Il kolossal di CD Projekt RED arriva sulla nuova console Nintendo in una versione sorprendentemente solida
Con l’arrivo di Nintendo Switch 2, la grande N ha alzato l’asticella in termini di ambizione e potenza hardware. E quale modo migliore per testarne le capacità se non con un titolo che, al lancio, ha fatto tremare intere GPU e scatenato un dibattito globale sul concetto stesso di “gioco completo”? Cyberpunk 2077, il mastodontico open-world sci-fi di CD Projekt RED, approda sulla console Nintendo in una versione che definire colossale è dire poco: quasi 60 GB di spazio richiesto per l’installazione del gioco base, che arrivano a oltre 62 GB se si scarica anche il doppiaggio italiano, disponibile gratuitamente dallo shop Nintendo (lo potete trovare da gamelife e GameStop in negozio oppure a questo link)
Non è un porting da prendere alla leggera, né un semplice downgrade da PC: quello che CD Projekt ha realizzato è un vero e proprio miracolo ingegneristico, reso possibile anche grazie alla nuova architettura hardware di Switch 2, e probabilmente coadiuvato da tecnologie come il DLSS 3.5 (che vedremo se e come entra in gioco). Night City vive, pulsa e brilla anche in versione portatile, e lo fa con un’ottimizzazione che ci ha lasciati sinceramente colpiti, pur con i dovuti compromessi. La domanda, però, rimane: è davvero il modo giusto per vivere Cyberpunk 2077 nel 2025? Allacciatevi il giubbotto antiproiettile, caricate la pistola smart e accendete lo il vostro cyberdeck: è il momento di scendere nelle strade di Night City, Choom.



Prima ancora di tuffarci negli aspetti tecnici di questo ambizioso porting, vale la pena soffermarsi su un elemento che dimostra come CD Projekt RED abbia voluto fare qualcosa di più rispetto al semplice “portare” il gioco sulla nuova console Nintendo. Infatti, Cyberpunk 2077: Ultimate Edition su Switch 2 introduce alcune novità esclusive dal punto di vista dei controlli, pensate per sfruttare le caratteristiche peculiari dell’hardware Nintendo. La prima, e forse più significativa, è l’integrazione dei controlli giroscopici: si tratta di una feature che permette di mirare inclinando i Joy-Con 2 o l’intera console in modalità portatile, regalando un feeling più naturale e preciso, soprattutto con armi a lunga gittata. È una scelta che evidenzia l’intenzione di offrire un’esperienza più immersiva e reattiva, avvicinando questa versione alla sensazione che si può avere su PC con mouse e tastiera.
Quello che CD Projekt ha realizzato è un vero e proprio miracolo ingegneristico
C’è anche il supporto ai Joy-Con 2 come “modalità mouse”, che consente un controllo più diretto e simile all’uso di un puntatore, sebbene in questo caso la limitazione tecnica del frame rate — che oscilla tra i 25 e i 30 FPS — renda questa modalità più una curiosità che un game changer. Ma la novità più bizzarra (e affascinante) è senza dubbio la modalità chiamata “Motion Patterns”, disponibile solo se si gioca con i due Joy-Con 2 staccati e senza grip. In questa configurazione è possibile non solo mirare, ma anche eseguire gesti specifici per ricaricare, usare oggetti curativi e altre azioni di gioco, il tutto attraverso movimenti del corpo. È una trovata che, pur rimanendo più un divertissement che una vera alternativa al pad tradizionale, sorprende per la buona reattività e per l’attenzione al dettaglio dimostrata dagli sviluppatori. Certo, è facile trovarsi a sprecare risorse o proiettili con un colpo di tosse o uno starnuto improvviso, ma in fondo è anche questo il bello delle esperienze un po’ fuori dagli schemi.



Diciamolo chiaramente, senza girarci troppo intorno: Cyberpunk 2077 su Nintendo Switch 2 è il primo vero banco di prova della nuova console, e ne esce sorprendentemente bene. Non solo il titolo gira meglio qui che su Steam Deck, ma mostra anche quanto margine di potenza abbia ancora da offrire la macchina di Nintendo. Si tratta di un porting imponente, ambizioso e tecnicamente straordinario, che riesce a far girare una delle esperienze open-world più dense e graficamente complesse degli ultimi anni con una fluidità che, francamente, pochi si aspettavano.
Cyberpunk 2077 su Nintendo Switch 2 è il primo vero banco di prova della nuova console
Il gioco propone due modalità grafiche ben distinte: Qualità, che punta a una fedeltà visiva più alta e si attesta sui 30fps, e Performance, che invece arriva fino a un insolito ma efficace target di 40fps. Entrambe le modalità sono disponibili anche in modalità portatile, ma la modalità Performance in docked funziona solo su display che supportano i 120Hz, poiché 40 non è un multiplo di 60Hz — una limitazione tecnica che non impatta comunque la maggior parte dell’esperienza.
La cosa davvero sorprendente è quanto bene funzioni il gioco in modalità handheld: la console Switch 2 dispone di uno schermo con supporto al VRR (Variable Refresh Rate) e una qualità visiva tale da rendere l’esperienza non solo piacevole, ma a tratti davvero incredibile. È difficile credere che si stia giocando a Cyberpunk 2077 su un dispositivo portatile, soprattutto con una fluidità stabile e una resa visiva così nitida.



