Poochy & Yoshi’s Woolly World – Recensione

Si torna a sbrogliare la matassa su 3DS

Poochy & Yoshi’s Woolly World – Recensione
Poochy & Yoshi’s Woolly World – Recensione

Le "lanose" avventure di Yoshi tornano su Nintendo 3DS: sfuggito a Kamek, che ha trasformato tutti i suoi amici in gomitoli di lana, il piccolo dinosauro verde intraprenderà un'avventura per salvarli e riportare la pace sull'Isola Gomitolo. Al suo fianco la fedele cagnolina Poochy, alla quale è stato dato più spazio in questa sfiziosa versione portatile.

Data di Uscita:Genere:PEGI:Sviluppatore:Editore:Versione Testata:

Il 2017 è l’anno di Nintendo. Dopo aver finalmente scoperto le proprie carte negli ultimi mesi dell’anno appena passato e averla poi ufficialmente presentata worldwide questo 13 gennaio, una buona parte dell’attenzione videoludica è volta al fatidico 3 marzo, quando Nintendo Switch farà il suo ingresso sul mercato accompagnata al lancio, fra gli altri titoli, dall’attesissimo The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Nel frattempo però la grande N non si è dimenticata della propria console portatile, che nell’ultimo periodo sta vantando titoli di un certo spessore anche grazie ad azzeccati conversioni di titoli originari Wii U: è questo il caso, a seguito di Hyrule Warriors e Super Mario Maker, Poochy & Yoshi’s Woolly World, il “lanoso” platform che vede come protagonista il famoso dinosauro verde e già sulla console ibrida aveva vantato un’ottima figura. Una performance che ripete anche in versione tascabile, mostrandosi in perfetta forma e pronto a divertire come la prima volta chi l’ha già giocato.

Fondamentalmente ci troviamo di fronte alla medesima, brillante e ben realizzata esperienza che meno di due anni fa ci ha catturato su Wii U, con livelli memorabili, simpatici scontri con i boss e tanti Yoshi così adorabili da non sapere quale abbracciare per primo: se si trattasse soltanto di una mera conversione, però, non saremmo qui a parlarne. Come è stato per il recente Dragon Quest VIII (sebbene venga da una generazione ancor più vecchia), Nintendo ha voluto fare le cose per bene e arricchire Poochy & Yoshi’s Woolly World con piccole novità che ne aumentano il valore ludico, scavalcando e facendo, seppur non troppo, scivolare in secondo piano le limitazioni tecniche che hanno portato a un visibile downgrade. Una sorta di “edizione deluxe” che sembra essere la meglio riuscita, fra le conversioni Wii U, un risultato tutto da scoprire e appassionante come la prima volta, tra gomitoli, bottoni e tessuti vari a formare il mondo di gioco. Prima di entrare nel merito, un riassunto per chi si fosse perso l’originale.

Mentre gli Yoshi si godono la tranquilla vita sull’Isola Gomitolo, il dispettoso Kamek arriva ancora una volta a rompere i gomitoli nel cesto e, su ordine di Baby Bowser, trasforma tutti in pallocche di lana pronte a essere usate per chissà quale misterioso scopo; sarebbe meglio dire quasi tutte, perché Yoshi e un suo compagno color cremisi scampano all’incantesimo, assieme alla cagnolina Poochy. Ecco dunque il dipanarsi di un’avventura indimenticabile attraverso coloratissimi livelli la cui lanosa e mirabile fattura renderebbe orgogliose tutte le nonne, livelli che non sono di complessa risoluzione ma nascondono tanti segreti e percorsi alternativi che per essere svelati metteranno alla prova persino i più esperti del genere. Poochy & Yoshi’s Woolly World è un titolo che favorisce l’esplorazione alla corsa frenetica verso il traguardo che distingue i titoli originali Super Mario e considerato l’impegno infuso tanto nel level design quanto nella resa visiva in generale, sarebbe stato un peccato non lasciare il tempo di goderselo. Già nel 2015 Nintendo aveva compiuto una scelta azzeccata.

