Castlevania History: tutti contro Dracula dal 1986!

Castlevania History: tutti contro Dracula dal 1986!

vigamus_castelvaniaIl 28 febbraio si è svolto a Roma nella sede del VIGAMUS, l’ormai acclamato Museo dei Videogiochi di Roma, una giornata dedicata ad una delle saghe videoludiche più longeve di sempre: Castlevania. La giornata vampirosa è scaturita in occasione dell’uscita del nuovo capitolo Castlevania: Lords of Shadow 2, di cui potete leggere la nostra recensione.

Ciò che ha fatto di questa giornata una giornata speciale è quello che lo staff del museo ha riservato ai suoi visitatori. Al di là dei prestigiosi premi (poster e copie per Xbox 360 e PS3 dell’ultimo capitolo) che nel consueto “quizzone” alcuni fortunati e attenti spettatori hanno potuto conquistare o delle postazioni in cui i titoli più importanti potevano essere (ri)giocati sulle piattaforme originali, è la cura che questo “tempio della videoludica” ha dedicato al background storico di Castlevania.Castlevania_-_1987

Un interessante “seminario” sulla genesi della saga, curato da Stefano Spinosa (GamesCollection), ha ripercorso tutte le tappe del videogame a partire dalla sua nascita nel 1986 come gioco arcade da sala per approdare alle prime console e home computer per diffondersi sempre più, come il virus infernale del vampirismo, attraverso i  trent’anni  (quasi) dal suo concepimento.

Se pensavate che Van Helsing fosse il più acerrimo nemico di Dracula, vi sbagliavate: Dracula è perseguitato dalla famiglia Belmont, che sin dal 1986 prima attraverso il suo “capostipite” Simon e poi attraverso una schiera di figli, nipoti, cugini, parenti acquisiti o semplici conoscenti, dà lui la caccia saltando di piattaforma in piattaforma, crescendo ed evolvendosi dagli 8 bit fino al foto-realismo attuale.

Castlevania-Boss-Battle

Una fase di “Castlevania”, 1987: combattimento con il “Boss”

Castlevania e i suoi protagonisti nascono come arcade spiccatamente platform e banalmente lineare nelle Sale Gioco.  Konami mise in campo uno dei tanti giochi platform  ma,  riferendosi ad un mito del vecchio continente (Dracula, appunto) e riscrivendolo attraverso gli occhi a mandorla del popolo giapponese.

Il gioco, bello, dinamico, colorato e divertente fece subito presa sui videogiocatori di allora tanto da generare subito le trasposizioni per NES, C64 e Amiga. Tuttavia la piattaforma privilegiata da Konami per Castlevania fu proprio il mitico  NES.

Dal 1997 Castlevania muta in GDR…su Playstation e Saturn

Il videogame prosegue la sua caccia al vampiro con successivi capitoli sempre su NES e sul suo supporto per dischi (il Famicom) con Castlevania: Simon’s Quest (1987), Castlevania: Dracula’s Curse (1988), Castlevania IV (1991) che segna l’evoluzione del gioco a 16 bit su SNES e Castlevania: The New Generation (1994), unico titolo che viene prodotto per SEGA Mega Drive.

Ma la vera svolta nella struttura di Castlevania avviene nel 1997 con Castlevania: Symphony of the Night in cui il gioco abbandona la veste platform lineare ed acquisisce elementi GDR: il personaggio guadagna livelli di esperienza, esplora e ripercorre i propri passi in un ambiente “ribaltato” rispetto al momento di inizio avventura per completare la sacra missione che la sua discendenza Belmont impone, ossia massacrare Dracula e i suoi servitori.

Peter Cushing, storico “Van Helsing” ( a destra) e Christopher Lee, storico “Dracula” su Simon Belmont

Castlevania, così, giunge ai giorni nostri percorrendo una miriade di capitoli più o meno ufficiali e più o meno riconosciuti dagli autori, portando la tradizione della mitica Frusta Ammazzavampiri e surfando sulle console che, nel tempo, si sono affacciate sullo scenario della tecnologia ludica (e nel cuore dei videogiocatori), non facendosi mancare nemmeno quelle portatili, dal Gameboy alla PSP,  laddove i capitoli si fondono e si confondono con le vicende della famiglia Belmont e Dracula, fino a divenire un’unica leggenda che manca solo di una consacrazione narrativa fuori dal monitor:  quella produzione cinematografica annunciata nel 2005 e mai portata a termine fra molte vicissitudini e contrordini.

Vedremo mai i Belmont e Dracula  duellare al di fuori dei loro corpi digitali come è accaduto per i protagonisti di Resident Evil e di altre saghe videoludiche?

Al momento non è dato sapere, ma una cosa è certa: che sia all’interno di un’arcaica cartuccia o di  un sottile Blu-ray, Dracula continuerà a digrignare i suoi canini incalzato sempre più dall’eredità della famiglia Belmont.

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Classe 1968. Appassionato di GDR e Videogames, attraversa gli anni '80 con Pac Man in una mano e nell'altra uno Zx Spectrum. Negli anni '90, fra Amiga e PC, realizza cortometraggi e lungometraggi Horror e di Fantascienza che conseguono premi in vari Festival. Dal 2000 al 2012 lavora presso Cinecittà News come curatore per le riprese e l'editing video. Attualmente è docente presso Act Campus Ateneo del Cinema e Della Televisione

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