E3 2014 – Monster Hunter 4 Ultimate – Hands On

E3 2014 – Monster Hunter 4 Ultimate – Hands On

Los Angeles – Dopo aver speso ore ed ore della mia esistenza su Monster Hunter Tri, ed aver saltato a piè pari Monster Hunter 3 Ultimate per ragioni oltremodo ovvie, il cacciatore che c’è in me non vedeva l’ora di provare la nuova iterazione del popolare brand di Capcom, Monster Hunter 4 Ultimate, che trova su 3DS la sua forma migliore grazie ad alcune entusiasmanti novità.

La prova, come al solito davvero breve, ci ha permesso di prendere confidenza con il rinnovato sistema di controllo, che già in 3 Ultimate faceva uso del touch screen inferiore per prendere di mira i mostri più grandi e per spostare la telecamera con il semplice spostamento del dito. Una volta fatto ciò, dei brevi tutorial (già ottimamente tradotti in inglese) ci hanno illustrato le principali novità in merito al gameplay. Nella nostra caccia al Gran Jaggi, abbiamo potuto utilizzare la famigerata Insect Staff, che al pari dell’Ascia Cangiante del Tri permette un doppio utilizzo in combattimento: nella prima forma la si usa quasi come una katana, veloce ma poco utile in difesa, mentre nella seconda forma è possibile lanciare l’insetto contenuto al suo interno per ricevere manforte e distrarre il mostro di turno. Nuova arma, nuove strategie. Tutto regolare, finché non si scopre che tutto l’impianto di gioco è stato rinnovato per permettere nuove soluzioni anche con le armi che già da qualche anno ci accompagnano nelle scorribande a caccia di mostri.


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È infatti possibile, grazie ad elementi dello scenario sopraelevati, correre e lanciarsi all’attacco tramite la pressione del tasto X contro il mostro per effettuare un attacco in volo. Se effettuato correttamente, partirà un’animazione ed il nostro cacciatore inizierà a cavalcare il mostro (funziona solo con quelli grandi) per effettuare attacchi in serie tramite i tasti X ed Y. Troppo facile, direte, ed infatti a complicare le cose ci pensa una barra posta in basso, che mostra i danni da noi effettuati e la reazione furibonda del mostro. Quando quest’ultimo reagisce cercando di darci dei forti scossoni per farci cadere, è necessario prendersi una pausa prima di ritornare all’attacco. In caso contrario cadremo dal dorso del mostro e riceveremo dei danni. Una meccanica che pare estremamente importante, vista la nuova struttura delle ambientazioni di gioco.

A differenza dei precedenti capitoli infatti, Monster Hunter 4 Ultimate rinuncia alle ambientazioni sottomarine, ma offre una nuova serie di soluzioni in quanto a struttura e ampiezza delle zone di caccia. Se prima ogni area era una semplice arena con una o più deformazioni, qui gli sviluppatori si sono semplicemente superati. Le nuove aree sono vaste e si sviluppano spesso in verticale e su più livelli sopraelevati, il tutto per permettere alle nuove meccaniche di gameplay di essere parte integrante della strategia del giocatore. Non solo, anche i mostri possono utilizzare gli elementi dello scenario per darvi del filo da torcere. Avete mai visto un Tigrex arrampicarsi sui grovigli per attaccarvi? No, certo che non l’avete mai visto. Fidatevi, resterete sorpresi dalle possibilità offerte dal nuovo design messo in piedi da Capcom. 

La mia prova si è conclusa vittoriosa, con gli altri tre compagni d’armi entusiasti del gioco di squadra che si era creato. In questo senso è vitale il supporto al multigiocatore online, che anche su portatile potrà donare all’esperienza una nuova profondità, non sperimentabile nella sola modalità in singolo.


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Monster Hunter 4 Ultimate ci ha impressionati sia per gameplay che per impianto tecnico, che da vicino riesce a suo modo ad impressionare, soprattutto se si pensa che il 3DS non è di certo la console più performante nel mercato. La quantità di novità e di contenuti proposti in questo nuovo capitolo renderanno felici anche i cacciatori più esigenti, che da fin troppo tempo attendono un capitolo nuovo nel vero senso della parola. Promosso? È ancora tutto da vedere, ma il biglietto da visita consegnatoci da Capcom ha senza dubbio catturato il nostro interesse.   

Mi piacciono i videogiochi e mi piace scrivere, perché non unire le due cose? So anche imitare Topolino e Joe Bastianich, ma non mi pagano per farlo.

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