SnowRunner – Recensione

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Into the Wild, ma con i camion

SnowRunner – Recensione
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SnowRunner fa parte di quella ristretta cerchia di titoli che Death Stranding ha in parte sdoganato, influenzando la percezione del grande pubblico nei confronti di simulatori dichiaratamente di nicchia, a loro modo poco indulgenti con i neofiti, tacciati da più parti di essere noiosi e ripetitivi.

Del resto, se il maestro Kojima è riuscito a tramutarci in efficienti ed instancabili fattorini in un mondo post-apocalittico tanto più coerente e credibile di questi tempi, il disagio da quarantena può giocarci tiri strani, facendoci apparire desiderabile persino il guidare un lentissimo trattore mentre seminiamo un campo o lo sfrecciare lungo i binari di mezzo mondo tenendo sotto controllo spie ed indicatori, inventandosi capotreni dall’oggi al domani.

Non c’è momento migliore, insomma, per scoprire la soddisfacente e faticosa vita del trasportatore. In SnowRunner, tuttavia, non sarete accolti da comode arterie stradali da percorrere in tutta tranquillità, rispettando distanze di sicurezza e limiti di velocità. Parliamo difatti di una saga che ha sempre mostrato il lato più “sporco”, faticoso, selvaggio, e anche per questo emozionante, del mestiere.

Ultimo rappresentate di una saga che vanta una community piuttosto attiva, soprattutto in ambito PC dove i modder si divertono ad aggiornare continuamente i capitoli precedenti, per questa iterazione gli sviluppatori hanno ben deciso di inserire un paio di ambientazioni innevate, così da porre ulteriori ed inediti ostacoli ed obiettivi agli aspiranti camionisti.

Gli scenari disponibili sono ben quattro, per un totale di trenta chilometri quadrati di mappa liberamente esplorabile, purché si tengano le chiappe ben salde sul sedile, visto che pur potendo cambiare mezzo in qualsiasi momento, l’avatar non può poggiare i piedi sul terreno.

Ancor prima che simulatore nudo e crudo, SnowRunner è un vero e proprio sandbox, ponendo ben pochi paletti al vostro desiderio di esplorare, di raggiungere le mete più disparate, di scovare autonomamente nuovi incarichi, upgrade, luoghi d’interesse.

Volendosi proporre ad un pubblico più ampio possibile, tuttavia, l’avventura è comunque cadenzata da una lunghissima sequela di missioni che prevedono il trasporto di veicoli e merce da un capo all’altro delle ambientazioni, così da permettere anche a chi anela ad una progressione più lineare di non essere sopraffatto dall’elevato grado di libertà concesso dal gioco.

Inizierete con un modesto pick-up e una consegna da effettuare a poche centinaia di metri di distanza, incarico perfetto per accorgersi immediatamente quanto SnowRunner, a meno che non siate fan del brand, sia concettualmente ed empiricamente distante da qualsiasi altra cosa abbiate mai giocato in precedenza.

Tanto per cominciare, lo sterzo non torna automaticamente alla posizione neutra, ma dopo ogni curva dovrete girare manualmente il volante. Sulle prime vi sembrerà un vezzo simulativo fine a sé stesso, inutilmente macchinoso, ma vi basterà affondare un paio di ruote nel fango per carpire realmente la filosofia del gioco e l’utilità estrema di questa feature.

Anche il sentiero apparentemente più innocuo può tramutarsi in una tomba di melma se non approcciato con la giusta attenzione. La trazione integrale, laddove disponibile, aiuta, ma bisogna saperci fare con le marce, intuendo quando è il momento migliore per prendere velocità. Inoltre è fondamentale individuare puntualmente la traiettoria che intersechi il minor numero possibile di ostacoli grandi e piccoli.

Fiumiciattoli, lagune, strade dissestate, naturalmente picchi innevati e tundre ghiacciate: saranno questi i “nemici” da affrontare, armati di una certa sensibilità con il pad e del mezzo più adatto alle condizioni del terreno, ovviamente.

