Resident Evil 4 – Recensione Switch

Los Illuminados in versione portatile

Resident Evil 4 – Recensione Switch
Resident Evil 4
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Inutile negare che il 2019 sia l’anno di Capcom, azienda capace di sviluppare titoli che hanno riscosso un sempre crescente consenso. E non a caso, quando si pensa al genere survival horror, il primo pensiero è orientato verso la saga di Resident Evil, che negli anni ha spaventato milioni di videogiocatori.

Tra gli esponenti della line-up principale della saga, uno dei più amati è sicuramente Resident Evil 4, che si discosta dal tipico horror a sopravvivenza con telecamera fissa per sposare un approccio di horror d’azione.

Resident Evil 4 ha debuttato su Gamecube nel 2005 e, da lì in avanti, è approdato praticamente su tutte le console. E di certo non poteva mancare su Nintendo Switch, offrendo, insieme a Resident Evil Zero e il Rebirth, un’esperienza di sopravvivenza portatile. Nonostante il titolo trovi un perfetto equilibrio tra vecchio e nuovo, siamo sicuri che la sua formula sia ancora così immediata e godibile nei tempi moderni?

Resident Evil 4

Non ve lo nascondo, tutto il tempo che ho passato su Resident Evil 4 è stato in modalità portatile, una delle ragioni fondamentali per sceglierlo per Nintendo Switch. Se qualche annetto fa mi avessero detto che avrei potuto godere di questo grande classico praticamente dovunque, probabilmente sarei rimasto basito.

In termini di rimasterizzazione, RE4 propone un’esperienza decisamente godevole, anche se non ci si poteva aspettare miracoli trattandosi pur sempre di una remastered. La versione Switch gira a 60fps, con alcuni cali negli ambienti più grandi e in alcune sequenze, questo sia che lo giochiate in modalità portatile che su TV.

Resident Evil 4 è un’esperienza unica su Nintendo Switch, soprattutto se giocata in modalità portatile

Rispetto alle altre versioni HD non c’è poi niente di nuovo: vi ritroverete sempre nei panni dell’agente del governo statunitense, Leon S. Kennedy, inviato in Europa con la missione di salvare Ashley, la figlia rapita del presidente americano. Una missione non esattamente semplice, poiché dovrete sopravvivere alle varie insidie e alle minacce dei Los Illuminados, agricoltori infettati da un parassita che controlla la mente.

Un altro aspetto che rimane invariato è il gameplay che, nonostante sia ancora apprezzatissimo, non è esente da evidenti difetti e problemi che si porta dietro. Potrei citarvi la mancata possibilità di cambiare velocemente l’arma, un’esplorazione non proprio snella per l’assenza di una mini-mappa su schermo, e una mira troppo meccanica e poco al passo con i tempi moderni.

Resident Evil 4

Piccolezze, dopotutto. Difetti non di certo attribuibili al pregiato lavoro di porting su Nintendo Switch, ma che nel 2019 è impossibile non notare. Se siete però abituati ai comandi del nuovo Resident Evil 2, potreste trovare qualche difficoltà: è pur sempre un gioco di 14 anni fa! Per farvela breve vi ci vorrà un piccolo periodo di adattamento per trovarvi a vostro agio con il gioco: niente di preoccupante.

Questa versione per Switch non include il motion control, ovvero l’utilizzo dei due Joy-Con in modo interattivo per mirare, sparare e ricaricare l’arma. Personalmente ritengo che non sia un male, poiché l’adattamento per Nintendo Wii non era di certo così brillante sotto questo aspetto.

Resident Evil 4 deve essere giocato da chiunque ami questo genere, una pietra miliare a mio modesto parere. Purtroppo i tempi moderni mettono in evidenza problemi assolutamente non identificabili 14 anni fa, ma resta il fatto che il titolo è (e sarà) un esponente che ha rivoluzionato il gaming e che riesce ancora a resistere alla prova del tempo.

Conclusioni

Al netto di alcuni piccoli difetti, Resident Evil 4 si difende egregiamente anche su Nintendo Switch, dimostrando di resistere alla prova del tempo e regalando sempre un’esperienza degna del nome che porta. Il lavoro di porting può dirsi riuscito, anche se sono presenti piccoli cali di framerate di tanto in tanto.

Nonostante il prezzo di lancio un pochino più alto rispetto alle altre piattaforme (29,99€) e la mancanza di una versione scatolata per i collezionisti, Resident Evil 4 è un’esperienza davvero unica su Nintendo Switch, soprattutto se giocata in modalità portatile.

Good

  • Porting ben riuscito soprattutto in modalità portatile
  • Atmosfere sempre godibili e ispirate
  • Caricamenti immediati

Bad

  • Inevitabile peso del tempo che passa
  • Prezzo di lancio più alto rispetto a quello delle altre piattaforme
7

Niente male

Da quando ha viaggiato nel tempo a bordo della Time Machine DeLorean DMC-12 la sua vita è cambiata radicalmente. Amante dei viaggi del tempo, predilige le console dai tempi del NES.

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