Amazon Luna, poco soddisfacenti le prime prove

Arrivano le prime prove di Luna. E no, non sono esaltanti.

amazon luna

Il gaming in streaming è uno degli argomenti più chiacchierati degli ultimi mesi, vuoi per le poco promettenti performance di Stadia, vuoi per l’ingresso di un colosso come Amazon nel calderone già popolato da Google, Microsoft e NVIDIA. Da qualche ora, il servizio di streaming Luna di Amazon è arrivato in accesso anticipato per un numero limitato di clienti negli Stati Uniti, e stanno iniziando a circolare le prime impressioni. Vi ricordiamo che Luna arriva con 50 giochi e supporto per Mac, PC, Fire TV e, per la prima volta, dispositivi iOS.

A metterci le mani sono stati i colleghi di The Verge, che hanno redatto un articolo molto interessante sul funzionamento di Luna, del quale ora cercheremo di darvi un riassunto.

Tutto si riduce, ovviamente, alle prestazioni del servizio di Amazon, specie se paragonato a quanto offrono XCloud e Stadia. Affinché il cloud gaming funzioni bene, sostanzialmente, Amazon deve riuscire a inviare all’utente fotogrammi video compressi che siano responsivi della pressione dei pulsanti da parte degli utenti. E questo sempre, anche se la larghezza di banda di Internet diminuisce. In linea teorica, Luna richiede una velocità di connessione minima di 10 Mbps per funzionare, ma pare che la realtà sia abbastanza diversa.

Secondo The Verge, 10 Mbps non sono abbastanza. Facendo vari test con le connessioni di diversi redattori, il magazine riporta che per funzionare correttamente Luna richieda, a conti fatti, almeno 25 Mbps. Sono stati fatti test limitando il router rispettivamente a 10 Mbps, 15 Mbps e 20 Mbps, e i risultati sono stati sempre insoddisfacenti (lag, stuttering e via dicendo).

Le prestazioni migliori le ha registrate (indovinate un po’) un PC con una connessione ethernet cablata, al quale è stato connesso un controller. Il tutto senza che nessun altro in casa facesse uso di altri servizi in streaming, non solo gaming ma anche video come Netflix o Disney+.

Stando ai dati raccolti da The Verge, giocare a Bloodstained: Ritual of the Night utilizzando PC in ethernet e controller restituisce un’esperienza molto simile a quella offerta dal gioco in esecuzione in modo nativo. D’altro canto invece Metro: Exodus, uno dei giochi graficamente più d’impatto disponibile per lo streaming, sembra restituire invece pessime prestazioni rispetto a quello a cui sareste abituati giocandolo in modo nativi su un PC da gioco. Tuttavia lo staff specifica che il gioco non ha un bell’aspetto né su Luna né su Stadia, con la differenza che quest’ultima riesce a far funzionare l’input di mouse e tastiera, mentre Luna restituisce prestazioni lente e laggose. Secondo la prova di The Verge, anche su iOS l’esperienza non è stata delle migliori: un gioco come Control si è rivelato giocabile meglio su rete LTE che non su Wi-Fi, e questo la dice lunga.

Il miglioramento c’è stato nei caricamenti, che sembrano veloci quanto quelli di un PC da gioco casalingo. Al momento inoltre, Luna non offre supporto al gaming in 4K e l’app è (al momento) abbastanza scarna. Tuttavia Amazon promette di migliorare le prestazioni del suo servizio in streaming, ma per ora il “futuro in rete senza console” auspicato dai colossi del web ancora fatica ad affermarsi.


Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.

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