La prima grande novità di questa versione cattura la nostra attenzione già nel titolo: la tenera cagnolina Poochy coprirà infatti un ruolo molto più attivo rispetto all’originale dove, lo ricordiamo, era presente come aiuto in sostituzione delle spille bonus oppure obbligatoria in alcuni livelli. Ora a lei è dedicata ben un’intera sezione con alcuni minigiochi il cui compito, in sostanza, è supportare Yoshi nell’acquisto delle già menzionate spille bonus grazie alle perline guadagnate; accessibili attraverso la tenda-cuccia, condividono una tipologia di gameplay simile al recente Super Mario Run, dunque la cagnolina corre in automatico, salta, rimbalza e scivola sotto gli ostacoli in queste prove dal ritmo sostenuto dove saremo chiamati a completare tre obiettivi principali che comprendono raccogliere un determinato numero di perline, scoppiare i palloncini e recuperare i suoi tre cuccioli sparsi lungo il percorso. Sembra una cosa facile ma vi assicuriamo che il fattore endless run rende l’esperienza più impegnativa di quanto non appare, poiché sbagliare obbliga a ripetere il livello.

È stata poi aggiunta una modalità alternativa della precedente Poochy a perdifiato, chiamata Corsa all’oro, sbloccabile occasionalmente se nell’avventura principale Yoshi completerà un livello con il fiore ridente in mano – ovvero prendendo il petalo del fiore che costituisce il traguardo: identica ai minigiochi di base, l’unica differenza è che di fronte alla cagnolina un Lakitu lascerà cadere pepite dorate in continuazione da raccogliere nella maggiore quantità possibile. Chiudiamo il capitolo gameplay legato a Poochy con gli Amiibo: il supporto delle statuine è completo, facilitato su Nintendo 3DS dalla fruibilità immediata senza dover passare dal tendone, e per l’uscita di Poochy & Yoshi’s Woolly World la compagnia ne ha realizzata una proprio per la nostra amica pezzata (inclusa nella Collector’s Edition) che ci permetterà di avere il suo supporto durante l’avventura. In alternativa può farne parte anche selezionando la modalità Relax, se siete giocatori meno esperti o non avete molta pazienza, e vi aiuterà sia ad affrontare i nemici sia a scoprire ogni segreto nei diversi livelli.

È difficile resistere alla tenerezza e portabilità di Poochy & Yoshi’s Woolly World

Aver accennato alla modalità Relax ci porta nel cuore del gioco, l’avventura principale: gameplay e abilità sono rimaste sostanzialmente inalterate, con Yoshi che può creare gomitoli ingoiando i nemici, saltare e mantenersi sospeso per un breve lasso di tempo, effettuare una schiacciata dall’alto, prendere la mira per sparare i gomitoli accumulati. Uguale è poi la composizione di questa modalità, una mezza dozzina di macro-livelli a loro volta suddivisi in stage di breve durata (non più di un quarto d’ora prendendosela con molta calma) la cui struttura, tuttavia, ha subito delle leggere modifiche così da venire incontro alle caratteristiche tecniche della console: necessità che, come abbiamo detto, sacrifica un po’ la grafica ma non per questo sminuisce il lavoro degli sviluppatori, capaci di offrire una versione portatile ugualmente bella a vedersi e senza alcun inciampo in termini di frame rate. L’effetto 3D è un valore aggiunto, in grado di creare una certa profondità senza mai risultare fastidioso alla vista o, di nuovo, inficiare il frame rate; tentennano un po’ la qualità della texture e il livello di dettaglio quando attivo ma essendo un’opzione attivabile a piacimento, il giocatore è libero di usufruirne quando ritiene ne valga la pena.

I collezionabili rimangono inalterati rispetto alla versione originale. Abbiamo quindi, per livello, cinque gomitoli grazie ai quali ricostruire un nuovo Yoshi (quello portato in salvo), cinque fiori che se raccolti nella loro totalità daranno accesso a un livello aggiuntivo e le perline in sostituzione delle monete, che costituiranno la valuta di scambio con cui acquistare le spille bonus o i cuoricini per completare al 100% uno stage. Se giocato in modalità facile, tutti questi segreti saranno più facili da sbloccare grazie anche all’aiuto di Poochy e dei suoi cuccioli, inoltre qui Yoshi sarà munito di un paio d’ali che gli permetteranno di librarsi in aria senza mai il timore di cadere; una sfida molto semplificata eppure lo stesso piacevole da giocare grazie a queste piccole, sostanziali differenze.

