…di trollata perisce.
La questione dei “DRM” (o Digital Rights Management, come preferite) è estremamente delicata e meriterebbe intere enciclopedie infarcite di titanici elenchi di pro e contro, di cronistoria delle guerre tra assatanate fazioni e, soprattutto, di pagine piene di creativi (o ripugnanti) metodi che i team di sviluppo si trovano costretti ad escogitare per preservare il frutto del loro sudatissimo lavoro.
C’è chi, per difendere la sua abitazione, posiziona dei minacciosi cartelli con su scritto “Attenti al cane”, chi il cane lo lascia veramente scorrazzare libero nel prato a difesa del portone, e chi preferisce delle evolutissime telecamere.
I sempre più bistrattati developers, in particolare quelli che operano in ambienti “sensibili” come quello PC, Android ed iOs hanno altrettanti metodi a disposizione, per proteggere i loro beni (fisici o meno), e mai come prima la linea che divide il “drastico” dal “frustrante” era stata così sottile: tra chi, nella migliore delle ipotesi, si affida a Steam, sempre meno invasivo ed user-friendly, chi infesta la macchina da gioco del povero ed onesto acquirente con programmi di dubbia utilità e chi invita tutti i giocatori ai loro “always-online” party senza però ricordarsi di prenotare per tutti, di esempi positivi e negativi ce ne sono a bizzeffe.
Chi invece preferisce investire sulle proprie idee e scommettere sulla bontà del proprio prodotto, come CDProjekt Red, si getta nel campo di battaglia senza armatura, lasciando il gioco alla mercé dei pirati puntando tutto sulla fiducia dei propri fan, ricevendo in cambio attestati di stima, rispetto e succosi guadagni.
Nel calderone dell’industry videoludica ci sono però un foltissimo numero di team decisamente meno facoltosi e sicuri di sé, oppure talmente sul filo del rasoio da non potersi permettere chissà quale sofisticato sistema di protezione e, al contempo, di perdere vendite: è lì che il genio umano entra in azione, e si sfoga in maniera spesso plateale quanto esilarante.
I fratelli Klug, gli unici due membri del team Greenheart Games, hanno invece scelto la via più subdola possibile: l’empatia. Il loro primo progetto, Game Dev Tycoon, mette il giocatore dei panni di una software house, la quale inizia la sua scintillante e faticosa carriera negli anni ’80, per poi farsi largo e tentare di sopravvivere fino all’odierna generazione, con tanto di deadlines da rispettare, bug da risolvere, budget da gestire e fantasiosi nome da affibbiare ai propri lavori.
“Capo, sembra che nonostante siano in molti a giocare il nostro nuovo titolo, molti preferiscono scaricare una versione pirata, piuttosto che comprarlo legalmente. Se gli utenti non comprano i giochi che adorano, prima o poi finiremo in bancarotta.”
Uno schiaffo morale che ridimensiona le aspettative dei wannabe-devs, e che dovrebbe sensibilizzare chi considera illegale rubare uno sfilatino ad un fornaio ma “cosa buona e giusta” dei poco concreti file dalla rete.
Peccato che l’esperimento sociale sia solo risultato in uno stormo di tonti pronti a lamentarsi sui forum di mezzo mondo, sul fatto che il gioco facesse schifo ed avesse dei bug perché non permetteva di proseguire oltre un certo punto. Oppure chiedevano come fosse possibile implementare degli odiatissimi DRM, per evitare che qualcuno scarichi il gioco da lui virtualmente sviluppato, quando magari lo stesso utente si era prodigato, in tempi non sospetti, ad offendere le dinastie del CEO di X azienda perché lo ha costretto ad installare Steam.
E allora, chi è ad avere ragione? Chi ad esempio, per assicurarsi delle vendite, costringe a restare sempre connessi, rischiando di intasare i server e rendere ingiocabile un prodotto regolarmente acquistato, o chi lascia le chiavi sul sedile della propria Ferrari, sperando che nessuno gliele tocchi?
Di sicuro l’iniziativa di Greenheart Games è lodevole: una trollata davvero geniale, che sta riscuotendo il rispetto dei forum di mezzo mondo e che, nonostante l’esito nefasto, porterà, si spera, i suoi frutti.
Se non volete che la “next-gen” sia fatta soltanto di prequel, sequel e DLC succhiasoldi, iniziate a supportate i “team della porta accanto“: “soldi” ed “anima” difficilmente vanno a braccetto.