SBK Team Manager – Anteprima gamescom 18

Digital Tales ci riprova

SBK Team Manager – Anteprima gamescom 18
SBK Team Manager – Anteprima gamescom 18
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Colonia – C’è poco da fare, ormai l’intrattenimento portatile si è spostato (se togliamo una console ibrida come Switch) prettamente su mobile. Si tratta di dispositivi che abbiamo sempre con noi, a portata di mano, per questo davvero accessibili a tutti, ma non per questo, senza compromessi. Vorremmo tutti poter giocare in qualsiasi momento ad un gioco qualitativamente al pari di una versione maggiore per console, ma la realtà è che vuoi per limiti tecnici, vuoi per limiti ergonomici, l’esperienza su mobile sarà quasi sempre diversa.

Nonostante questo i ragazzi di Digital Tales puntano forte su questa piattaforma e, dopo il successo del gioco di corse su licenza SBK, e dopo averla rinnovata, hanno deciso di ampliare la loro offerta con un gioco che sì, ha comunque a che fare con le corse, ma che forse è più adatto alla piattaforma su cui gira. Stiamo parlando di un manageriale, nel dettaglio di SBK Team Manager, che come potrete intuire, vi metterà “alla guida” di un team Superbike, con lo scopo di portare i suoi piloti in vetta alle classifiche mondiali.

Avendo la licenza ufficiale, tutte le piste, le moto ed i piloti saranno quelli reali, ad eccezione dei vostri, che dovrete ingaggiare tra una schiera di contendenti. Il primo step sarà proprio quello di trovare un pilota e, viste le limitate disponibilità iniziali, così come la vostra fama, dovrete accontentarvi di quel che c’è. Questa parte, insieme alla scelta degli sponsor e alla cura delle vostre finanze, rappresenta il momento più “tranquillo” della vostra esperienza.

Sì perché quando sarete pronti si passerà alla fase pre-gara, che comprende il settaggio della moto, le prove libere e le qualifiche: inutile starvi a dire che le vostre scelte saranno fondamentali e che chi inizia bene è già a metà dell’opera, quindi come ogni gestionale che si rispetti, sono proprio questi “dettagli” a rappresentare il cuore del gioco. Certo, il momento della gara è quello che tutti attendiamo, ma i risultati dipenderanno in parte anche dal lavoro fatto in background.

A proposito della gara, una delle novità è la possibilità, rispetto ad altri giochi manageriali di questo genere, di osservare la corsa in 3D, seguendo quindi le gesta del vostro pilota come se steste guardando una vera gara. Freniamo l’entusiasmo però, perché innanzitutto stiamo parlando sempre di un gioco mobile, che tra l’altro dovrà girare non solo sugli smartphone di fascia alta, per cui i limiti grafici si faranno sentire. Poi dobbiamo dire che continuiamo a preferire la visuale “classica”, quella in cui vediamo solo dei pallini sulla pista, ma che a nostro modo di vedere incarna al meglio lo spirito del genere manageriale: per fortuna potremo cambiare da una visuale all’altra quando vorremo: per cui, a voi la scelta.

Nella fase della gara potrete decidere in tempo reale che andatura tenere, se sia il caso di spingere o accontentarsi della propria posizione (monitorando la percentuale di possibilità di incidente), fare i pit-stop e soprattutto, dovrete aspettare che la gara giunga al termine (ci sono sembrate un po’ troppo lunghe le gare, ma ci è stato detto che stanno lavorando anche sul bilanciamento della loro durata).

Durante la prova abbiamo intravisto qualche buono spunto nelle cose da fare durante la fase gestionale (l’hospitalty ed il garage) e siamo sicuri che la licenza SBK possa far felici gli appassionati di questa competizione, ma probabilmente c’è ancora qualcosa da sistemare, e per fortuna c’è anche il tempo per farlo.

A decretare il successo o meno di SBK Team Manager saranno anche le scelte da parte di Digital Tales sulla modalità di acquisto da parte degli utenti; ormai la maggior parte degli sviluppatori propone giochi gratuiti con acquisti in game o adv.

Ma soprattutto sarà il bilanciamento generale della fase gestionale, dei tempi di gara e l’intrattenimento che genererà a segnarne la sorte, per cui non possiamo che attendere il gioco definitivo per esprimerci definitivamente sul titolo.


E' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!

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