Digimon World: Next Order -Recensione

Bentornati a Digiworld!

Digimon World: Next Order -Recensione
Digimon World: Next Order -Recensione
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Ben 20 anni fa, nella terra del Sol Levante, nacquero i primi “Digital Monsters” conosciuti comunemente dai più con il nome di “Digimon”

Non tutti però sanno che i primi Digimon furono ispirati dal dilagante fenomeno dei Tamagotchi: le piccole creature digitali vivevano infatti in simpatici portachiavi elettronici e, attraverso questi, i loro proprietari se ne prendevano cura per tutto il ciclo vitale del mostriciattolo. Diversamente dai Tamagotchi però, c’era la possibilità di farli lottare fra loro e di veder evolvere il proprio Digimon in tante forme diverse, una formula vincente che li portò presto a spopolare fra un pubblico di tutte le età.
In Italia il fenomeno Digimon si diffuse invece grazie alla serie animata, sebbene il brand fu messo un po’ in ombra dal successo di Pokémon, Digiworld ed i suoi abitanti trovarono comunque spazio nel cuore di una fetta di fan ben nutrita. Grazie al successo dell’anime, arrivarono così in occidente anche alcuni videogiochi dedicati ai simpatici mostriciattoli digitali ma, la serie, videoludicamente parlando, ha sofferto di una incredibile discontinuità poiché la maggior parte dei titoli prodotti sono stati lasciati in Giappone.

Negli ultimi anni però qualcosa si è smosso grazie alle tante petizioni da parte dei fan a Bandai Namco, la quale ha ricominciato a dare fiducia alla serie, riportandola nei nostri lidi. Dopo aver localizzato Digimon Story: Cyber Sleuth ottenendo un discreto successo, una nuova avventura è arrivata sui nostri scaffali, siete pronti a tornare a Digiworld con Digimon World: Next Order?

Alzi la mano chi non hai mai ritrovato dei preziosi cimeli della propria infanzia mettendo in ordine la cameretta. Nei panni del prestante Takuto o della bella Shiki, saremo noi a scegliere il sesso del protagonista, il prezioso ritrovamento è niente poco di meno che un Digivice risalente ai nostalgici tempi delle elementari. La curiosità di testare se il dispositivo sia ancora funzionante è forte, il Digivice è effettivamente come nuovo e così operante che illuminandosi ci teletrasporta a Digiworld nel vivo di una lotta contro un potentissimo Machinedramon.

In questa situazione disperata e confusa, WarGreymon e MetalGarurumon, i nostri fidati compagni d’infanzia, corrono a salvarci affrontando coraggiosamente il pericolo e vincendo la lotta, sebbene a costo delle proprie vite. Non c’è tempo però per piangere il loro nobile sacrificio poiché, fortunatamente, veniamo immediatamente teletrasportati a Floatia, una piccola città piena di Digimon, dove il saggio Jijimon ci spiega che le creature digitali possono rinascere ed, a riprova di ciò, ci consegna le Digiuova dei nostri amici Digimon.
Jijimon ci racconta anche che la situazione nel mondo digitale non è delle migliori, gli avvistamenti dei Machinedramon sono all’ordine del giorno e nessuno riesce a fermare il loro potere distruttivo. Sarà quindi nostro compito indagare sulla vicenda e scoprire come mai siamo stati teletrasportati a Digiworld dove, fra i tanti incontri, troveremo anche altri digiprescelti come la dolce Luche, il combattivo Kouta e tanti altri personaggi umani e non con cui interagire.

L’esplorazione del coloratissimo e vario digimondo è uno dei punti forti di Digimon World: Next Order. In compagnia, per la prima volta in un titolo Digimon World, di ben due Digimon compagni, potremo avventurarci in tante diverse ambientazioni tridimensionali e rivivere le atmosfere dell’anime. Graficamente non si può urlare al miracolo, ma all’occhio i modelli poligonali dei Digimon e le ambientazioni sono molto gradevoli e ben realizzati.

Girovagare per Digiworld può però essere un po’ pericoloso, in giro ci sono infatti tanti Digimon pronti a combattere, possiamo cercare di evitarli ma non sempre è possibile, soprattutto quando iniziano ad inseguirci. Eliminati così gli scontri casuali dei precedenti Digimon World, sulla mappa possiamo vedere in tempo reale dove sono i nemici e decidere se buttarci a capofitto in una lotta o optare per un approccio stealth aggirando il pericolo. In caso volessimo combattere, una volta sfiorato il nemico, la visuale rimane in terza persona ed i nostri Digimon dotati di una IA artificiale propria, iniziano a colpire l’avversario, il tutto in tempo reale. In un’arena circolare, i Digimon si sfidano tirando fuori i loro colpi migliori e noi nel ruolo di domatori possiamo aiutarli e guidarli verso la vittoria in diversi modi.