Le missioni che completerete non vi aiuteranno solo a ricostruire ponti e vie di comunicazioni con cui raggiungere zone altrimenti inaccessibili, o da utilizzare come comode scorciatoie. Soddisfacendo le richieste dei datori di lavoro riceverete denaro, spendibile per potenziare il parco auto o per ampliarlo acquistando nuovi mezzi.

Una quarantina in totale, tutti su licenza, ognuno è dotato di specifiche caratteristiche che ne decretano l’idoneità per specifici compiti. Per dedicarvi all’esplorazione sarà più comodo affidarvi ad un SUV. Per trasportare una cisterna colma di benzina o un rimorchio, sarà meglio affidarsi ad un mezzo pesante con un motore con sufficiente potenza.

SnowRunner introduce la modalità co-op, che vi permetterà di condividere la campagna con altri tre utenti massimo

Anche per questo motivo, potreste faticare e non poco ad introdurvi tra i meccanismi ludici che sorreggono l’esperienza. Sulle prime non solo impiegherete moltissimo tempo per raggiungere la meta desiderata, non fosse altro che spesso e volentieri per tirarvi fuori dal pantano dovrete contare sul fidato verricello, ma le esigue dimensioni del garage vi costringeranno a rimandare il completamento di qualche lavoro già accettato, perché privi del veicolo adatto con cui raggiungere le zone in cui rifornirvi del materiale necessario.

La progressione, insomma, procede molto lentamente all’inizio e per mitigare la situazione non avrete che due possibili strade. Potreste accettare la natura intrinseca dell’esperienza, che sa elargire immense soddisfazioni anche solo per essere riusciti ad arrampicarvi indenni sino alla cima di una collina, a patto di essere attratti da un certo tipo di videogiochi e di scendere a compromessi con il lungo rodaggio del prologo. Oppure potreste chiedere supporto ad un vostro amico più esperto o semplicemente meglio attrezzato.

SnowRunner, difatti, introduce la modalità co-op, che vi permetterà di condividere la campagna con altri tre utenti massimo, sia per darsi manforte, sia per bersi una birra (reale) sul crinale di una montagna (virtuale) scalata in compagnia, togliendosi vicendevolmente dai guai sempre grazie all’utilizzo del verricello e di qualche ruota motrice extra.

Ludicamente parlando, tirando le somme, il titolo è solidissimo, poco accondiscendente, certo, ma graziato da un sistema di guida molto realistico, oltre che da un motore fisico convincente.

Graficamente il gioco non abbaglia, ma si fregia di ottimi modelli poligonali dei mezzi e di ambientazioni sufficientemente dettagliate. L’effettistica non è particolarmente raffinata, né la linea d’orizzonte vi lascerà senza fiato.

Conclusioni

SnowRunner è un simulatore di tutto rispetto, sfaccettato al punto che anche chi non si è mai approcciato a giochi simili potrebbe iniziarsi al genere, proprio a partire dalla produzione Focus Home Interactive.

I ritmi non sono compassati come in Farming Simulator, né il proprio operato è fondamentalmente fine a sé stesso come accade in Train Simulator. Liberare passaggi ostruiti, ampliare lentamente il garage, imbattersi in potenziamenti per il motore o per le sospensioni esplorando le mappe, sono tutte ricompense che solleticheranno il palato di chi è abituato ad esperienze più lineari.

Bisogna superare l’impasse iniziale, quando non si hanno soldi, né mezzi del tutto adatti ai lavori proposti.

Una resa grafica migliore, una progressione più equilibrata, missioni specificatamente ideate per il multiplayer avrebbero certamente reso ancor più gustosa l’offerta di Focus Home Interactive. Tuttavia, curiosi o fan di lunga data avranno ben poco di cui lamentarsi: SnowRunner è impegnativo e divertente al punto giusto.

 

Good

  • Sistema di guida raffinatissimo
  • Ampia libertà decisionale
  • Scenari densi di punti d’interesse

Bad

  • Il multiplayer avrebbe potuto offrire modalità ad hoc
  • L’impasse iniziale potrebbe scoraggiare
8

Imperdibile

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