Rhythm Paradise Megamix – Recensione

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Rhythm Paradise Megamix – Recensione
Rhythm Paradise Megamix – Recensione
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Senza alcun dubbio nella nostra anteprima Rhythm Paradise Megamix ci ha lasciato davvero una buona impressione, talmente buona da averlo definito il capitolo migliore della saga.
L’ultima new entry della serie musicale targata Nintendo in collaborazione con il compositore Tsunku♂ è effettivamente arrivata oggi al quarto capitolo in grande stile mantenendo la sua formula sempre accattivante e divertente, pregio da non sottovalutare considerando che il brand ha compiuto ben 10 anni di storia non sentendoli minimamente.
Dai tempi della pubblicazione nel 2006 di Rhythm Tengoku su GameBoy Advance (l’unico rimasto esclusivamente in Giappone), passando per i successivi capitoli Rhythm Heaven (DS) e Rhythm Heaven Fever (Wii), la sua ultima incarnazione su 3DS raccoglie tutti i mini giochi dei precedenti capitoli e ne aggiunge di nuovi.
Rhythm Paradise Megamix è per questa ragione paragonabile a una grande festa di compleanno dove vecchi e nuovi amici si incontrano, ma il party sarà stato veramente all’altezza delle aspettative? Mettetevi comodi e scopritelo con noi.

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Console e gioco completo alla mano, la prima vera novità che ci accoglie in questo nuovo Rhythm è la presenza di una trama vera e propria a unire i vari minigiochi.
Fin dai primi minuti di gioco il giocatore viene accolto dal buffo orsetto rosa Tibby, una creatura proveniente dal Mondo Celeste e caduta erroneamente dal cielo dove vorrebbe ritornare. Non rimanendo insensibili alla disperata richiesta di Tibby di aiutarlo a tornare nel Mondo Celeste, il giocatore si mette in viaggio con lui incontrando personaggi coloratissimi e folli come l’uomo dalla testa a forma di automobile, l’ape gigante o la ragazza innamorata delle ciambelle. Ognuno di loro sottopone al giocatore delle sfide per ritrovare il senso del ritmo perduto, solo una volta vinte potremo continuare il viaggio sbloccando il lucchetto di ogni portale.
Nella sua semplicità la trama riesce a essere convincente sia per la caratterizzazione dei personaggi che per i dialoghi divertenti i quali fanno da sfondo alle varie prove musicali. Le prove quindi, sono come sempre il vero fulcro del gioco e mantengono uno stile unico e pieno di bizzarrie come solo i giapponesi riescono a creare. Fra le tante follie a cui assisteremo e parteciperemo nei circa 100 minigiochi di cui 30 totalmente inediti, ci sono ad esempio un gatto ninja che taglia le verdure, un coniglietto che salta così in alto da raggiungere la luna, rane che cantano a ritmo di rock e così via, potremmo continuare almeno per una buona mezz’ora ad elencare tutte le geniali stramberie presenti.
In questo viaggio musicale il giocatore viene accompagnato per mano non solo da Tibby ma anche dai tutorial presenti in ogni minigioco, una funzione assai utile che in caso di ripetuti errori provvede addirittura a illustrare nello schermo inferiore il ritmo e i tasti che dovremo premere.

Cuffiette alle orecchie, Rhythm Paradise Megamix è un’avventura musicale adatta ai giocatori di tutte le età

Le situazioni che vivremo sono varie e mai noiose ma, inaspettatamente, è il gameplay vero e proprio a non essere molto fantasioso limitandosi a farci premere uno o massimo due pulsanti, il tutto a tempo di musica. Indubbiamente la semplicità di dover tamburellare lo stilo o, in alternativa, di premere un solo tasto, rende il titolo accessibile anche ai giovanissimi. Dall’altro canto però, non sfruttare appieno il touch screen del 3DS e i restanti comandi è un’occasione sprecata considerando le numerose potenzialità della console. Il giocatore inoltre, è chiamato anche a decidere se rinunciare alle funzionalità touch per un interfaccia classica e viceversa poiché un’opzione purtroppo esclude l’altra e non possono essere sfruttate assieme.
Rhythm Paradise Megamix cerca così di rendere l’accessibilità e la semplicità dell’interfaccia di gioco un suo punto di forza ma, allo stesso tempo, tale scelta può diventare anche un’arma a doppio taglio per i giocatori abituati ad altri rhythm game con comandi più complessi.

