Batman: Arkham City – La Recensione

Batman: Arkham City – La Recensione

Un graditissimo ritorno per Batman, il supereroe più amato (e meglio vestito, ndK) prima su carta stampata e ora spalla a spalla con i divi del Gaming. Il team Rocksteady è riuscito a bissare e superare l’ottimo lavoro svolto in Batman: Arkham Asylum, aggiungendo un’importante e pregevolissima componente Open World, migliorando il combat-system e la splendida grafica e inserendo all’interno della complessa trama gran parte dei nemici storici: insomma, puro godimento per gli amanti del fumetto! Dopo aver amato il primo Batman: Arkham Asylum, mi sono avvicinato con curiosità a questa nuova incarnazione: gran parte del collaudato gameplay è rimasta invariata, offrendoci un gioco familiare ma dannatamente fresco, nonostante i primi momenti minati da combattimenti un po’ macchinosi e frustranti, salvo poi ambientarsi e immergersi totalmente nella splendida atmosfera offerta da questo papabile Gioco dell’anno.
Imperdibile sia per i fan di vecchia data, sia per chi ha apprezzato il precedente episodio, ma anche per neofiti e fan di giochi come Assassin’s Creed, che troveranno un gioco difficile ma ricco, variegato ed estremamente appagante. Must have!

Lo ameranno: gli amanti del Cavaliere Oscuro, i fan del fumetto, chi ha apprezzato il primo,
Lo odieranno: chi crede che i fumetti siano “da bambini”.
E’ simile a: Batman è l’Ezio Auditore di un futuro distopico…oppure è il nobile fiorentino ad essere il Cavaliere Oscuro del passato?

One Man Standing

Il Cavaliere Oscuro è tornato. E ci saranno molti nemici ad attenderlo, più folli ed agguerriti che mai. Dopo aver mandato in visibilio i fan dell’eroe DC più amato nel primo capitolo ambientato all’interno del “piccolo” manicomio di Arkham, i ragazzi di Rocksteady questa volta si sono veramente superati, offrendoci un’intera porzione di Gotham City! Tra enigmi, segreti da scoprire, ritrovati tecnologici di altissimo livello ma anche della sana forza bruta, ci ritroveremo catapultati nelle squallide strade di Arkahm City, solo contro tutti , in una lotta contro il tempo e contro la morte stessa. Vecchi nemici e nuovi, inaspettati alleati ci attendono…avrete coraggio, intuito e abilità sufficienti?

Titolo: Batman: Arkham City
Piattaforma: Xbox 360 / Ps3
Sviluppatore: Rocksteady
Publisher: Warner Bros. Interactive
Giocatori: 1
Online: Assente, DLC previsti
Lingua: Italiano (Testi e Parlato)

STORYBOARD

Un anno è passato dal terribile scontro con Joker sull’isola di Arkham, ma la criminalità a Gotham City sembra averne tratto giovamento, aumentando drasticamente. Il manicomio criminale e il penitenziario di Blackgate non erano più sufficienti a contenere tutti quei ripugnanti delinquenti, costringendo così una nostra vecchia conoscenza, quel Quincy Sharp divenuto sindaco in seguito agli eventi del capitolo precedente, a rinchiudere tutti i peggiori malfattori nel perimetro denominato “Arkham City”, una vera e propria porzione di città degna dei criminali della peggior specie: sporca, fredda, poco accogliente, piena di angoli bui dove Dio solo sa cosa possa accadere.

La mente dietro l’intero progetto è il folle Hugo Strange, uno dei pochissimi a conoscenza della vera identità del Cavaliere Oscuro, coadiuvato dai Tyger, un corpo militare armato fino ai denti, i cui elicotteri e continue ronde non fanno che aumentare quell’oppressione che permea l’intero ghetto.

Bruce Wayne, nel tentativo di far sparire dalla faccia della terra un simile scempio sociale, si ritrova come ospite d’onore nella struttura, ma sembra che il tutto fosse calcolato….o forse no.

