Alla ricerca del giro perfetto
Arriviamo a EA Sports F1 25 cauti cauti, passo dopo passo, ben consapevoli delle difficoltà dello scorso anno: problemi tecnici, qualche problema di giocabilità e livello di simulazione inferiore alle aspettative. Fortunatamente le criticità della scorsa edizione sono state risolte celermente, con patch e fix che hanno rialzato subito l’asticella della qualità. A questo giro, invece, come è andata?
Partiamo con un presupposto cruciale: l’anno è il 2025, e finalmente anche in casa Codemasters hanno metabolizzato la cosa, lasciandosi alle spalle la Old Gen e concentrandosi unicamente sulla Current Gen. EA Sports F1 25 è infatti disponibile unicamente su PlayStation 5, Series X e PC (oltre che da gamelife e GameStop a questo link), cosa che ha permesso l’introduzione di alcune sensibili migliorie.

Questo capitolo della saga risulta particolarmente speciale per una serie importante di coincidenze. Oltre alla solida base tecnica alla quale siamo oramai quasi abituati (anche se non è mai giusto darla per scontata), quest’anno i contenuti di gioco sono particolarmente arricchiti dal terzo (e finale?) capitolo di Braking Point, e la collaborazione con F1 The Movie, film con Brad Pitt e Damson Idris in uscita a giugno.
Quest’ultima si presenta come una modalità nella quale rivivere i momenti migliori del film, anche se alcuni di questi attualmente sono bloccati poiché il film ancora non è uscito. Al momento possiamo goderci una breve missione di anteprima che fa da perfetto trailer all’opera cinematografica, lasciando il resto a quando sarà disponibile. Una trovata più che gradita, che restituisce una simpatica sinergia con il gioco in particolare perché i due “piloti” possono essere usati come icone in ogni modalità.

Parallelamente Braking Point 3 continua farci sognare. Iniziato nell’oramai lontano 2021, ci immerge in una piacevole carriera narrativa opzionale molto intrigante. La storia e le dinamiche che si vanno a creare sono più che plausibili, e questo terzo anno viene data più libertà al giocatore nella scelta di chi gestire come pilota. Guardandoci alle spalle, è un peccato che questa sotto-saga sia stata spalmata in 3 titoli e 5 anni, ma tutto sommato ne è valsa la pena, specie per la sua conclusione. L’augurio è che in futuro Braking Point possa sì raccontare nuove storie, ma con maggiore costanza: non solo per gli anni dispari.



Al centro del contenuto di gioco ovviamente non può non esserci la modalità My Team (carriera), rivista in una sorprendente versione 2.0, nella quale è possibile trovarsi a capo di un team di F1 e gestirlo più approfonditamente che mai. A differenza degli scorsi anni, e per rendere la cosa più verosimile, il ruolo di Team Principal è più approfondito, e separato dal pilota.
La storia e le dinamiche che si vanno a creare sono più che plausibili, e questo terzo anno viene data più libertà al giocatore nella scelta di chi gestire come pilota
Sono presenti mansioni più dettagliate (per niente noiose per i giocatori che vogliono concentrarsi solo sul guidare) e le decisioni prese sono più impattanti rispetto al passato, cruciali per ottenere risultati maggiori. Ovviamente, finite le scartoffie, sarà sempre possibile scendere in macchina e dare il meglio di sé in pista: si potrà scegliere per ogni gara un pilota da controllare tra i due messi sotto contratto.

Tra le novità introdotte da EA Sports F1 25 a livello di possibilità del giocatore è davvero interessante la già accennata integrazione di elementi “esterni” come possono essere le Driver Icons o i team speciali (Konnersport di Braking Point o APXGP tratto da F1 The Movie), cosa che permette di rimescolare le carte in tavola e cambiare gli equilibri. Non solo infatti potremo avere altri partecipanti oltre quelli ufficiali, ma anche assistere a un mercato che riporta in pista vecchie glorie del passato come Ayrton Senna.
Scendiamo quindi in pista, tenendo presente come riferimento l’esperienza di chi si troverà a impugnare un pad e non un volante, e guardiamo gli aspetti più “vivi” del gameplay: il livello di simulazione è più alto che mai (bene, visto quanto avvenuto lo scorso anno), il feedback è migliorato sensibilmente e ogni pista offre un’esperienza coerente con la corrispettiva del mondo reale. Volendo fare un esempio plateale, è meglio evitare i cordoli di Silverstone, notoriamente alti e critici in determinate curve: in game la simulazione è riportata pressoché 1 a 1, e affrontare i cordoli in leggerezza è più punitivo rispetto allo scorso capitolo.