Una delle prime cose base che impareremo è quella riguardante l’utilizzo dell’autorità, i Digimon non obbediscono agli ordini se non ne abbiamo abbastanza. Come facciamo però a farci rispettare dai nostri amici digitali? Niente di più semplice, ogni pochi secondi, un’icona a forma di megafono situata in alto a sinistra si illumina, quando è in tale stato basta semplicemente premere il pulsante X per accumulare i preziosi punti autorità. Con abbastanza autorità e PM disponibili, possiamo così impartire ordini di attacco, richiedere di usare i propri punti vita PF per power up momentanei e così via, tutte azioni decisive che potrebbero portare alla vittoria o alla sconfitta.
Attenzione però, impartendo i comandi dobbiamo fare attenzione che i nostri Digimon siano vicini al nemico se vogliamo colpirli poiché l’IA non è impostata per far avvicinare automaticamente i nostri mostriciattoli ai loro target, dovremo quindi attendere pazientemente che si avvicinino da soli.
Fortunatamente a colmare questo fastidioso difetto c’è almeno la possibilità di impostare, senza utilizzare l’autorità, diverse strategie come quella riguardante l’uso o la conservazione dei PM usati per le mosse, a seconda dell’approccio che vogliamo usare. Infine, un domatore può anche lanciare oggetti per potenziare le statistiche o guarire i propri Digimon da status alterati e ferite.

Chi non ha mai sognato guardando il cartone animato di diventare un domatore di Digimon? La serie Digimon World realizza tale desiderio.

Durante le battaglie quindi non ci si annoia proprio mai essendoci così tanti fattori da controllare e azioni disponibili, se poi ci sentiamo temerari, impostando la difficoltà su normale i combattimenti diventano ancora più impegnativi poiché in realtà, Digimon World: Next Order ha dei picchi di difficoltà inaspettati anche a livello intermedio.
Combattendo non sono solo i Digimon a crescere e potenziarsi, ma anche il nostro avatar, il quale guadagna preziosi punti domatore da spendere ad esempio per aumentare il parco comandi o incrementare il numero degli oggetti che possiamo conservare nello zaino e così via, le opzioni sono le più svariate.
Crescere un Digimon è invece una questione molto più complessa ed elaborata. La vita di un mostro digitale passa per diversi stadi e trasformazioni, due stesse identiche creature possono trasformarsi in altrettante forme totalmente diverse fra loro, semplicemente variando i parametri delle loro statistiche, che sono di fatto numerosissime.
Certi Digimon hanno bisogno di pesare in un determinato modo e di essere felici in un altro, altri devono raggiungere una determinata saggezza per digievolvere in quella determinata forma, potremmo continuare per ore ad elencare i vari effetti che le statistiche possono avere sulla trasformazione dei nostri amici.
Digimon World: Next Order complica ancora più le cose lasciandoci all’oscuro o quasi su quali parametri vanno soddisfatti per far raggiungere una determinata forma a un nostro Digimon, senza una guida sarà così difficile controllare le digievoluzioni che otterremo.

A rendere ancora più ardua l’impresa c’è anche il ciclo vitale dei Digimon, i quali possono sopravvivere anche solo per una settimana di vita, un tempo che è scandito dall’orologio interno del gioco dove una giornata dura circa 20 minuti del nostro tempo reale. Come detto in precedenza però, i Digimon non temono la morte poiché rinascono e, in alcuni casi, mantengono anche alcuni parametri delle statistiche più alti rispetto al passato.

