Blizzard è di nuovo al centro dell’attenzione. Questa volta perché la software house non ha inserito i traduttori all’interno dei riconoscimenti di Diablo 2 Resurrected. Il mondo “internettiano” è piano di video dov’è possibile vedere che la traduzione ha una serie di errori, anche per quanto riguarda la lingua inglese. A causa di questa cosa, spesso i traduttori non vengono inseriti nell’enorme lista finale, i riconoscimenti. Ma Blizzard è stata criticata per averlo fatto in Diablo 2 Resurrected.
La critica, ovviamente, è partita da alcuni traduttori, nello specifico dal profilo Twitter di Gameloc Gathering, un gruppo di localizzatori e traduttori del mondo videoludico. Da un certo punto di vista può sembrare un’accusa insolita, ma dato che stiamo parlando di un titolo con un budget alto alle spalle, è strano che non ci siano i dovuti riconoscimenti ai traduttori. Nel caso specifico di Diablo 2 Resurrected, il problema, secondo Gameloc Gathering, sta nel fatto che queste figure importantissime siano solo una lista di aziende, mentre i doppiatori abbiano il loro nome e cognome all’interno dei riconoscimenti. Una cosa abbastanza classica nel mondo del gaming, ma che sta lentamente scomparendo.
Once again, freelance translators are not mentioned in the credits of an AAA game. Unlike voice actors, who are fully credited (as they should!), linguists are hidden behind the names of companies. #translatorinthecredits #Diablo2Resurrected #Diablo2 pic.twitter.com/hahD6mdRgg
— Gameloc Gathering (@GamelocG) September 23, 2021
Ma com’è nata la traduzione del titolo? Blizzard ha contattato queste aziende che sono specializzate in traduzione, poi sono state quest’ultime a fare dei contratti a freelancer, che sono coloro che eseguono effettivamente il lavoro. Ovviamente, questa pratica mette in condizioni le software house di inserire nei titoli di coda l’azienda e non il traduttore.
Eppure questo è un problema: nel Washington Post di maggio, che ha trattato l’argomento dei riconoscimenti nei videogiochi, possiamo notare come l’esclusione dall’enorme listone può rendere difficile a quella persona provare che effettivamente si ha lavorato a un determinato gioco. In parole povere: niente riconoscimento, niente prossimo lavoro.
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