Steins;Gate Elite – Recensione

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Può un microonde viaggiare nel tempo?

Steins;Gate Elite – Recensione
steins;gate elite
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Dieci anni fa, nel “lontano” 2009, 5pb. e Nitroplus pubblicarono una visual novel che è rimasta nel cuore di moltissimi appassionati. Sto ovviamente parlando di Steins;Gate, una storia all’apparenza stramba e divertente che nasconde in realtà una delle trame più complesse e imprevedibili mai apparsi prima in una visual novel.

Nonostante la bellissima storia, l’originale Steins;Gate si presentava decisamente classico nel suo genere, con le solite tavole fisse a far da sfondo e i personaggi praticamente statici. Dieci anni dopo Spike Chunsoft e 5pb. riprendono in mano uno dei loro capolavori, trasformandolo in un titolo piacevole e moderno, con qualche piccola sorpresa.

La casa produttrice ha preso sostanzialmente in prestito parte dell’anime Steins;Gate (basato appunto sul videogioco), aggiungendo poi molte scene inedite, nuove sessioni di doppiaggio e particolari che hanno riplasmato animazione e videogioco in una nuova opera che è la perfetta fusione fra i due media. Il risultato è bello da guardare e da sentire: il fattore immersivo è aumentato drasticamente e nonostante gli artwork originali fossero sicuramene più dettagliati (perché trattasi, appunto, di immagini statiche), non se ne sente assolutamente la mancanza in questa nuova versione, che sembra prendere praticamente vita sul nostro schermo.

Steins;Gate Elite

Il nostro Okabe Rintaro è sempre il solito megalomane.

Nonostante l’opera di svecchiamento sia del tutto riuscita, l’esperienza di gioco rimane pressoché invariata dall’originale: Steins;Gate Elite segue la storia di Okabe Rintaro, un ragazzo che pensa di essere uno scienziato pazzo da film d’azione di serie B ossessionato da un complotto mondiale creato da una sinistra entità nota come “Organizzazione“. Ovviamente è tutto frutto della sua immaginazione: Okarin, come viene chiamato dai suoi amici, è sostanzialmente un cretino che finge di essere l’eroe oscuro che salverà il mondo parlando ad un telefono spento e urlando ad alta voce le sue sempre più assurde teorie complottiste.

5pb e Spike Chunsoft hanno unito animazione e videogioco in una nuova opera che è la perfetta fusione fra i due media

Le sue abilità come scienziato non sono però del tutto frutto della sua megalomania: Okabe Rintaro vive con un gruppo di rinnegati che chiama Lab-Mem (diminutivo di Lab-Members), sostanzalmente i suoi amici, con i quali costruisce congegni di dubbia utilità nella speranza di creare un’invenzione davvero rivoluzionaria. Un obiettivo che Rintaro raggiungerà praticamente per caso: cercando di creare un microonde in grado di attivarsi in remoto tramite telefono, i Lab-Mem creeranno sostanzialmente un dispositivo in grado di spedire dati e oggetti attraverso il flusso temporale. In sostanza, una macchina del tempo.

steins;gate elite

Quello che vi ho detto sembra assurdo, lo so. Però, se state per classificare la trama di Steins;Gate Elite come l’ennesima bizzarra opera giapponese vi devo fermare subito: la storia di Okabe Rintaro e dei suoi amici è una delle più complesse rappresentazioni del viaggio del tempo mai apparse in un media mainstream, e include moltissime teorie reali di fisica dei quanti e numerose spiegazioni scientifiche che contribuiscono a dare sostanza a una trama all’apparenza criptica e di difficile comprensione. Più andrete avanti con la storia più vi accorgerete di quanto Steins;Gate Elite riesca a essere profondo, scioccante, avvincente e persino credibile.

La trama del gioco è sostanzialmente un capolavoro

Non aggiungerò altro, perché se non avete mai giocato a Steins;Gate è giusto che sperimentiate quello che le mie parole vi hanno accennato in prima persona. Se la trama del gioco è sostanzialmente un capolavoro, il gameplay di Steins;Gate Elite rimane pressoché invariato dalla sua controparte originale. Okabe Rintaro potrà utilizzare il suo telefono, mandare email e prendere così delle decisioni che andranno a influenzare lo svolgimento degli eventi, portandolo a finali truculenti e scioccanti oppure alla migliore delle conclusioni possibili. E io non vi consiglio di abbandonare il gioco finché non otterrete il finale migliore, perché ne vale assolutamente la pena.

Conclusioni

Nessun giro di parole: Steins;Gate Elite è un capolavoro fra le visual novel, un titolo appassionante come pochi in grado di convincere anche i neofiti del genere. Vi dirò di più: questo gioco è perfetto anche per chi non abbia mai giocato a una visual novel finora. Sul serio, questo è quel genere di racconto che vi rimarrà in testa per anni, sul quale rimuginerete un sacco e che vi farà venie voglia di provare altre visual novel.

I difetti della produzione di 5pb e Spike Chunsoft sono davvero pochi: il gioco non è localizzato in italiano ma solo in inglese (con doppiaggio giapponese), pertanto i non anglofoni sono praticamente esclusi dal provare questo capolavoro. Inoltre si è persa un po’ la statica perfezione degli artwork originali a favore delle nuove controparti animate, che però animano -appunto- alla perfezione l’intero gioco. Se non l’avete capito, questo gioco è un must-have: prendetelo oggi stesso e immergetevi in questa storia incredibile, vi assicuro che non ve ne pentirete. El Psy Kongroo.


 

Good

  • Una delle più belle visual novel mai realizzate
  • Trama profonda e complessa, mai scontata
  • Comparto visivo praticamente senza pari nel suo genere
  • Doppiaggio originale ispirato e ottimamente realizzato

Bad

  • Il gioco non è localizzato in italiano
9

Superbo

Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.

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