In Poochy & Yoshi’s Woolly World l’interfaccia da dove partire all’esplorazione di questa conversione non è più piazza come su Wii U, bensì una serie di tende lungo le quali, nello schermo in alto, il nostro lanoso dinosauro potrà spostarsi avanti e indietro; ciascuna è inoltre richiamabili da touch screen e per cominciare due sono dedicate alle skin di Yoshi, una per quelle ottenute grazie agli Amiibo e l’altra dove invece si andranno ad accumulare quelle provenienti dai livelli completati. È proprio qui che si aggiunge una delle interessanti novità di questa conversione 3DS: l’editor per la creazione di skin personalizzate. La sua profondità è evidente dalle due modalità a disposizione, Facile per l’utilizzo di schemi predefiniti sbloccati nel corso dell’avventura e Professionale, in cui mettere alla prova le nostre velleità di designer tramite un uso molto intuitivo del pennino per colorare ogni parte di Yoshi: date libero sfogo alla creatività!

Novità anche per il tendone dei ricordi, che nell’originale permetteva l’ascolto di tutte le musiche e una panoramica di ogni nemico del gioco. A questi si uniscono i filmati giornalieri, piccole clip della durata di pochi secondi che vedono protagonisti Yoshi e Poochy e la cui tenerezza vi catturerà al primo sguardo: al di là di essere un semplice momento di riposo dall’avventura, al termine di ogni filmato vi sarà posta una domanda e se risponderete correttamente sarete premiati con un certo numero di perline. Nella loro “banalità”, si tratta comunque di chicche volte a impennare un poco la valutazione di questo titolo. Chiudono la disamina sull’interfaccia la tenda-cuccia di Poochy, con i minigiochi già illustrati, e una tenda bonus che si sbloccherà al termine dell’avventura.

Poochy & Yoshi’s Woolly World è semplicemente adorabile

All’appello di quest’ottima conversione manca solo la modalità multiplayer, presente nell’originale, alla quale è stata sostituita l’interazione con altri possessori di Nintendo 3DS tramite il ben noto StreetPass e con l’unica funzionalità di scambiarsi i vari Yoshi personalizzati; esiste volendo la possibilità di utilizzare un secondo Yoshi dopo averne scansionato l’Amiibo, che diventerà un nostro copycat ed eventualmente potrà essere inglobato per ricavarne poi alcuni gomitoli.

Conclusioni

È difficile chiudere questa recensione senza ritrovarsi a scrivere in caps lock quanto sia adorabile, tenero e “lanoso” Poochy & Yoshi’s Woolly World: il titolo esce a testa alta da una conversione che per ragioni tecniche ha dovuto sacrificare un poco la grafica, comunque gradevole, grazie alle tante implementazioni che ruberanno nuove ore al vostro divertimento. Se avete giocato all’originale ritroverete il gioco in tutta la sua morbidezza, spalleggiato da novità che rinfrescano l’esperienza; se invece vi avvicinate per la prima volta allora benvenuti in un mondo sfaccettato e divertente, dove vi aspettano mondi colorati e cuciti con particolare attenzione per creare un insieme affascinante, pronto a farvi sorridere in più di un’occasione con i suoi dettagli.

Chi pensava che il futuro di Nintendo 3DS fosse minato dall’incombere di Nintendo Switch dovrà ricredersi: la console ha ancora molto da offrire e lo fa anche con questa conversione, che sotto lo strato di tenerezza nasconde un solido platform ricco di inventiva. Poochy & Yoshi’s Woolly World è un titolo che vale assolutamente la spesa, a maggior ragione se non avete sfilacciato la versione Wii U. Cosa aspettate a imparare un po’ di lavoro a maglia?

Good

  • Conversione fedele dell'originale Wii U
  • Ottima l'idea di un editor per le skin di Yoshi
  • I minigiochi che coinvolgono Poochy sono molto divertenti

Bad

  • Qualche livello inedito non avrebbe guastato
  • Un downgrade tecnico necessario ma visibile
8

Imperdibile

Cresciuta negli anni ’90 con un Game Boy e un Nintendo 64, è poi diventata ancora bambina un’adepta Sony a tempo pieno, ma appena può si dedica anche ad altre console.

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