OnRush – Anteprima

Salti, boost e takedown

OnRush – Anteprima
Onrush

Paul Rustchynsky, ex game director di Driveclub, ci ha presentato ieri il nuovo lavoro del suo team sotto uno degli studios più capaci nel mondo dei racing games: Codemasters. Il risultato di questo connubio è OnRush, un nuovo gioco di corse che vuole ridefinire il genere sotto diversi aspetti. Abbandonati i fronzoli grafici e le caratteristiche simulative di Driveclub e simili, il team di sviluppo ha deciso di dedicarsi totalmente ad un’esperienza arcade in grado di coinvolgere maggiormente una sempre più grande fetta di giocatori in quello che sembra essere un erede spirituale di Destruction Derby. Traendo ispirazione da mostri sacri come Burnout Paradise, i ragazzi di Codemasters hanno pensato ad un nuovo racing game che non avesse traguardi né prime posizioni ma fosse caratterizzato da un forte gioco di squadra e un’ottima dose di demolizioni e takedown.

Certo, investire in un gioco del genere non è privo di rischi: i racing games non simulativi stanno vivendo un periodo di magra, e nessuno riesce ad avvicinarsi al travolgente successo di Rocket League, forse l’unico vero esponente dei giochi di guida più arcade a dominare il mercato. In questo frangente dissestato si inserisce OnRush, nuova proposta di Codemasters che vuole rivoluzionare il mondo delle corse con una ventata di novità che non si vedeva dai tempi dei primi Motorstorm. Abbiamo potuto passare quasi due ore in compagnia di una versione “work in progress” del gioco, che è previsto in uscita il prossimo 5 giugno, e possiamo sicuramente dire che le carte in regola per convincere gli scettici ci sono tutte: OnRush pare il figlio illegittimo di Burnout e Motorstorm, un titolo carico di velocità, follia e adrenalina.

OnRush

Come abbiamo già avuto modo di sottolineare in precedenza, in OnRush non esiste alcun traguardo da tagliare: le modalità disponibili ci metteranno costantemente in una sorta di circuito/arena dove completare determinati obiettivi insieme alla propria squadra per portare a casa la vittoria. Tutto inizia scegliendo il veicolo: non esistono automobili “reali”, ma il team di sviluppo si è ispirato ad alcuni design iconici ed intramontabili. Potremo scegliere fra moto, auto sportster, dune buggy e persino dei fuoristrada corazzati: tutti i veicoli hanno nomi roboanti che vi daranno immediatamente un’idea di quello che sanno fare (come moto chiamate “Blade“, un rimando a Tron, o auto denominate “Interceptor“, chiaro tributo a Mad Max). Ogni veicolo ha una sua particolare abilità da usare in corsa: alcune ricaricano il turbo se sfiorano gli ostacoli, altri veicoli guadagnano boost se demoliscono i gregari (auto neutrali facilmente distruttibili). Le modalità di OnRush variano, ma lo scopo rimane comune: una squadra di sei giocatori ne affronterà un’altra composta da altrettanti membri in un circuito adrenalinico pieno di salti, curve pericolose e ambienti distruttibili quanto il nostro veicolo.

Un tipico match di OnRush è effettuato tramite la modalità Overdrive, un’interessante approccio al genere che ci vedrà impegnati a ricaricare la barra turbo il prima possibile per fare più punti del team avversario: per farlo dovremo effettuare spettacolari takedown sui gregari e sugli avversari, aiutati non solo dal turbo ma anche dal RUSH stesso, una sorta di super turbo che si alimenta ogni volta che usiamo il NOS e che potremo utilizzare solo dopo aver riempito al 100% l’indicatore dedicato. Altra modalità molto interessante è Countdown, una specie di gara a checkpoint dove ogni team ha a disposizione 30 secondi al termine dei quali si viene dichiarati sconfitti. Come fare quindi? Occorrerà passare attraverso stretti portali verdi che “allungheranno la vita” della nostra squadra aumentando il tempo a nostra disposizione. Inutile dire che questa modalità si trasformerà ben presto in una carneficina di lamiere, dove dodici giocatori si spintonano e si distruggono a vicenda per allungare di una manciata di secondi la vita della propria squadra. “Drive Angry” si chiamava un vecchio film con Nicolas Cage, e quelle due parole ben si sposano con l’aggressività richiesta da OnRush per condurre la propria squadra alla vittoria definitiva.

OnRush è carico di velocità, follia e adrenalina

Il titolo di Codemasters premia non la velocità in quanto tale ma piuttosto i riflessi del giocatore, il quale deve essere pronto a far fronte a qualunque ostacolo mentre sfreccia senza paura ai 300 chilometri all’ora. Anche il design dei livelli è abbastanza vario e appagante, passando da pianure desertiche a scorci di giungla, paesaggi urbani e persino tracciati immersi nella neve. Lo scontro può avvenire in qualunque momento e contro qualunque tipo di veicolo, ed è necessario non sottovalutare mai i nostri avversari: un’agile moto può essere facilmente buttata fuori strada, ma è molto facile finire schiacciati dalle due ruote quando queste saltano sopra di noi come avvoltoi famelici. La chiave per la sopravvivenza nelle disastrate strade di OnRush sta nella pianificazione: bisogna avere il sangue freddo per trovare la propria via attraverso gli ostacoli ma sopratutto bisogna prevedere nel modo più accurato possibile le manovre degli avversari per evitare di essere ridotti ad un cumulo di rottami nei primissimi minuti. Non solo: la scelta del veicolo e dei power up ad esso collegati è spesso essenziale per creare un team bilanciato ed efficace. Ma cosa accade quando non riusciamo ad evitare un ostacolo e riduciamo la nostra auto ad un catorcio? I game over dentro OnRush non esistono, pertanto avremo qualche secondo per scegliere un nuovo veicolo e poi respawneremo in mezzo alla più grande concentrazione di veicoli, proprio al centro dell’azione, pronti per ripartire alla grande.

OnRush è un gioco che ha tante promesse da mantenere: vuole affermarsi come la vera alternativa ai racing games più simulativi, vuole dire al mondo che gli arcade non sono scomparsi e vuole entrare nei cuori degli appassionati dimostrando che questo genere può ancora dare molto. Dal canto suo, il team capitanato da Paul Rustchynsky non manca certo di passione, e ce lo ha dimostrato più volte durante l’evento tenutosi ieri a Milano. C’è da sperare che i ragazzi di Codemasters riescano a mantenere vivo il fuoco di OnRush con una serie regolare di aggiornamenti e miglioramenti, che è stato uno dei punti forti di Rocket League. Sì, perché nonostante l’elevato contenuto adrenalinico e l’indubbio divertimento che il nuovo racing game dei creatori di Driveclub sa dare, c’è da considerare il fattore noia che rischia di assalire il giocatore già dopo poche ore di gioco. Codemasters dovrà dimostrare che è in grado di mantenere tutte le promesse sopracitate, ma in caso ci riuscisse OnRush potrebbe diventare con facilità uno dei titoli più interessanti del panorama arcade del momento. L’appuntamento è fissato a giugno con la nostra recensione.


 

Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.

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