Dal punto di vista tecnico, in modalità Qualità docked, si raggiunge una risoluzione 1080p con DLSS di NVIDIA attivo, partendo da una base variabile tra 720p e 635p, mentre in modalità Performance docked il gioco resta a 1080p sempre con DLSS, ma con una base di 635p/540p e un frame-rate bloccato a 40fps.
La cosa interessante, però, è che Switch 2 mantiene performance coerenti anche in portatile, dove la potenza è inevitabilmente ridotta ma la resa rimane più che solida: nella modalità Qualità handheld, l’upscaling lavora su una base di 635p/504p, mentre in Performance portatile si parte da 540p/480p. Nonostante queste risoluzioni basse, il DLSS riesce a mascherare efficacemente i compromessi, offrendo un’immagine sorprendentemente pulita sul display più piccolo della console.
In più, la presenza della cross-progression con altre versioni del gioco — inclusa quella PC — rende questa edizione una delle migliori versioni mobili di un tripla A esistente sul mercato. Un modo perfetto per proseguire la propria avventura in Night City ovunque ci si trovi, senza sacrificare troppo in termini di qualità. In sintesi: Switch 2 si prende una bella rivincita nel mondo del gaming ad alte prestazioni, e Cyberpunk 2077 è uno dei suoi trofei più brillanti.



Parlando dei contenuti, Cyberpunk 2077: Ultimate Edition su Nintendo Switch 2 arriva a noi con ben cinque anni di distanza dall’uscita originale su PC e console old-gen. Un ritardo che, in questo caso, si è rivelato quasi una benedizione: nel frattempo il gioco è stato letteralmente smontato e ricostruito da CD Projekt RED, con una valanga di aggiornamenti, patch correttive e modifiche strutturali che hanno migliorato in modo drastico l’esperienza generale. Quello che troviamo oggi non è lo stesso gioco del 2020, ma una versione solida, rifinita e molto più vicina alla visione originale degli sviluppatori. L’interfaccia è più leggibile, il sistema di guida è stato rifinito, l’intelligenza artificiale è stata migliorata e persino i combattimenti, corpo a corpo o a distanza, sono diventati più soddisfacenti.
L’esperienza definitiva a Night City in versione portatile
Un altro grosso punto a favore è la presenza, già inclusa nel pacchetto, dell’espansione Phantom Liberty, che da sola giustificherebbe un secondo giro a Night City. Ambientata nel distretto isolato di Dogtown, questa nuova avventura introduce una storyline in stile thriller politico e spionistico, che aggiunge un bel po’ di tensione e ritmo alla narrazione. Torna ovviamente V, il mercenario protagonista della storia principale, costretto a convivere con l’ingombrante presenza digitale di Johnny Silverhand (con la voce e le fattezze di Keanu Reeves), ma questa volta fa il suo ingresso anche un altro pezzo da novanta: Idris Elba nel ruolo di Solomon Reed, un agente sotto copertura coinvolto in una missione per salvare la presidente degli Stati Uniti. L’espansione non solo amplia la lore e aggiunge contenuti di qualità, ma mostra anche quanto il team abbia imparato dai propri errori, consegnandoci una delle esperienze più coese e ben scritte del pacchetto.
Come abbiamo già avuto modo di ribadire, Cyberpunk 2077: Ultimate Edition su Switch 2 si comporta sorprendentemente bene, soprattutto considerando la complessità del mondo di gioco e il fatto che stiamo parlando di un porting su hardware portatile. Il frame rate è generalmente stabile e i tempi di caricamento sono più che accettabili, ma non è tutto oro quel che luccica.
Durante la mia partita mi sono imbattuto in qualche piccolo inciampo: tre o quattro crash improvvisi (niente di troppo frequente, ma comunque fastidiosi) e qualche calo sporadico di framerate nelle zone più dense o durante le fasi più concitate. Nulla che rovini davvero l’esperienza o la renda frustrante, ma è giusto segnalarlo per completezza — anche perché non è da escludere che questi problemi vengano risolti con una patch futura. Insomma, si vede che il gioco è stato ottimizzato con attenzione, ma un ulteriore ritocco qua e là non guasterebbe.
Cyberpunk 2077: Ultimate Edition su Switch 2 è il classico caso del “meglio tardi che mai”. Finalmente il titolo brilla come avrebbe dovuto sin dal primo giorno, e ora può essere vissuto anche in portabilità, con tutto il suo carico di neon, sparatorie e dilemmi morali. Se non avete ancora messo piede a Night City, questa è l’occasione giusta. E se invece ci siete già stati… beh, forse è arrivato il momento di tornarci.
Conclusioni
Cyberpunk 2077: Ultimate Edition su Nintendo Switch 2 è sorprendentemente il modo migliore per vivere — o rivivere — l’esperienza definitiva a Night City in versione portatile. Dopo anni di patch, miglioramenti e un’espansione di altissimo livello come Phantom Liberty, il gioco si presenta sulla nuova console Nintendo nella sua forma migliore.
Non è perfetto: qualche crash e sporadici cali di frame ci sono, ma nulla che rovini davvero l’esperienza. Se vi siete tenuti alla larga fino ad oggi, è il momento di buttarsi. E se invece avete già percorso le strade illuminate al neon della città, questa versione portatile potrebbe darvi una scusa perfetta per tornarci. Perché a Night City non sopravvive chi è perfetto… ma chi è dannatamente tosto.
Ci si vede in strada, choom.

Good
+Night City a portata di mano (letteralmente!)+Ottime performance sia in handled che in docked+Controlli esclusivi per Switch 2Bad
-Qualche crash di troppo
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