Questa fedeltà di simulazione particolarmente alta in cinque tracciati: Bahrain, Miami, Melbourne, Suzuka e la nostra amata Imola. Il motore grafico EGO viene sfruttato al massimo da EA Sports F1 25 grazie alla tecnologia LIDAR, che ci dona un livello di fedeltà visiva e soprattutto di tracciato altissima.
Il motore grafico EGO viene sfruttato al massimo
Ogni singolo centimetro di questi percorsi è stato riportato con fedeltà meticolosa grazie ai dati raccolti durante le rispettive gare di F1, e il risultato è sbalorditivo. In game la differenza con gli altri circuiti si sente eccome, quasi a creare uno stacco tra piste di serie A e di serie B, quindi ci auguriamo che nel futuro della saga il processo di miglioramento e adeguamento alle nuove tecnologie continui e coinvolga sempre più tracciati.

Nel complesso di un’esperienza fedele, attenta e sicuramente migliorativa, troviamo una piccola grande criticità nel gameplay via gamepad. Se da una parte il livello di simulazione inizia ad avvicinarsi ai colossi del genere (sebbene la loro estrema specificità li renda ancora distanti), dall’altra vediamo come la gestione della vettura risulti particolarmente difficoltosa quando affrontata senza determinati aiuti e agevolazioni. La macchina in alcune occasioni dà l’impressione di essere fin troppo nervosa rispetto alle medesime condizioni degli anni scorsi, e la sensazione è che si stia prendendo atto che gli appassionati sono sempre più disposti a comprare un volante per godersi i titoli racing e che quella sia l’esperienza da perseguire e supportare al meglio.
il livello di simulazione inizia ad avvicinarsi ai colossi del genere
Infine un piccolo appunto al mancato aggiornamento di alcuni elementi di gioco, ormai ricorrenti in diversi capitoli. Squadra che vince non si cambia, ed è giusto così, ma forse qualche piccolo intervento non guasterebbe. Lo stile dell’HUD nei menù, e il mood generale di EA Sports F1 25 offrono un feel forse un po’ troppo familiare e a cui quindi manca un il brio della novità. Sarebbe interessante quindi se in futuri si potesse perseguire un rinnovo stilistico o quantomeno grafico. Allo stato attuale, comunque, la user experience funziona e va bene così.
Conclusioni
EA Sports F1 25 si riafferma come una delle saghe di riferimento per il motorsport in generale, proponendo un’esperienza in grado di coccolare il pubblico amante della F1 e al tempo stesso introducendo novità e feature che faranno felici anche i giocatori occasionali. Di certo se siete tra coloro che mettono la sveglia alle 5 di domenica mattina per seguire la prima gara di campionato in diretta da Melbourne, la simulazione di casa Codemasters è ancora il gioco che fa per voi, al netto della sua natura di titolo a metà strada tra gioco fruibile da gamepad ed esperienza da vivere volante alla mano .
Il passaggio al nuovo sviluppo su current gen, lasciandosi alle spalle la passata generazione, ci offre un pacchetto in continuo miglioramento che potrebbe dare l’impressione di un grosso aggiornamento di F1 24, rivisto e maggiormente curato nei dettagli. Per questo non vanno trascurate le grosse innovazioni tecniche e gli elementi di corredo, che mostrano come la direzione presa dal team di sviluppo sia quella giusta. Un ottimo primo “nuovo” passo dunque, sperando che nel futuro della saga vedremo implementare un numero sempre maggiore di migliorie come l’eccezionale tecnologia LIDAR per i tracciati.
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Good
+Braking Point torna più avvincente che mai+Gradita l'aggiunta della modalità F1 Movie+I nuovi tracciati migliorati grazie alla tecnologia LIDAR sono esteticamente perfettiBad
-Feedback con pad alla mano leggermente peggiorato rispetto all'anno scorso
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