occasione perduta si instilla nella nostra mente fino a far marcire anche quell’ultima punta di entusiasmo che di solito ci fa accendere il dispositivo per giocare.

Inoltre, dobbiamo purtroppo segnalare bruschi rallentamenti durante la partita. Sintomo che la conversione su PSVita che abbiamo provato, pur uscendo posticipata di diversi mesi rispetto alle versioni già critiche delle home console, non ha usufruito di nessuna miglioria. Nè nel caso di correzione dei cali di frame nè nel fix della telecamera che talvolta può creare svarioni durante il procedere in game.

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 In conclusione…

L’occasione è definitivamente andata perduta. Già le versioni per le nostre macchine da salotto ci avevano portato a scontrarci con un gameplay mal gestito che in alcuni casi pare troppo cervellotico ed in altri sembra perdersi in un bicchiere d’acqua. Chi sperava, come il sottoscritto, che l’ambiente portable (a mio parere ideale per i platform) potesse giovare al titolo in questione, purtroppo deve fare marcia indietro. Sì, il design è accattivante, la grafica è la migliore vista su qualsiasi portatile e il protagonista, Topolino, è una vera testa di serie nel panorama mondiale. Manca però il gioco in termini di divertimento, un elemento fondamentale all’interno di un videogame. A malincuore dobbiamo dire che Epic Mickey 2 (almeno per la versione da noi provata) non raggiunge la sufficienza. Il punto a favore riguarda il prezzo, in quanto venduto ad una cifra più che accessibile: acquistatelo se volete giocarlo in compagnia in modalità ad hoc. Forse in quel caso qualche buona ora ve la farà passare. Altrimenti acquistatelo se siete proprio dei fan sfegatati del Topo e non resistete a portarvi dietro le sue avventure in quel di Rifiutolandia.