Activision Blizzard: Tanti classici non saranno più disponibili in Cina

Tantissimi giocatori perderanno i loro account Activision Blizzard.

Activision Blizzard: Tanti classici non saranno più disponibili in Cina

Come molti giocatori sanno, Activision Blizzard ha pubblicato molti dei titoli MMO e multiplayer più di successo al mondo. Tra la vasta lista dei titoli della compagnia, vi sono World of Warcraft, Hearthstone, Warcraft III: Reforged, Overwatch e le serie di Diablo e StarCraft.

Questi titoli sono ampiamente conosciuti in tutto il mondo e continuano ad essere giocati con grandi picchi di utenti. Purtroppo, tra non molto, tutti questi titoli spariranno dal mercato cinese a causa di un mancato accordo.

La vasta libreria di titoli Blizzard lascerà la Cina a causa di un mancato accordo tra la compagnia e il suo distributore cinese NetEase. Activision Blizzard ha pubblicato un lungo articolo in cui spiega quanto sia dispiaciuta per l’accaduto e come abbia molto a cuore tutti i giocatori provenienti dalla Cina e grata del loro supporto durante questi 20 anni.

In risposta a questa dichiarazione, il presidente di NetEase, Simon Zhu, ha accusato Activision Blizzard di questa decisione sconcertante presa da una sola persona. La risposta di Zhu rivela il grande dispiacere da lui provato, dato che egli stesso è un grandissimo fan dei titoli Blizzard.

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Con più di 10.000 ore sulle spalle, Simon Zhu è davvero rammaricato dal non poter più accedere ai suoi titoli preferiti. Continuando, Zhu ha specificato che molte cose dietro questo misterioso accordo non possono essere ancora mostrate alla luce del sole, ma ha spiegato che i danni che verranno arrecati al mercato videoludico cinese sono stati causati da una sola persona.

Il principale colpevole etichettato da Zhu potrebbe essere il controverso CEO di Activision Blizzard, Bobby Kotick. Il famigerato Kotick è comunemente conosciuto per le varie accuse di molestie sessuali e di svariati abusi tra i dipendenti della compagnia.

Secondo nuovi rumor, si pensa che Zhu si stia riferendo al presidente della Cina, Xi Jinping, data la sua politica di aumentare le restrizioni sui videogiochi. Vi ricordiamo che Simon Zhu non ha fatto nessun nome nella sua risposta per cui gli interessati delle accuse sono delle mere speculazioni.

In ogni caso, vi ricordiamo che Phil Spencer è entusiasta di poter parlare con gli sviluppatori di Activision Blizzard per riportare in auge i classici RTS della compagnia. Fate sapere se anche voi siete dispiaciuti per i fan cinesi di Blizzard sul nostro gruppo Facebook.

Simon Zhu NetEase


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