Anche in Arkham City, così come nel primo capitolo, i ragazzi di Rocksteady sono riusciti a trionfare nell’epica impresa di offrire un gioco “su licenza” estremamente originale e genuino, privo di alcuna forzatura cinematografica o fumettistica, attingendo dall’intero universo (editoriale e non) legato a Batman, raccogliendo in un’unica , coerente trama tutti i personaggi simbolo, gli acerrimi nemici, le chicche che solo gli appassionati del fumetto possono cogliere, dando anche ai neofiti sufficienti informazioni per immergersi totalmente nelle vicende del Cavaliere Oscuro. Una garanzia, inoltre, la presenza di Paul Dini, sceneggiatore già all’opera per DC Comics e Warner Bros su film e fumetti di Batman, Superman e Transformers, tra i tanti altri… un risultato stellare era inevitabile!
Ogni nuovo personaggio verrà introdotto da una breve biografia e scheda tecnica (visualizzabile semplicemente cliccando il tasto Select), in cui verrà persino citato il numero e l’anno di apparizione!

Un gioco creato da fan sfegatati per i fan della prima ora, ma non solo.

Il mio Bat-intuito mi dice che qualcosa andrà terribilmente storto...

 

GAMEPLAY

Azione allo stato puro e adrenalina saranno all’ordine del giorno in Batman: Arkham City, ma il suo punto di forza è l’estrema varietà. Durante tutta la mia esperienza di gioco, non c’è stato un singolo momento ripetitivo o noioso. Si passa da combattimenti sempre vari, rapidi (anche difficili in molti casi), in cui un secondo di ritardo ci porterà alla triste sconfitta (e al video di Game Over che vedrà i super cattivi schernirci e avvilirci ulteriormente), a momenti di esplorazione pura, incentivata sia da un mondo di gioco non enorme e dispersivo che dal fantastico Bat-Artiglio a nostra disposizione, con il quale potremo fuggire da situazioni “scottanti” in men che non si dica, oltre ad abbreviare mostruosamente gli spostamenti tra una meta e l’altra.
Il sistema di combattimento è ancora più frenetico, offrendoci attacchi e schivate di vario tipo, ma dando maggiore importanza al tempismo, sopratutto nei contrattacchi (attivabili quando vedremo come dei piccoli “fulmini” sulla testa degli avversari): oltre a non perdere preziosissima vita, daremo inizio a micidiali combo e attacchi speciali, dovendo però di volta in volta escogitare una possibile tattica sia in base all’arma dei nemici, sia in base all’ambiente che ci circonda. Spade e katane potranno unicamente essere schivate con rapidità, mentre i nemici dotati di scudo andranno prima atterrati con una specifica combo.

Le particolari architetture ci offriranno degli ottimi spunti tattici, permettendoci di nasconderci, fuggire o attaccare di soppiatto gli ignari nemici, forse i più intelligenti che mi sia capitato di vedere in questa generazione videoludica. Cambieranno spesso tragitto, quando ci saranno civili nei paraggi li prenderanno in ostaggio, facendo fallire la missione se ci esporremo troppo, oltre a sfruttare tutto ciò che gli capita in mano, dalle armi perse dai loro compagni fino a scatole ed estintori trovati nei paraggi.

Un’altra chicca proveniente direttamente dal passato è la “Modalità Detective”, attivabile tramite LB (o R1): potremo scansionare il mondo che ci circonda, trovando particolari che a occhio nudo non riusciremo a scoprire, localizzando i nemici attraverso pareti anche a centinaia di metri, e sarà utile anche con i tranelli dell’Enigmista, sempre pronto a tormentarci…ma questa volta la sua crudeltà raggiungerà l’apice, arrivando persino a prendere in ostaggio dei civili per coinvolgerci nei suoi perversi tranelli. Gli enigmi saranno numerosi e di vari tipi: da “punti interrogativi” giganti disegnati con uno speciale inchiostro invisibile ad occhio nudo sui palazzi, a piccole gabbie da aprire negli svariati modi, fino alle filastrocche (molte delle quali, purtroppo, infelicemente localizzate, rendendo ancora più difficile la soluzione) che appariranno sullo schermo non appena ci troveremo nei paraggi di un enigma, indovinelli che riguarderanno quadri, statue e quant’altro.
Ma saranno i gadget ultra-tecnologici a far la parte del leone, potenziabili con i punti di esperienza ottenuti (con i quali apprenderemo abilità e combo sempre più devastanti): il sempiterno Batarang, utilissimo in mille occasioni, fucili ad energia da usare sia contro i nemici ma anche per attivare motori in disuso sparsi per tutto il mondo di gioco, bombe fumogene e gel esplosivi! Il tutto condito da un agilissimo Batman che correrà e si arrampicherà quasi automaticamente alla pressione del tasto A/X, da vero maestro di Parkour!