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Non bisogna comunque farsi ingannare dall’interfaccia semplice, poiché i giochi offrono un alto livello di sfida scandito da un sistema di valutazione che calcola con estrema precisione il nostro senso del ritmo, così preciso che raggiungere il 100% di punteggio non è semplice, soprattutto in certe prove. Non è ad esempio così scontato tagliare un ceppo di legno in una determinata frazione di tempo, acchiappare una monetina contando da soli tre secondi o non farsi ingannare dalle finte del nostro avversario durante una partita a baseball. In tutte le situazioni in cui ci troveremo, dovremo affidarci il meno possibile ai nostri occhi in favore dell’udito; essendo quindi la grafica un elemento che passa in secondo piano, questa tende alla semplicità optando principalmente per lo stile 2D.

Le musiche e le situazioni presenti nel gioco riescono a essere sempre folli e geniali allo stesso tempo

Alla fine di ogni esercizio, non solo otterremo un punteggio ma anche delle monetine da spendere in un negozio ricco di collezionabili e molto altro. Le monetine possono ad esempio essere utilizzate per saltare un minigioco in cui siamo rimasti bloccati, ma nella migliore delle ipotesi, possono essere spese per comprare nuovi giochi, tracce musicali da ascoltare e oggetti ritmici da esporre nell’apposito museo.
Per ottenere tutti gli extra sarà necessario un borsellino degno di Paperon de’ Paperoni e molta costanza, completare tutto Rhythm Paradise Megamix è davvero una bella impresa che richiede ore e ore di gioco.
Fine a se stesso è invece un simpatico pinball dove al posto della tipica pallina troviamo delle rape con cui nutrire una capretta, una trovata che serve per sbloccare nella gallery dedicata alle mascotte alcune informazioni e curiosità sui buffi personaggi che abitano il mondo di Rhythm.
Non è finita qui però, Rhythm Paradise Megamix offre anche una modalità multiplayer fino a 4 giocatori utilizzando una sola copia del gioco. Tutto ciò è possibile attraverso la modalità download del 3DS, una trovata decisamente azzeccata che permette di sfidare i propri amici a ritmo di musica senza troppe complicazioni.
A coronare questa piccola e geniale perla di follia nipponica è la colonna sonora curata da Tsunku♂. Le tracce spaziano da canzoni a semplici jingle musicali che accompagnano perfettamente le più disparate situazioni di gioco, la qualità dell’ost è talmente di ottima fattura che le sue musiche rimangono impresse nella mente del giocatore e possono essere ascoltate con piacere anche nel proprio lettore musicale.
Infine, per i nippofili c’è anche la possibilità di selezionare l’audio originale in giapponese in alternativa a quello della versione occidentale il quale comprende canzoni e voci in italiano.

 

Conclusioni

Un po’ come Peter Pan, Rhythm Paradise Megamix è un eterno bambino il quale, ignorando gli anni che passano, rimane sempre pronto a trasportarci in un mondo magico e giocoso. Il fascino e il divertimento offerto da Rhythm Paradise però, non solo è rimasto immutato nel tempo, ma è anche aumentato grazie alla presenza di una inedita modalità storia e ai suoi 100 e oltre minigiochi di cui 30 creati per l’occasione.
I pregi di questo nuovo Rhythm non sono finiti qui, fra i numerosi extra da collezionare e le sfide con gli amici o contro la CPU, il divertimento è assicurato per un numero di ore estremamente alto per un rhythm game.
L’unica occasione sprecata riguarda l’interfaccia di gioco non pienamente sfruttata e certi livelli di difficoltà calibrati verso l’impossibile o quasi.
Nel complesso anche se con qualche lieve difetto, Rhythm Paradise Megamix è il Ryhtm Paradise più completo della serie e caldamente consigliato sia a tutti gli appassionati del genere che ai nuovi arrivati.

Good

  • Per la prima volta nella serie, Rhythm Paradise prevede una modalità Storia.
  • Oltre 100 divertentissimi minigiochi.
  • Ottima localizzazione italiana.
  • Il multiplayer richiede una sola copia del gioco.

Bad

  • Il touch screen e l’interfaccia del 3DS non sono utilizzate appieno.
  • Alcune sfide sono al limite dell'impossibile...
8

Imperdibile

Insistere per avere un Game Boy nel lontano 1998 è stata una delle migliori idee che abbia mai avuto, da allora non si è più allontana dal mondo videoludico. Più allenatrice di Pokémon che studentessa, quando il dovere la chiama studia giapponese, in realtà il secondo fine è capire la trama dei suoi JRPG preferiti.

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