Diablo Immortal: Continuano le controversie per le microtransazioni insieme al rinvio in Cina

I giocatori non sono affatto contenti.

Diablo Immortal rinvio in Cina

Mancano pochi giorni al primo mese di Diablo Immortal sul mercato ed i giocatori si stanno iniziando a sentire derubati dal sistema di progressione del personaggio nel gioco. Come ogni free-to-play, purtroppo, ci si aspetta delle microtransazioni per evitare di passare ore ed ore per il grinding di oggetti e altri elementi.

Nonostante sia un modello di gioco molto antipatico ai giocatori, esistono alcune microtransazioni accettabili. Esse purtroppo non sono presenti in Diablo Immortal, portando i giocatori a sperperare interi stipendi per dei miseri potenziamenti.

A dimostrare la cosa è proprio uno streamer, Quin69. Durante una sua live sul gioco, lo streamer ha speso ben 15.000 dollari per ottenere una gemma rara. Suddette gemme permettono di potenziare il personaggio e se ne possono equipaggiare ben 6. La gemma ritrovata aveva una valutazione massima di 5 stelle ed era etichettata come un potenziamento di end-game.

Quin69, subito dopo averla ottenuta e aver recuperato uno screenshot, ha immediatamente distrutto l’oggetto, il personaggio e persino cancellato il gioco dal suo PC per protesta. Le motivazioni dietro il suo comportamento sono dovute alla natura delle microtransazioni. Lo streamer, così come tanti altri giocatori, non riesce a credere che oggetti così rari debbano essere ottenuti solamente tramite legendary crest, invece di essere acquistati direttamente.

Diablo Immortal 5 star gem

Data la mole di dollari spesi per ottenere una singola gemma rara, sembra davvero assurdo che questi oggetti abbiano un drop rate così tanto basso. Inoltre, a tre giorni dal lancio in Cina, Blizzard ha deciso di rimandare il titolo per via di “alcune rifiniture, ottimizzazioni e incremento di device supportati“.

Dato che non si spiega come mai la compagnia abbia deciso di rinviare il titolo a pochi giorni dal lancio, i giocatori hanno iniziato a pensare al peggio. Secondo Daniel Ahmad, analista di Niko Partner, il rinvio è stato deciso a causa di quanto riportato dall’account Weibo ufficiale.

Da quanto scoperto sul social cinese, Diablo Immortal è stato bannato per violazioni di leggi e regolamenti correlati. Il titolo non è arrivato neanche in Olanda ed in Belgio per via del sistema di lootbox e si pensa che anche ciò sia correlato al rinvio in Cina, nonostante non sia vietato pubblicare giochi del genere.

Fate sapere se anche voi state giocando a Diablo Immortal su PC o su mobile. Raccontate sul nostro gruppo Facebook se state riscontrando problemi con le microtransazioni. Nel caso ve lo siate perso, date un’occhiata al nuovo video del gameplay dell’ultima classe di Diablo IV, il necromante.


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