Insomma, difficilmente ci annoieremo lungo le strade di Arkham City, con tutto quello che c’è da fare!

 

"Dottore, Batman mi sta rompendo le costole!"

 

GRAPHICS & SOUNDS

Pazzesco. Ecco cosa esclamerete non appena avrete il piacere di gustarvi il motore di gioco all’opera. I movimenti fluidi, i dettagli del mondo che ci circonda, i massicci personaggi (un pizzico deformed, forse per tributare gli amatissimi fumetti), tutti piccoli tasselli che vanno a comporre un comparto tecnico ai massimi livelli, unito ad uno stile artistico collaudato ed originale. Per non parlare dell’enorme città e i centinaia di nemici che appariranno casualmente lungo le strade sporche e desolate, senza minimamente affaticare la nostra console, frutto di un sapiente utilizzo degli strumenti a disposizione degli ormai esperti membri di Rocksteady Studios.

Fin dai primi momenti rimarremo a bocca aperta nell’ammirare neve e pioggia incessanti, il bagliore lunare che illumina i cadaveri delle nostre vittime, le scintille dei bidoni in fiamme usati dai detenuti per riscaldarsi durante le ronde anti-Uomo Pipistrello, mentre chiese gotiche, strutture fatiscenti e palazzi anonimi e poco accoglienti ci avvolgeranno ancora di più nell’atmosfera morbosa che permea l’intero gioco.
Da menzionare un framerate imperturbabile anche nei momenti più concitati: trovarci contro 2 oppure 30 nemici (e succederà non poche volte!) sembra non influenzare minimamente l’ormai consolidato Unreal Engine, sempre più una garanzia in questa generazione!
Uniche pecche, la gestione dei liquidi (evidente sopratutto nelle fogne) e alcune espressioni facciali, statiche e che vanno a spezzare gli ottimi dialoghi.
Supreme le cut-scene, che a scapito della grafica in-game ci offrono dei veri e propri cortometraggi, accompagnati da una colonna sonora estremamente epica che difficilmente riuscirete a togliervi dalla testa. Splendido lavoro inoltre per quanto riguarda la localizzazione italiana: un cast eccezionale (Marco Balzarotti nel ruolo di Batman e Riccardo Peroni alla voce del Joker, per citarne alcuni, già a loro volta doppiatori delle versioni “animate” del Cavaliere Oscuro) che pur non essendo gli stessi dei recenti, acclamatissimi film targati Christopher Nolan, offrono comunque una recitazione di altissimo livello.

Una cura maniacale per i dettagli, sia dei personaggi che delle desolate ambientazioni, vi stupirà in più di un'occasione

 

ONLINE & REPLAY

Molte saranno le ore passate a combattere il crimine nella modalità Campagna, sopratutto se ci dedicheremo alle numerosissime e variegate Missioni Secondarie, ottime sia per spezzare con la mai noiosa trama, ma anche per esplorare i meandri del contorto immaginario che avvolge uno dei supereroi più amati. Come se non bastasse, avremo modo di rigiocare l’intera storia con un New Game+, che ci permetterà di affrontare nemici sempre più potenti ma con tutta l’esperienza accumulata nel precedente playthrough, dandoci inoltre la possibilità di esplorare con più cura l’enorme città a nostra disposizione, trovare tutti i trofei dell’enigmista e vincere le relative sfide. Ad aggiungere carne al fuoco ci pensano i DLC disponibili già al lancio, ovvero quello di Catwoman e quello di Robin: il primo che andrà ad integrarsi perfettamente con la Campagna principale, mentre l’aiutante di Batman verrà unicamente utilizzato nelle Sfide, una modalità aggiuntiva basata su scontri in arene ispirate dalle principali location. Inoltre la presenza di numerosi sbloccabili, bozzetti, artwork e biografie dei personaggi chiave aumenterà una rigiocabilità già di per sé altissima, giustificando una modalità online assente (ricordo ancora le polemiche scaturite da una simile scelta, ma la coerenza del Team è stata ampiamente ripagata con un Single Player degno di tale nome).

