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Battleborn – Anteprima gamescom 2015

Colonia – I ragazzi di Gearbox Software, meglio noti come i creatori dell’acclamata saga di Borderlands, hanno deciso di dedicarsi allo sviluppo di un nuovo progetto, Battleborn. Il gioco vede come protagonisti ben venticinque combattenti reclutati per difendere Solus, l’ultima stella che ancora brucia nell’universo, dall’attacco di misteriose forze maligne che vogliono impossessarsene.

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I venticinque personaggi giocabili sono estremamente diversi tra loro: ognuno di essi dispone di abilità uniche e allo stesso tempo determinanti nei combattimenti (si passa da un samurai ad un gentleman inglese, fino ad arrivare ad un possente omaccione armato di minigun). Battleborn può essere giocato sia offline, affrontando quindi la modalità Storia, sia in co-op con gli amici o in Multiplayer, nel quale ci troveremo impegnati in scontri 5 vs 5 per un totale di 10 giocatori. Inoltre, tutti i punti esperienza ottenuti durante le varie modalità contribuiscono a far crescere il livello del nostro eroe, potenziandolo in vista degli scontri più impegnativi.

Il punto di forza di Battleborn è certamente il comparto multiplayer, suddiviso in tre diverse modalità:

Sia che si decida di giocare in multiplayer o in single player, la dinamica di gioco è sempre la stessa: il sistema di crescita rapida dei personaggi di Battleborn, chiamato Helix, permette ai giocatori di avanzare fino al livello 10, sfruttando a pieno sia le armi che i poteri unici di ognuno dei 25 eroi presenti nel nuovo progetto di Gearbox Software, finendo con il definire un albero evolutivo a doppia scelta che permetterà di personalizzare il personaggio in base alle nostre esigenze. Ovviamente, durante il multiplayer entrambi i giocatori partiranno dallo stesso livello, in modo da non generare iniquità negli scontri.

Battleborn presenta cinque diverse fazioni, ovvero:

Ai 10 personaggi svelati in precedenza se ne sono aggiunti altri 4, ognuno dotato di skill uniche. Questi sono:

Battleborn è uno sparatutto in prima persona che si differenzia dalla maggior parte dei titoli presenti su console: è un gioco dai ritmi incalzanti e frenetici che riprende le dinamiche dei MOBA e pone in primo piano la cooperazione tra i giocatori appartenenti alla stessa fazione; senza lavoro di squadra sarà praticamente impossibile vincere il round e accumulare esperienza, senza contare che i nostri compagni saranno gli unici in grado di rianimarci nel caso in cui venissimo colpiti da un attacco fatale. Ogni personaggio dispone di un attacco primario, un attacco secondario ed uno speciale che rispecchia a pieno la personalità e le abilità dell’eroe.

Durante la nostra prova abbiamo scelto di impersonare Rath, maestro fabbro e spadaccino dell’Impero Jennerit, in grado di scagliare attacchi veloci e letali con le sue lame. Abbiamo collaborato con altri tre giornalisti presenti durante l’hands-on per annientare le oscure forze intenzionate a prendere il controllo di Solus. L’ambientazione è ben curata e ogni personaggio ha un combat style differenziato rispetto agli altri eroi. Per questo è importante ponderare per bene la scelta iniziale in modo da creare una squadra utile ed equilibrata. Avanzando di livello acquisiamo nuove ed uniche abilità offensive o difensive, a noi la scelta.

Pazzo, frenetico, incalzante. Questo è Battleborn.

Battleborn ha le carte in tavola per divenire uno dei titoli più apprezzati dai tanti appassionati di sparatutto e, in particolar modo, di MOBA. Le diverse modalità di gioco, un’ambientazione ben curata ed un ampio roster di 25 personaggi unici assicurano una giocabilità pressoché infinita. L’unica incognita è la ripetitività del titolo a lungo andare e, proprio per cercare di ovviare a questa possibilità, Gearbox Software ha deciso di dar vita a così tanti eroi differenziati sia per quanto riguarda l’aspetto che le abilità in combattimento, sviluppando un gameplay ricco di contenuti. Staremo a vedere.