CM Storm Trigger Z – Recensione

CM Storm Trigger Z – Recensione

Con il passare del tempo, mode e abitudini dei giocatori da Personal Computer si sono evolute progressivamente, trasformando quello che in origine era un “semplice” hobby in una autentica passione da nutrire e sviluppare nel migliore dei modi. L’evoluzione tecnologica del medium videoludico su PC è stata dunque accompagnata nell’ultimo lustro da un’analogo progredire di quelli che sono i suoi componenti hardware basilari: tastiere, mouse, cuffie si sono trasformati in piccoli prodigi di elettronica, in macchinari dalla precisione chirurgica (ormai chiunque conosce la relazione tra mouse e DPI) o in dispositivi di I/O non solo funzionali, ma anche estremamente piacevoli da utilizzare.

Il segmento delle tastiere rappresenta  uno dei campi di battaglia più serrato: a compagini storiche come Microsoft o Logitech si sono contrapposti nuovi portabandiera del mercato Gaming quali Razer e, nella fattispecie, Cooler Master. La CM Storm Trigger Z rappresenta un’autentica entrata a gamba tesa nel panorama delle keyboard meccaniche dedicate ai giocatori. Un mercato non più di nicchia come poteva essere 5 o 6 anni fa ma in costante evoluzione e, come ben potrete immaginare, riservato a chi è disposto a spendere qualcosina in più dei classici 20 euro pur di avere un prodotto di estrema qualità. E non c’è sintesi migliore per definire questa nuova nata della famiglia Trigger di Cooler Master: un prodotto non per tutti i portafogli ma allo stesso tempo una soluzione assolutamente high-end capace di accontentare anche i gusti più esigenti.

Scheda Tenica

Product Number
SGK- 6010- GKCM1
Tipologia Switch
CHERRY MX Brown
Macro  15 per ciascun profilo
Profili 5 profili
Memoria On-board 128k bytes
LED Bianco
Dimensioni 47.6 *25.3 *3.8 cm
Peso 1516 g

Queste appena elencate sono le specifiche della CM Storm Trigger Z da noi provata e gentilmente offerta da Cooler Master. Sono disponibili sul mercato altre due configurazioni della tastiera in esame:

  • La versione SGK- 6010- GKCR1, con Switch CHERRY MX Red e retroilluminazione a LED di colore rosso
  • La versione SGK- 6010- GKCL1, con Switch CHERRY MX Blue e retroilluminazione a LED di colore blu

Retroilluminazione a parte, le differenze principali riguardano dunque la meccanica dei tasti, che ora andremo rapidamente a spiegare.

Unpackaging

La confenzione della Trigger Z appare solida e robusta, con un design accattivante (si sa, anche l’occhio vuole la sua parte) e, a fianco dell’immancabile foto di rito, offre nella banda inferiore un set di riquadri dai quali si evincono le caratteristiche principali dell’hardware: dalla memoria on board alla possibilità di programmare 15 macro per 5 profili differenti, dall’illuminazione a LED all’utilizzo di Switch CHERRY MX Brown, si ha sin da subito l’impressione di avere tra le mani un hardware di primissimo livello, capace di giustificare appieno l’esborso richiesto di circa 120€.

Il contenuto della confezione, come da tradizione Cooler Master, è disposto ordinatamente in apposite buste. Per trovare i vari accessori è necessario estrarre prima il pezzo forte del menu, ancorato saldamente alla scatola da appositi supporti. La dotazione di serie comprende chiaramente la Z Trigger, il poggiapolsi, il classico manuale di istruzioni, una guida dedicata alla programmazione e all’utilizzo delle macro, cavo usb e, cosa da non sottovalutare, l’estrattore per la pulizia dei tasti.

Poichè le dimensioni contano (in particolar modo sulle scrivanie dei PC Gamer odierni, sempre piene di gingilli, cavi e apparecchiature varie), la Trigger Z vanta un ingombro complessivamente ragionevole a patto di non ricorrere all’utilizzo del poggiapolsi. Privata di quest’ultimo, lo spazio occupato è di circa 48 centimentri in larghezza e poco più di 16 in prodondità (destinati a diventare 25 per chi non sa rinunciare alla comodità). Al netto degli accessori, l’hardware di Cooler Master sfiora il chilo e mezzo di peso, pur tuttavia senza apparire “pesante” o comunque esteticamente inappropriato grazie ad una linea aggressiva e smussata, che le conferisce uno stile chiaramente votato al gioco. Anche una volta agganciato il poggiapolsi, realizzato in materiale morbido molto piacevole al contatto, l’aggressività della Trigger Z rimane inalterata, se non addirittura più marcata di prima. Problematiche di spazio a parte, difficilmente vorrete sganciarlo una volta inserito alla luce di una comodità di battitura e di utilizzo davvero encomiabili.

