Il panorama degli strategici è forse uno dei più affollati, in ambito PC gaming, e di conseguenza uno di quelli in cui è più arduo farsi notare, per via dei tanti validissimi concorrenti in ballo, ma anche per l’estrema difficoltà di proporre qualcosa di nuovo ed originale in un genere tanto storico quanto “rigido” . La serie Command & Conquer comprende un vastissimo parco titoli, ed è innegabile il suo contributo allo sviluppo della sua categoria d’appartenenza, ma le ultime produzioni sembrano lontane anni luce dai fasti del passato.
Oltre a premere l’acceleratore sul maggior “controllo” offerto ai giocatori, il loro intento è quello di proporre un Command & Conquer in continua evoluzione, aggiornandolo con nuovi contenuti e miglioramenti richiesti dalla community e fortemente social, con classifiche e statistiche utili a poter affinare le proprie strategie seguendo le gesta dei migliori giocatori in circolazione. Il titolo, novità per la serie, sarà come detto un Free-to-Play, con i pro e i contro che ciò comporta.
Tra le informazioni concesse, spicca la decisione di offrire tre fazioni principali: le United Nations (di stampo europeo), l’asse Asian-Pacific Alliance e la Global Liberation Army, ad ognuna delle quali appartengono i numerosi generali che sarà possibile impersonare, ognuno profondamente caratterizzato sia esteticamente che caratterialmente, e l’intero apparato narrativo verterà sui delicati rapporti, sulle alleanze e sui tradimenti tra i numerosi personaggi coinvolti, il tutto decisamente meno “politically incorrect” che in passato (per via delle critiche ricevute dal team…ad esempio, gli schiavi indosseranno finalmente delle scarpe!), ma battute e stereotipi non mancheranno. A farla da padrone saranno però gli scontri, classiche schermaglie in cui dovremo accumulare risorse da sfruttare per creare il nostro esercito, ed “esportare democrazia” presso la base nemica più vicina.
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Il tentativo di riportare in auge il nome della storia serie da parte di Victory Games ed EA parte con i migliori presupposti: forte impronta narrativa, spiccata attitudine social, costanti aggiornamenti e un comparto tecnico di prim’ordine sembrano un vero e proprio guanto di sfida nei confronti dei titani del genere (chi ha detto StarCraft?), ma la concorrenza è davvero agguerrita. Il team sta lanciando la fase beta del titolo in questi giorni: ha insomma a disposizione alcuni mesi per perfezionare questo Command & Conquer free-to-play e al contempo tripla-A, un ossimoro che, a cavallo tra old e next gen, sta pian piano diventando una costante. Se piacevole o preoccupante, è davvero troppo presto per dirlo, sperando che le micro-transazioni non divorino tutto ciò che di buono è stato mostrato.