Disse la mamma Rocca, si estrae ma non si soffia! Ecco perché soffiare non è la soluzione, bensì un problema per ogni titolo su cartuccia.
Quante volte è capitato che un gioco su cartuccia si rifiutasse di partire, la prima, la seconda, la terza volta finché dopo un bel soffio liberatorio a pieni polmoni sui suoi contatti la quarta volta diventa quella giusta e il gioco parte. Questa pratica è connaturata ad ogni giocatore con un minimo di esperienza con i titoli su cartuccia, un atto talmente naturale da essere fatto senza nemmeno pensarci.
Tuttavia, negli anni di ricerche e sperimentazioni si è notato che non è la polvere la causa dei “blocchi” ma il modo in cui la macchina, nel caso specifico il NES, interaggisce con le sue cartucce. I pin del titoli per NES sono fatti di nickel e posizionati in modo che entrassero ed uscissero con facilità dalla console; dopo più volte che la cartuccia viene inserita e disinserita però questi pin perdono “elasticità” e quindi capacità di incastrarsi con i connettori della console.
Dal momento che la “teoria del soffio” per molti funziona indubbiamente, il suo successo è però frutto di un equivoco in quanto è proprio l’atto di estrarre e reinserire il gioco a costituire una nuova chance per i connettori di toccarsi nel modo in cui dovrebbero. Il soffio è in realtà nocivo per il sistema perché molti dei suoi componenti sono di rame e l’umidità causata dal soffio a lungo termine non solo danneggia la cartuccia, ma perfino la console.
A quanto pare un mito della cultura popolare è stato sfatato, il “soffio magico” che poteva far sembrare tutti dei maghi della cartuccia è in realtà fonte di problemi e malfunzionamenti del gioco. In tal caso, meglio affidarsi agli esperti e salvaguardare la propria collezione.
Fonte: Mental_floss