La dislocazione dei tasti rispetta lo standard ben noto a tutti i possessori di tastiere Cooler Master. I tasti relativi a Profili e Macro sono collocati verticalmente sul lato sinistro dell’hardware, mentre la parte superiore è riservata alle consuete opzioni di impostazione (retroilluminazione, volume, gestione file multimediali). Tra questi spicca l’introduzione dell’opzione di blocco per le funzioni di Windows, mappato sul tasto F12, ideale per evitare spiacevoli soprese qualora si premesse inavvertitamente un tasto sbagliato nel corso di una sessione di gioco. L’accesso ai tasti funzione classici, chiaramente, richiederà all’utente la pressione contemporanea del tasto Fn. Per quanto concerne la connettività extra, la Trigger Z offre una porta USB ausiliaria di tipo A nella sua parte posteriore: non c’è invece traccia del connettore ausiliario di corrente presente nella versione precedente.

A fianco di un’estetica accattivante e di una meccanica di prim’ordine, la Trigger Z offre anche un sistema di retroilluminazione particolarmente ben riuscito e uniforme, complice anche la presenza di un LED per singolo tasto. I giocatori meno attratti da luci e colori sgargianti potranno disabilitare la funzione dei LED semplicemente premendo Fn+F1: la stessa combinazione, per ovvi motivi, è da utilizzarsi per attivare tale funzionalità. La pressione simultanea di Fn e F2 permette invece di abbassare l’intensità luminosa a sistema attivo, mentre con F3 è possibile aumentarla sino ad un massimo di 5 livelli. Rispetto ai modelli precedenti, la Trigger Z offre inoltre 3 diverse modalità di illuminazione, alternabili a proprio piacimento operando sui tasti Fn e F4. La prima, quella più classica, illuminerà tutti i tasti in modo uniforme. La seconda utilizza invece un effetto “breathing” che farà variare in modo automatico la luminosità dei tasti mentre l’ultima, denominata per l’appunto Gaming, illumina il sacro quartetto WASD, le frecce direzionali e i tasti Macro. Inutile spiegarvi per quale motivo si riferisca esplicitamente all’uninverso dei videogiochi.

Ma veniamo ora al cuore nevralgico della nuova tastiera Cooler Master, il suo software di gestione. Scaricabile direttamente dal sito del produttore esso permette di configurare al meglio le numerose funzionalità della Trigger Z, organizzando il tutto in tre comde sezioni distinte – rispettivamente  Storm CFG, Profili e Macro Studio.

  • Storm CFG: da questo menu sarà possibile modificare le funzioni di gran parte del set di tasti, associando shortcut o funzionalità specifiche da utilizzare nei casi più disparati. L’interfaccia di comando è estremamente fruibile ed intuitiva, laddove basterà selezionare con un click il tasto che si intende modificare (verrà evidenziato di rosso) e scegliere le opzioni desiderate, tra le sei disponibili. Queste sono:
  1. Tasto di default: azzera le modifiche effettuate e riporta il bottone allo stato originale
  2. Avanzato: associa al bottone specifiche funzioni del SO (riavvio, standby, explorer)
  3. Singolo Tasto: cambia il bottone corrente in un altro (ad esempio, trasforma la X in U)
  4. Nessuna Funzione: disabilita del tutto il bottone prescelto
  5. Macro: associa il lancio di una macro alla pressione del bottone
  6. Lancio Programma: permette di eseguire uno specifico programma premendo un tasto

Va tenuto a mente che non tutti i tasti possono essere modificati: sono infatti esclusi i tasti Funzione, i tasti Macro e i numeri da 1 a 5 (utilizzati per muoversi da un profilo all’altro).