Anche la sinuosa Catwoman farà parte dei nostri...ma fidarsi di una Femme Fatale è già rischioso di suo, figuriamoci se la donna in questione è un gatto per metà....

 

IN CONCLUSIONE…

La nuova fatica di Rocksteady è, senza mezzi termini, una vera perla. Forti dell’esperienza ottenuta con quella scommessa ampiamente vinta a nome Arkham Asylum, non senza qualche citazione a nomi illustri (Assassin’s Creed in primis, ma in più di un’occasione l’alone di God of War è evidente) , quello che ci viene offerto è un robusto Action dai connotati Free-Roaming fortemente incentrato su combattimenti mai noiosi, una trama ricca di colpi di scena e cinematografica, enigmi estremamente complessi e un comparto tecnico ai massimi livelli, un vero piacere per gli occhi in più di un’occasione. Atmosfera da brivido, gadget tecnologici e folli personaggi vanno a condire uno splendido esempio di arte videoludica, minato da piccole sbavature tecniche e alcuni momenti frustranti, dovuti ad un’Intelligenza Artificiale esageratamente precisa e realistica che non ci lascerà scampo.

Da giocare tutto d’un fiato. Bentornato Batman!

[hr]

SECONDO PARERE

by Giovanni “Dix@n” Tomaselli

 

Dopo aver passato anni interi della mia vita a cibarmi di pane e fumetti DC Comics arrivando ad ordinare dagli states, nel lontano 1997, l’albo speciale del matrimonio di Clark Kent (edizione speciale con tanto di invito alla cerimonia incluso) l’arrivo sul mercato di un titolo come Arkham City, preceduto due anni or sono da Arkham Asylum, ha rappresentato per me il coronamento di un sogno: riuscire finalmente a giocare in modo pressochè perfetto, con i miei eroi dell’infanzia.

Già…perché se c’è un aggettivo che meglio riesce a descrivere Arkham City, quello è “perfetto”!
La ricostruzione degli ambienti di Gotham City, la caratterizzazione dei personaggi, il ritmo della narrazione, la stravaganza della trama, la colonna sonora, l’appeal noir/dark tipico del fumetto (e della serie animata) di Batman, in breve OGNI ELEMENTO inserito nel gioco è stato realizzato in modo a dir poco maniacale: la controparte virtuale rappresenta infatti una ottima trasposizione videoludica di quanto da me  letto/visto da 20 anni a questa parte.
I ragazzi dei Rocksteady Studios sono riusciti, con passione e dedizione nei confronti dell’uomo pipistrello, nell’arduo compito di migliorare il già eccellente Arkham Asylum mutuando e affinando il sistema di combattimento del precedente capitolo senza rendere però gli scontri confusionari o l’esito di una battaglia decidibile da una casuale pressione dei tasti: tempismo e precisione diventano dunque fondamentali scoraggiando, all’inizio i giocatori che però, dopo poco, diverranno a dir poco assuefatti a queste nuove meccaniche di gioco.

Ulteriore plauso al team Rocksteady va fatto analizzando le scelte stilistiche utilizzate per la caratterizzazione dei personaggi: le forme a dir poco “grottesche” di molti dei modelli 3D, spigolosi e con tratti somatici ampiamente accennati, altro non sono che un palese omaggio al design adoperato dal maestro Frank Miller, già autore di fumetti di culto come Sin City, ne “Il Ritorno del Cavaliere Oscuro” del 1986. Analizzando a fondo il gioco potrei elencare decine e decine di queste chicche, inserite per coccolare i fan di vecchia data e per attrarre i neofiti, che vanno ad impreziosire una struttura di gioco già di per se eccellente.

Batman: Arkham City è un acquisto obbligato per tutti gli appassionati del genere action, per i fan dell’uomo pipistrello e per tutti quelli che stanno cercando un gioco che, pur senza pretendere un impegno sistematico e di lunghissima durata, li tenga incollati allo schermo senza soluzione di continuità.

 

Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.

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