Un gioco eterno, ancora divertentissimo
Tetris, Super Mario Bros., Minecraft e indubbiamente Age of Empires II. Dovendo stilare una lista di giochi che potremmo definire in qualche modo immortali, non è possibile escludere da questo ristretto elenco la creatura che fu degli Ensamble Studios, strepitoso team specializzato in strategici in tempo reale che diede i natali alla saga, trovò il tempo di dedicarsi a Star Wars con il bellissimo Galactic Battlegrounds e si reinventò Halo in chiave RTS, prima di essere sciolto nel 2010.
Per quanto Age of Empires sia andato nominalmente oltre all’indimenticato secondo capitolo, il pensiero di tutti i fan del brand e del genere finisce per incastrarsi sempre lì, torna puntualmente e nostalgicamente a William Wallace, a El Cid, a Giovanna D’Arco, a tutti gli eroi che in quell’ormai lontano 1999 seppero farci amare la storia come nessuna lezione a scuola era mai riuscita a fare. Non fu solo il periodo preso in considerazione, il violento e vivace Medioevo, è una fucina di battaglie drammatiche e personaggi altisonanti; non fu solo le migliorie apportate al capitolo originale perfezionavano chirurgicamente le già poche sbavature evidenziate ai tempi; non fu solo la maggior potenza di calcolo dei PC dell’epoca permise l’ingigantimento delle mappe e degli eserciti coinvolti. Fu principalmente una questione di stile a decretarne l’immortalità.
Del resto, c’è un motivo se pochi, pur con grande tenerezza, si ricordano di Empire Earth; se Age of Empires IV, nonostante l’ottimo gameplay, non è stato in grado di accentrare su di sé le attenzioni del pubblico. La ragione è proprio da ricercarsi nella riconoscibilità estetica, nella capacità di coniugare funzionalismo e stile con la stessa efficacia con cui seppe farlo, per l’appunto, Age of Empires II. Non sorprende più di tanto, insomma, se il secondo capitolo della saga ha ricevuto, nel corso dei decenni, porting, rimasterizzazioni, nuovi contenuti e un supporto della community costante e inestinguibile.

Così, dopo la conversione per PlayStation 2 per opera di Konami del 2001, in questo 2025 che ha decretato la cancellazione delle barriere e dei confini in ambito console è toccato a Microsoft stessa offrire in dono a PlayStation 5 una versione dedicata di Age of Empires II: Definitive Edition, diretta trasposizione della versione proposta su Xbox Series X e S e pubblicata nel gennaio del 2023.
Partiamo dalle note dolenti di questa operazione commerciale, che sono poche e solo relativamente influenti. Tanto per cominciare, le specificità del DualSense non sono state tirate in ballo in alcun modo. Poco male per i trigger adattivi e il feedback aptico. Il touchpad al centro del controller, dal canto suo, avrebbe potuto fare la differenza in certi ambiti, come vedremo più nel dettaglio a breve. L’altra nota parzialmente stonata va ricercata nella strategia di vendita del gioco. L’edizione standard, dal costo di 39,99€ include i contenti del gioco originale e solo le tre espansioni Lords of the West, Dynasties of India e Dawn of the Dukes. Per giocare anche alle campagne Return of Rome, Battle for Greece, The Mountain Royals e Victors and Vanquished, invece, dovrete acquistare la Premium Edition al prezzo di 59,99€. Si tratta, in entrambi i casi, di un prezzo budget, beninteso. Eppure, vista la natura del gioco, sulle cui spalle, volenti o nolenti, poggiano interi decenni, sarebbe stato opportuno valutare un unico pacchetto ad un prezzo ancora più vantaggioso.
Poco male, tuttavia, dal momento che siamo di fronte ad un’ottima trasposizione, un titolo sostanzialmente imperdibile per gli amanti del genere, sprovvisti per qualche motivo di un PC, o per chi ha sempre voluto iniziarsi agli strategici in tempo reale, ma non sapeva da cosa iniziare. Va da sé che la versione migliore del gioco, per innumerevoli motivi, resta quella per computer. Non si tratta solo del sistema di input. Nonostante sia possibile smanettare con diversi parametri grafici anche su PlayStation 5, aumentando o diminuendo il livello di dettaglio generale, su PC tutto gira in maniera molto più fluida, con tempi di caricamento sensibilmente più ridotti.
PlayStation 5 supporta mouse e tastiera anche in questo gioco
Nonostante qualche secondo di attesa in più durante il caricamento delle mappe, nonostante qualche piccola incertezza nelle situazioni più concitate in termini di truppe e unità su schermo, il lavoro svolto per l’adattamento del sistema di controllo alle specificità del pad merita un sincero plauso. Ovviamente il control scheme è estremamente affollato. Ci si affida moltissimo alle combinazioni di tasti e la mobilità del cursore con l’analogico non è minimamente paragonabile a quella che si ha con il mouse.
Eppure, si riesce a gestire il tutto con relativa disinvoltura e praticità. Ogni tanto si fatica a selezionare solo un tipo di unità, o un ristretto manipolo rispetto al totale quando l’esercito è ammassato, ma sono compromessi che bisogna essere pronti a mandare giù se si sceglie di giocare su console, con questa configurazione. C’è da dire che il software ci mette del suo per automatizzare, con efficacia e intelligenza, alcuni processi. Per esempio, se lo vorrete, potrete gestire il compito di raccolta delle risorse primarie lasciando che sia l’IA a spartire le mansioni ai singoli cittadini, in base alle necessità del momento. Va da sé che in certe situazioni dovrete agire manualmente, ma soprattutto nelle fasi avanzate della partita il tutto funziona alla grande.
Age of Empires II: Definitive Edition anche su PlayStation 5 supporta il cross-play. Ciò significa che online potrete tranquillamente dovervela vedere con un utente che gioca su PC, con tutte le differenze del caso in termini di velocità e precisione del sistema di input. Con il pad si riesce a gestire piuttosto bene la situazione contro la CPU, sebbene ai livelli di difficoltà più alti dovrete davvero dare fondo al vostro spirito strategico e all’abilità di destreggiarvi tra analogici e pulsanti. Online il divario diventa davvero evidente. O meglio: potrebbe diventarlo.

