Darksiders Genesis – Anteprima Lucca C&G 2019

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Darksiders Genesis – Anteprima Lucca C&G 2019
Darksiders Genesis anteprima
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THQ Nordic, dopo un non troppo felice terzo capitolo di Darksiders, ha deciso di cambiare completamente marcia per il prossimo titolo della serie: Darksiders Genesis. Una mossa interessante, che ha catapultato War e Strife in un hack ‘n’ slash isometrico con una forte componente RPG.

Noi abbiamo avuto modo di provarlo a Lucca Comics & Games, all’Ex Cavallerizza trasformata da AK Informatica nell’Esport Palace. Qui, in mezzo a diverse aree di intrattenimento si trova l’area Shop di AK, con 3 postazioni AkRig Gaming Edition sulle quali è possibile provare il gioco.

Per i più geek, queste sono le componenti:

  • CPU: Intel i9 9900k
  • RAM: ADATA XPG Spectrix D60G 8gb x 2
  • SSD: ADATA XPG Spectrix D40G 512Gb
  • Scheda Madre: MSI Z390 Tomahawk
  • Scheda Video: MSI RTX 2080 Aero
  • Dissipatore a liquido: ADATA XPG Levante
  • CASE: ADATA XPG Battlecruiser
  • Alimentatore: ADATA XPG Core Reactor

Potete ammirare le postazioni, complete di periferiche ADATA XPG, nell’immagine qui sotto. Noi da brave persone orribili abbiamo ignorato mouse e tastiera in favore del controller Xbox One, ma questa è un’altra storia.

La demo vede War e Strife vagare per la dimora di Mammon, uno dei demoni a cui Lucifero ha accordato nuovi poteri in seguito allo sterminio dei Nephilim, nel tentativo di carpire informazioni sui piani del Principe delle Tenebre. Ad accoglierli però non ci sarà solo il Demon Lord, ma anche un numero parecchio alto dei suoi seguaci: fortuna che i due Cavalieri dell’Apocalisse sono spaventosamente forti.

Darksiders Genesis mette a nostra disposizione due personaggi che sono l’esatto opposto l’uno dell’altro: War, con il suo spadone a due mani è capace di devastanti attacchi melee, ognuno dei quali può essere caricato per causare maggiori danni; Strife invece è dotato di due enormi pistole, Mercy e Redemption, provviste di vari tipi di proiettili, che gli permettono di eliminare i nemici dalla distanza. I giocatori possono decidere di cambiare da un fratello all’altro in qualsiasi momento, così da poter utilizzare approcci diversi in diverse situazioni.

Trattandosi di un hack ‘n’ slash non sono previste combo complicate, piuttosto il lato importante sono le abilità: come abbiamo detto Strife è provvisto di vari tipi di proiettili, mentre War è dotato oltre dello spadone di una Vorpal Blade che può essere infusa di diverse proprietà elementali. Queste armi possono essere potenziate da abilità passive, che permettono ad esempio al “raggio di calore” di Strife di attraversare i nemici e colpirne più alla volta.

In generale i minion, com’è giusto che sia, non si rivelano impegnativi: sono messi lì appositamente per farmare le anime e i core necessari a potenziare i personaggi (e divertirsi a vedere le varie animazioni con le quali è possibile finirli brutalmente alla semplice pressione del tasto B). I boss e mini-boss invece sono tutta un’altra storia. Con loro sarà necessario fare attenzione al pattern di attacchi e capire quali sono i momenti giusti per attaccare e quelli in cui stare a distanza.

La cosa più bella di andare in giro a falcidiare poveri minion è che dopo un certo numero di colpi andati a segno sia War che Strife entrano in uno stato “risvegliato” in cui tutte le loro abilità sono migliorate: sono più veloci, fanno più danni e sono il doppio più spaventosi. War si trasforma infatti in un vero e proprio demone distruttore, mentre Strife diventa una sottospecie di mitragliatrice: date retta, è meglio non essere nei dintorni quando si arrabbiano.

Un piccolo punto di demerito va però al platforming. La visuale isometrica non rende semplice il calcolo delle distanze e può capitare di finire nel baratro per aver sbagliato quello che sembrava un semplice salto (ali a supporto o meno). Tantissimi tesori andranno probabilmente persi a causa della difficoltà di notare alcuni passaggi per colpa della telecamera, fortunatamente una volta completato un livello sarà possibile rigiocarlo con i tesori mancanti segnati sulla mappa.

Darksiders Genesis è un cambio di passo che potrebbe giovare alla serie. Il genere hack ‘n’ slash è più semplice, più immediato e anche meno costoso di altri: il prezzo infatti si attesta sui 30,98 € per PC e 40,98 € su PS4, Xbox One e Switch.

War e Strife sono entrambi divertenti da usare in modi completamente diversi: le armi che hanno a disposizione possono sembrare poche, ma le possibilità di personalizzazione sono parecchio numerose. Inoltre il fatto che i punti abilità possono essere ridistribuiti in ogni momento li rende ancora più flessibili e lascia spazio alla sperimentazione.

L’aspetto è quello che ci si aspetta da un gioco del genere, niente super-realismo, ma piuttosto una grafica semplice, pulita e che funziona nel suo contesto. Se gli sviluppatori sapranno tenere alta la diversità di boss e dungeon a livello di design, potremo trovarci davanti ad un buon Darksiders, che soddisfi i fan della serie con una buona storia e un gameplay divertente.


Cresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.

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