La guerra oltre la propaganda
In un mondo in cui la guerra viene presentata come una battaglia tra macchine, la verità è ben più oscura. 86: EIGHTY SIX è un anime che scava nel cuore della discriminazione, della propaganda e della brutalità del conflitto, trasformando un semplice scenario bellico in una narrazione intensa e dolorosamente attuale.
Tratto dalla light novel di Asato Asato e illustrato da Shirabi, l’anime è prodotto da A-1 Pictures e trasporta lo spettatore in una realtà distopica in cui la Repubblica di San Magnolia combatte da nove anni contro l’Impero di Giad. Al centro del conflitto ci sono le Legioni autonome dell’Impero, macchine da guerra senza pilota che hanno portato devastazione nelle prime fasi della guerra. Per contrastarle, la Repubblica ha creato le proprie unità meccanizzate, i Juggernaut, ufficialmente presentati al pubblico come droni pilotati a distanza.
Ma la verità è ben diversa. A combattere questa guerra non sono macchine, bensì gli 86, un gruppo di esseri umani appartenenti alla minoranza Colorata della Repubblica, brutalmente discriminata e perseguitata dalla classe dominante degli Alba. Costretti a vivere in campi di internamento e privati persino della loro identità, gli 86 sono stati ridotti a carne da cannone per una nazione che li considera sacrificabili.

In questa realtà crudele si inserisce il personaggio di Vladilena “Lena” Milizé, una giovane e idealista ufficiale Alba, una delle poche a denunciare le atrocità del sistema. Lena viene assegnata come Supervisore dello Squadrone Spearhead, un’unità d’élite composta da veterani 86 che si sono guadagnati il diritto di avere un nome. A capo della squadra c’è Shinei “Il Becchino” Nōzen, un soldato temuto e rispettato, con un passato segnato dalle perdite e dal dolore.
Lo Squadrone Spearhead è noto per la sua sinistra reputazione: tutti i suoi precedenti Supervisori sono impazziti o si sono tolti la vita. Lena, determinata a cambiare le cose, inizia a comunicare con i membri della squadra, entrando lentamente nel loro mondo e scoprendo le cicatrici che la guerra ha lasciato su di loro.

Ma mentre il rapporto tra Lena e Shinei si sviluppa, emerge una verità ancora più inquietante: la Repubblica ha mentito su tutta la guerra. Ciò che gli 86 affrontano ogni giorno è solo l’inizio di una minaccia ben più grande, capace di spazzare via tutto ciò che conoscono.
86: EIGHTY SIX non è solo una storia di guerra, ma un viaggio attraverso la sofferenza, il coraggio e il peso delle ingiustizie. L’anime non esita a mostrare la brutalità del conflitto e il costo umano delle scelte politiche, regalando una narrazione intensa e coinvolgente. Con un’animazione spettacolare, una colonna sonora evocativa e una regia capace di esaltare la tensione emotiva, questa serie si distingue come una delle più potenti degli ultimi anni.
Tra battaglie epiche e momenti di struggente introspezione, 86: EIGHTY SIX è un anime che lascia il segno, portando lo spettatore a chiedersi fino a che punto una società possa spingersi per preservare le proprie menzogne.
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