Sì, perché PlayStation 5 supporta mouse e tastiera anche in questo gioco. Ciò significa che, avendo a disposizione una coppia delle sopracitate periferiche, senza bisogno di particolari configurazioni, potrete sostituire in qualsiasi momento il pad con degli strumenti sicuramente più precisi e pronti al compito. In questo modo, il gioco, pur non trasformandosi drasticamente, subisce un boost in termini di fruibilità. L’HUD è molto simile alla versione PC, non fosse per qualche didascalia che, inspiegabilmente, trasborda lievemente dai suoi contorni. Ciò significa che, se siete veterani di Age of Empires II, impiegherete meno di un secondo per trasformarvi da impacciati giocatori della prima ora, a fulmini di guerra pronti a razziare ogni avamposto e radere al suolo ogni castello nemico.
Cambieranno le piattaforme, cambieranno i tempi, ma in termini prettamente ludici, Age of Empires II: Definitive Edition si riconferma un assoluta hit del genere e non solo. Anche su console ci vuole un attimo per scoprirsi prigionieri del senso di onnipotenza che si prova ogniqualvolta si riduce in cenere l’esercito nemico; dell’adrenalina che si scatena quando si iniziano ad accumulare le truppe, pronti per l’attacco definitivo; della soddisfazione che sgorga dalla certezza di aver dato vita ad una fiorente città capace di generare risorse in gran quantità.
La varietà delle situazioni che vivrete grazie ai tantissimi livelli proposti tra una campagna e l’altra, vi metterà a confronto con difficoltà, ostacoli, nemici di ogni genere. Da questo punto di vista, meritano una menzione d’onore la campagna dedicata ai Tre Regni, in cui ci sono dei momenti specifici che influenzano il proseguo degli eventi, e quelle dedicate all’antica Grecia e ai romani, prese di peso dal primo capitolo della saga, tocco vintage che non potrà che mandare in brodo di giuggiole i fan più anziani del brand.
Conclusioni
Age of Empires II: Definitive Edition funziona alla grande anche su PlayStation 5. Questa edizione, soprattutto nella versione Premium, si presenta con un quantitativo esorbitante di civiltà, una quarantina circa, e di livelli divisi in numerose campagne, alcune delle quali prese di preso dal primo capitolo della serie.
Se sulla qualità delle meccaniche ludiche non c’è molto da aggiungere rispetto ai decenni di lodi e riconoscimenti che la critica mondiale ha riservato per l’originale e le sue successive trasposizioni, in questa specifica edizione per l’ammiraglia di Sony, come fu già per le console di Microsoft, è giusto sottolineare l’ottimo lavoro compiuto per quanto riguarda l’adattamento del sistema di controllo al pad. Tutto funziona alla perfezione, con poche rinunce rispetto alla versione PC. Tra l’altro, mouse e tastiera sono ben supportate da PlayStation 5 e potrete quindi utilizzarli anche in questa edizione, ricucendo così il gap che potreste patire giocando online in cross-play.
Immortale e intramontabile, Age of Empires II: Definitive Edition si riconferma un eccellente strategico in tempo reale, del tutto insensibile al tempo che passa. Se non lo avete ancora giocato è arrivato proprio il momento per goderselo sia con il pad, sia con la tastiera e il mouse. Se, al contrario, conoscete già bene il titolo in questione, potete tranquillamente farne a meno dal momento che quest’edizione non propone alcun contenuto inedito.

Good
+Sistema di controllo ben adattato al pad+Una marea di contenuti e livelli+PlayStation 5 supporta mouse e tastiera anche in questo giocoBad
-Tempi di caricamento prolungati e qualche incertezza del frame rate-La Standard Edition manca di molti contenuti
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