E3 2014 – Batman: Arkham Knight – Anteprima

E3 2014 – Batman: Arkham Knight – Anteprima

Los Angeles – Volenti o nolenti, le riproposizioni videoludiche di grandi storie e personaggi provenienti da altri pianeti dell’intrattenimento non hanno mai convinto pienamente, con tie-in raffazzonati, deadline sempre troppo vicine alle date di uscita del rispettivo film, e protagonisti tanto carismatici su carta, quanto spenti e piatti in versione poligonale. L’ingrediente segreto per un successo assicurato, ormai l’abbiamo capito, è al sicuro da qualche parte negli uffici di Rocksteady, team londinese e misconosciuto fino a qualche anno fa (all’epoca aveva un solo gioco all’attivo), che ha saputo donare nuovamente dignità ad operazioni che, altrove, sono solo riuscite a suscitare l’odio e il disprezzo di giocatori e di appassionati dell’opera originale. Con il loro Batman: Arkham Asylum, inserirono il Cavaliere Oscuro in un brutale titolo, composto da un sapiente mix di combattimenti che han fatto storia, brillanti enigmi, personaggi carismatici e una trama che attinge con libertà,  ma anche profondo rispetto, alla vasta mitologia che avvolge l’Uomo Pipistrello. Dopo un secondo atto che è riuscito a confermare e migliorare esponenzialmente quanto di buono era stato fatto con il capostipite, e un prequel decisamente meno ispirato (ma sviluppato altrove, ci teniamo a precisarlo), Rocksteady è attesa ancora una volta al varco: da una parte c’è una trilogia (ufficiale) da chiudere col botto, un’impresa necessaria a renderla memorabile, e dall’altra c’è il debutto su console di nuova generazione, sulle quali l’abile team potrà dar sfogo alla sua strabordante creatività.

Gli ultimi trailer ci hanno lasciato a bocca aperta, ma siamo entrati nel booth di Warner Bros Interactive con tante aspettative, e il terrore che il titolo possa trovarsi sulla buona strada per non rispettarle. Peccato sia bastato poco, pochissimo per ricrederci, e spazzar via ben più di un dubbio.

Batman Arkham Knight Galley 2

La demo di gioco (unicamente) mostrataci qui ad L.A. inizia davanti all’ACE Chemicals, dove conducono le tracce lasciate da Scarecrow. Pioggia battente, aria frizzante, e puff, un missile sparato dall’Arkham Knight, alter ego ancor più tecnologico (e a suo dire, più eroico) del nostro Cavaliere Oscuro, distrugge il ponte che gli avrebbe garantito l’accesso alla struttura. L’occasione giusta per saggiare le potenzialità della Batmobile, la mirabolante autovettura che da semplice mezzo di trasporto, si rivelerà essere una vera e propria appendice dell’Uomo Pipistrello stesso. Nel corso della sequenza l’abbiamo infatti vista tirare il protagonista fuori dai guai in più di un’occasione, garantendogli una via per proseguire, ma anche una per fuggire, prima permettendogli di superare il ponte distrutto, poi scorrazzando all’interno della struttura (è presto per esprimersi sulla fisica della guida, ma mi è sembrata un po’ legnosa – ndr), ed infine fungendo da diversivo per una situazione che definire “spinosa” è dire poco. Tramite un abile stratagemma, Batman si ritrova intrappolato in una gabbia di vetro, con un plotone di scagnozzi armati fino ai denti davanti a sé,pronti a massacrarlo senza troppi se e troppi ma: fortunatamente in lontananza si nota la futuristica sagoma dell’incredibile veicolo, che tramite controllo remoto, spara un missile indirizzato alle spalle del manipolo di nemici, che distratti, si ritrovano ben presto sopraffatti dal prodigio tecnologico a quattro ruote e dalla brutale potenza del Cavaliere Oscuro. Il sistema di combattimento, già perfetto di suo, non cambia coreograficamente di una virgola, con l’ormai classico scchema di colpi, schivate e contrattacchi ampiamente esplorato nel corso della serie, con novità incentrate maggiormente sui nuovi gadget (che vedremo in futuro) o su mosse come il Fear Takedown, col quale massacrare fino a tre nemici colti di sorpresa (grazie ai soliti condotti sotterranei), o la possibilità di scaraventare gli avversari l’uno contro l’altro e far fuori due piccioni con una sola fava: speravo in qualche trovata più originale, ma il disponibilissimo Lead Animator di Rocksteady Zafer Colan, al quale ho chiesto se ci fossero novità sostanziali inerenti il combat system, mi ha assicurato che c’è ancora molto da vedere.

Batman Arkham Knight Galley 4

Riguardo la Batmobile, il vederla in azione è stato davvero entusiasmante, in particolare in Battle Mode: tra schivate e un ampio arsenale, composto da Vulcan, mitragliatrice e lancia missili, uno degli assetti a disposizione del giocatore (è presente anche il Pursuit Mode) promette davvero tonnellate di piombo e divertimento, ma non solo: Batman potrà infatti raggiungere più velocemente i propri obiettivi sia orizzontalmente, scorrazzando per le strade di una Gotham cinque volte più grande che in passato, ma anche verticalmente, grazie ad un poderoso slancio garantito dal veicolo in fase di eiezione (con un’agilità che si confà ai più grandi eroi anche in fase di ingresso). E tranquilli, anche l’occhio avrà la sua parte, non solo per lo splendido design del veicolo stesso, ma per l’intero motore di gioco, in grado di regalare già da ora un numero pazzesco di dettagli, tra la suddetta pioggia battente pronta a lasciare umidità ovunque, incluso il mantello svolazzante del Cavaliere Oscuro, pezzi di muro brutalmente staccati dalla struttura d’origine, e un colpo d’occhio dell’intera città/teatro degli scontri, ancora una volta specchio del male da essa inghiottito, e che in essa pullula, si riproduce e permane a suo perfetto agio. Incalzando il buon Zafer, ho chiesto il perché di una brusca virata verso la sola next-gen: una scelta assolutamente coraggiosa, e che denota, per i meno maliziosi, un profondo desiderio per spingere la propria visione oltre i limiti già ampiamente raggiunti e conosciuti, come da lui stesso confessato, e dalle sue parole è evidente che una nuova Gotham così vasta (a suo dire, cinque volte più grande di quella di Arkham City), così brulicante, e così “verticale”, fatta di irti palazzi e strutture pronte a nascondere segreti e possenti nemici da stanare.

Batman Arkham Knight - 3

La vera novità insomma, sembra essere proprio la Batmobile, che promette di donare al gameplay una dimensione tutta nuova, tra una città più grande ed esplorabile (anche su quattro ruote) che in passato, modalità di combattimento su veicoli (e con una distruttibilità degli ambienti appena accennata, ma che potrebbe regalare grandi soddisfazioni) in grado di aumentare esponenzialmente il tasso di brutalità già ampiamente ai suoi massimi storici nella serie Arkham, e brillanti trovate, grazie ai comandi in remoto, con le quali diversificare un combat system condito da nuovi elementi, ma con una struttura ben solida e forse sin troppo conosciuta, ad esempio distraendo nutriti gruppi di nemici, che grazie al mirabolante veicolo e alle nuove implementazioni ludiche, saranno, si spera, meno frustranti da affrontare. E il multiplayer? Sin dai primi annunci, il team non sembrava molto propenso… ma il Lead Animator ci ha lasciato con un “staremo a vedere”. E noi aspetteremo.

Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.

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