La tab Profili è articolata a sua volta in due sezioni distinte, rispettivamente RAM TASTIERA e PC RAM. Nella prima, che fa riferimento alla memoria on board di cui è equipaggiata la Trigger Z, potremo salvare un massimo di 5 profili che, ovviamente, ci seguiranno assieme alla tastiera (un’ottima soluzione in termini di mobilità qualora non si voglia rinunciare alle proprie impostazioni personalizzate in caso di spostamento). In PC RAM avremo invece a disposizione l’intero hard disk del nostro PC, permettendo di fatto il salvataggio di un numero pressoché infinito di profili: consigliamo di ricorrere a questa soluzione in fase iniziale di creazione dei propri setup, sino ad ottenere definitivamente il risultato desiderato. A quel punto conviene traslare il suddetto profilo nell’onboard della tastiera, per i motivi appena elencati. Possiamo personalizzare ulteriormente i nostri profili, aggiungendo un nome e un immancabile avatar in modo da riconoscerli a colpo d’occhio. Infine, non poteva certo mancare la possibilità di associare univocamente profili specifici a determinate applicazioni: basterà dunque attivare l’opzione Auto Switch, che modificherà in perfetta autonomia il profilo caricato a seconda del programma associato prescelto.

All’interno della sezione Macro Studio, inutile dirlo, sarà possibile cimentarsi nella realizzazione di Macro personalizzate da associare poi ad uno specifico tasto tramite l’apposita funzionalità nel menu Storm CFG. Il software di gestione permette di creare tali funzioni sia manualmente, sia struttando una meccanica di “live recording” molto utile e ben più accessibile ai meno avvezzi di tali features avanzate. In modalità manuale, fondamentalmente, dovremo specificare step by step i bottoni interessati, gli intervalli di tempo e la durata delle pressioni dell’azione che vorremo comporre. Molto più facile invece la versione automatizzata: basta premere il tasto REC e il sistema memorizzerà automaticamente tutti i suddetti parametri (click del mouse inclusi) senza obbligare ad un fine tuning del tutto.

In Conclusione..

Dire che siamo rimasti piacevolmente stupiti da questa CM Storm Trigger Z sarebbe quasi riduttivo. L’ultimo nato della divisione Gaming di Cooler Master rappresenta senza alcun dubbio uno dei prodotti high end più interessanti e meglio realizzati del mercato per giocatori PC. La robustezza dei materiali, l’eleganza delle linee e uno stile tagliente, quasi aggressivo, uniti alla sobrietà dei colori e all’assenza di inutili fronzoli denotano un prodotto di sostanza, funzionale prima ancora che esteticamente appagante. La Trigger Z offre una meccanica precisa come un orologio svizzero: l’utilizzo degli Switch CHERRY MX Brown si dimostra una scelta perfetta, e regala il tanto apprezzato feedback aptico tipico delle tastiere meccaniche senza però il dazio del (spesso fastidioso) click. Il che, a fronte di una comodità di utilizzo ineccepibile e di un’ergonomia invidiabile, ulteriormente amplificata dall’utilizzo del poggiapolsi in moateriale soft touch, rende la Trigger Z perfetta anche per l’ufficio o per le attività da PC di tutti i giorni non necessariamente legate al gaming.

Buona la carrozzeria e lodevole anche il sistema di retroilluminazione (che complice un’ottima serigrafia sul singolo tasto regala risultati davvero interessanti), ma il meglio come sempre è nel motore: il processore ARM da 32 bit solca un confine netto con il passato, e permette un’ottima gestione di profili e macro ricorrendo alla memoria on board di 128K. Volessimo trovare a tutti i costi un difetto, esso non è tanto nella componentistica della tastiera, robusta e realizzata con materiali di indubbia qualità, quanto piuttosto nella scelta di commercializzare il prodotto in “poche varianti Switch-Led” (tanto per intenderci, LED rosso implica Switch Red, LED blu implica Switch Blue e LED bianco implica Switch Brown, senza possibilità di modifica). Personalmente, riteniamo la versione da noi provata la più indicata, vista la sua maggior adattibilità a contesti non esclusivamente ludici – e, lo ammetto, anche per una storica predilezione per i CHERRY MX Brown.

Quanto costa tutto questo? La CM Storm Trigger Z è disponibile ad un prezzo di circa 120€. Dire che si tratti di un esborso alla portata di tutti sarebbe un po’ come mentire, trattandosi non certo di un hardware “a buon prezzo”. Certo è che la creatura Cooler Master vale ogni singolo euro speso: e doveste essere alla ricerca di un prodotto capace di accompagnarvi per una buona manciata di anni senza temere le bordate della concorrenza, molto probabilmente ora l’avete trovato.

Bello, simpatico, intelligente e super esperto di videogiochi, ha sviluppato un'incredibile capacità nello scrivere cazzate.. Gioca ai giochini elettronici dall'86 e ci scrive a riguardo dal 2006 o giù di lì.. Ma non fateglielo notare, che poi si monta la testa..

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