EA vittima degli hacker, ma non ha nessuna intenzione di pagare il riscatto

Le minacce sono poco efficaci...

EA hacker

Il mese scorso un gruppo di hacker si è infiltrato nei server EA, riuscendo a portarsi a casa il codice sorgente di FIFA 21, oltre a parte del developer kit del Frostbite Engine, per un totale di 780 GB di dati.

Come spesso accade in questi casi, gli hacker hanno contattato il publisher (dopo aver chiesto a Vice di fare da tramite) per chiedere un riscatto… ma sono stati bellamente ignorati. In tutta risposta, il gruppo ha rilasciato una piccola parte dei dati raccolti pubblicamente, minacciando di continuare in caso EA non si decida a pagare.

Da parte sua, la compagnia sembra assolutamente tranquilla:

Per il momento, crediamo che i file rilasciati non contengano dati che possano destare preoccupazioni per la privacy dei giocatori, e non abbiamo motivo di credere che ci sia alcun rischio materiale per i nostri giochi, il nostro business o i nostri giocatori.

Continuiamo a lavorare con le forze dell’ordine federali come parte dell’indagine penale in corso.

Insomma è altamente improbabile che questi hacker vedranno qualche soldo, del resto EA non ha grandi competitori nel suo settore e non è facile intimidirla con simili mezzi. Almeno ci hanno strappato un sorriso. Fateci sapere che pensate di questa storia sul nostro gruppo Facebook.

Ricordiamo che il publisher terrà presto un evento EA Play (il 22 luglio alle 19.00), al quale saranno presenti sia FIFA 22 che Battlefield 2042… oltre a giochi non ancora annunciati.


Cresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.

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