Se riuscire ad ottenere i propri Digimon preferiti calcolando tutti i parametri da raggiungere prima che la creatura spiri richiede quasi una laurea in digimonologia, l’aspetto Tamagotchi è invece molto più semplice.
Come nei passati Digimon World, i mostriciattoli hanno dei bisogni primari che sono proprio come i nostri, un Digimon ha infatti bisogno di mangiare, dormire e di andare addirittura in bagno. Sebbene sia un aspetto che rimanda alle origini da cui è nata la serie, dover ad esempio interrompere un allenamento o l’esplorazione per far usare i servizi igienici al proprio Digimon rovina parzialmente la continuità del gameplay, l’idea di dover preoccuparsi che i propri compagni non se la facciano addosso non è proprio esaltante.
Tale discorso vale anche per il cibo ed il sonno, mangiare determinati cibi serve per potenziare alcune statistiche, il sonno per alleviare la fatica ma dover ogni 10 minuti mettere in pausa il gioco e preoccuparsi continuamente di soddisfare i bisogni del proprio Digimon alla lunga è stancante. Digimon World: Next Order però non ci assegna solamente la responsabilità di crescere i Digimon, in questo capitolo dovremo addirittura gestire un’intera città.

In Digimon World: Next Order sono presenti ben 217 Digimon, niente male!

Uno degli aspetti più divertenti del gioco è proprio lo sviluppo della città di Floatia, inizialmente è solo un piccolo villaggio ma esplorando il digimondo e riportando a casa i vari Digimon che ci assegneranno delle sub-quest, la città crescerà in maniera esponenziale diventando una metropoli. Oltre a ritrovare gli abitanti di Floatia, uno dei nostri compiti è anche quello di recuperare i materiali necessari per costruire gli edifici, elementi che si trovano nei punti raccolta sparsi fuori dalla città. Sviluppare Floatia significa poter disporre di strutture migliori per allenare i propri Digimon oppure di avere un maggior numero di carne gratuita per sfamarli, rendere la metropoli sempre più ricca e bella va tutto a nostro vantaggio. Fra le tante strutture che troveremo c’è anche il colosseo, l’unico posto che cerca vagamente di colmare la mancanza di una funzione che permetta di sfidare gli altri giocatori in combattimento, non contando il minigioco online con le sfide fra Tamagotchi che, per quanto simpatiche, non rappresentano un vero PvP.

Fra esplorazioni e combattimenti, ad accompagnare l’esperienza di gioco c’è l’ottima colonna sonora. A riprova di ciò, la canzone dell’introduzione “Accentier” è cantata dalla talentuosa Eir Aoi famosa per le opening di Kill la Kill, Sword Art Online II e altre importanti serie anime. Mentre l’intera OST è stata composta da Yamada Kouji e Ishii Yuko, il primo compositore, in particolare, è un veterano nella creazione dei brani utilizzati nei giochi della serie Digimon e Gundam.
Grazie a queste eccellenze, le musiche che accompagnano il gioco si adattano a tutte le situazioni e non diventano mai noiose all’ascolto, senza dimenticare, infine, il pregevole doppiaggio che corona il tutto, sia quello giapponese che quello inglese sono di buona fattura.

 

Conclusioni

Digimon World: Next Order è una delle più belle avventure videoludiche mai dedicate a tema Digimon se non la migliore in assoluto.

Il titolo riesce a fondere in un mix quasi perfetto gli elementi che hanno reso così tanto amata e famosa la serie. Giocare a Digimon World: Next Order significa ritrovare le magiche atmosfere dell’anime in Digiworld e nei suoi abitanti ma, allo stesso tempo, non dimenticando le radici della serie grazie alle numerose citazioni ai Tamagotchi che non casualmente sono l’oggetto con cui i protagonisti arrivano nel digimondo.Sebbene con qualche piccolo difetto di gameplay, per cui si può tranquillamente chiudere un occhio, il nuovo Digimon World è quindi promosso a pieni voti ed estremamente consigliato a tutti gli appassionati dei simpaticissimi mostri digitali.

Good

  • La trama ed i personaggi riescono ad essere intriganti il giusto
  • Un mondo coloratissimo e divertente da esplorare
  • Ottima localizzazione italiana
  • I modelli poligonali dei Digimon sono ricchi di dettagli e ben animati...

Bad

  • ...sebbene molti dei modelli sono stati riciclati ricolorandoli
  • L’intelligenza artificiale nei combattimenti a volte lascia un po’ a desiderare
  • Il sistema di crescita ed evoluzione dei Digimon non è molto intuitivo
  • Soddisfare i bisogni dei Digimon alla lunga è stancante
8.2

Imperdibile

Insistere per avere un Game Boy nel lontano 1998 è stata una delle migliori idee che abbia mai avuto, da allora non si è più allontana dal mondo videoludico. Più allenatrice di Pokémon che studentessa, quando il dovere la chiama studia giapponese, in realtà il secondo fine è capire la trama dei suoi JRPG preferiti.

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