Kingdom Hearts HD 2.8 Final Chapter Prologue – Anteprima gamescom 2016

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Sempre più vicino al terzo capitolo

Kingdom Hearts HD 2.8 Final Chapter Prologue
Kingdom Hearts HD 2.8 Final Chapter Prologue – Anteprima gamescom 2016

Sora e compagni tornano su PS4 in questa nuova compilation della saga, che include anche un lungometraggio esplicativo su Kingdom Hearts Unchained χ e un nuovo episodio giocabile nelle vesti di Aqua.

Data di Uscita:Genere:PEGI:Sviluppatore:Editore:Versione Testata:

Colonia – Il terzo capitolo ufficiale delle avventure di Sora e compagni continua a mostrarsi un miraggio indefinito ma con Kingdom Hearts 2.8 Final Chapter Prologue ci potremmo finalmente trovare vicini, fosse anche per i pochissimi decimi che ci separano dal fatidico numero 3; questa compilation porterà per la prima volta su PlayStation 4 Kingdom Hearts Dream Drop Distance HD (remake dell’omonimo titolo per Nintendo 3DS), Kingdom Hearts χ Back Cover e Kingdom Hearts 0.2: Birth By Sleep – A Fragmentary Passage. Laddove Back Cover si rivela solamente un lungometraggio di un’ora collegato al titolo mobile Kingdom Hearts Unchained χ e che narra la misteriosa storia dietro alle figure dei Foretellers, molto più importante è A Fragmentary Passage. Square Enix lo descrive come un episodio completamente nuovo e giocabile collegato alla storia di Kingdom Hearts III e prende luogo subito dopo gli accadimenti di Kingdom Hearts Birth by Sleep: vestiremo i panni di Aqua, rimasta intrappolata di propria volontà nel Regno dell’Oscurità per salvare Terra e permettergli così di mettere in moto quegli eventi che costituiranno il perno dell’intera saga. Stando alla dichiarazione dello storico game designer e co-direttore di Kingdom Hearts 3, Tai Yasue, l’episodio sarà essenziale ai giocatori per comprendere il futuro terzo capitolo – per cui aspettiamo novità positive.

Senza dunque perdere tempo ci siamo dedicati all’hands on di Kingdom Hearts 2.8, iniziando da una breve sessione di Kingdom Hearts Dream Drop Distance: questo episodio è stato il primo a raccontare e muovere gli eventi dopo la conclusione di Kingdom Hearts II. La demo che abbiamo provato prevedeva tre diverse sessioni di gioco: una battaglia contro un Gargoyle sui tetti della Città delle Campane, un viaggio attraverso la Città di Mezzo e uno sguardo a La Rete dall’universo di Tron: Legacy. Essendo un remake ci siamo dedicati il giusto, abbastanza da notare come prima cosa la pulizia grafica e la resa ottimale su PS4, al punto da poter essere scambiato per un gioco nativo della console; i colori erano vibranti, una resa mai vista neppure con il 3D e abbiamo avuto la sensazione che il tutto girasse a 60fps; la meccanica flowmotion, ovvero quella miglioria tale per cui il combattimento diventa più aggressivo e con uno stile che richiama il parkour, si è mostrata più fluida che mai, quasi lo scontro fosse uno spettacolo acrobatico con il Keyblade. Per i minigiochi impostati sul touchscreen, poi, sono state adottate soluzioni più console-friendly che però non inficiano l’esperienza immersiva originale. In definitiva questo è sì lo stesso gioco che ha visto i suoi albori su Nintendo 3DS nella primavera del 2012 ma ci è parso visivamente ottimo, tanto da poter essere graficamente considerato il Kingdom Hearts migliore della serie se non fosse per l’altro titolo giocabile con il quale condivide lo spazio sul disco.

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A Fragmentary Passage è stata la chicca che abbiamo voluto tenere per ultima: intrappolata nel Regno dell’Oscurità, Aqua soffre la solitudine di un mondo dove anche i ricordi sono in pericolo. Mentre si dirige verso il Castello di Cenerentola, le lancette dell’orologio della torre, inizialmente ferme sulla mezzanotte, girano senza più controllo smembrando la strada di collegamento; costretti a cercare cinque ingranaggi per poterlo riparare, guideremo la giovane Maestra, che si aggrappa alle memorie dei suoi amici per non cedere alla follia, fra le rovine di un tempo sospeso dove i nemici si aggirano in agguato. L’obiettivo di questo episodio sembra volerci dare un assaggio di cosa ci aspetta in Kingdom Hearts III e, non serve dirlo, c’è molto per cui far salire l’hype: il livello di dettaglio del borgo è quanto di mai visto prima, ci siamo ritrovati circondati da detriti sospesi nell’aria, congelati nel tempo lungo strade appena illuminate dalla luce dei lampioni, che nonostante tutto dà un maggiore senso d’inquietudine. Il design si sviluppa verticalmente e per quasi tutta la durata abbiamo dovuto salire sempre più in alto, saltando da un tetto fatiscente all’altro con una fluidità di movimento, specie nei salti e negli scatti, stupefacente.

Ogni ingranaggio sbloccava un’abilità nuova da testare subito dopo, accompagnandoci alla riscoperta di un sistema di combattimento conosciuto, seppur ugualmente emozionante. Aqua mantiene lo stesso moveset di Birth By Sleep, dunque Stile di Comando e Shotlock l’hanno fatta da padroni in questa demo assieme al già menzionato flowmotion di Dream Drop Distance; le abilità magiche di Aqua sono poi formidabili come sempre e la loro resa visiva, al di là della soddisfazione di friggere un nutrito gruppo di nemici con un Thundaga ben piazzato, è di prima qualità. La demo si è conclusa con una boss fight che ci ha visto affrontare un indefinito numero di Shadow riuniti in un’unica entità e al termine, raggiunte le scale del Castello, Aqua ha un toccante incontro con Terra. Pur essendo soltanto una visione silenziosa, il ragazzo le trasmette un’importante messaggio: quello di non perdere mai la speranza e continuare a lottare.

A Fragmentary Passage sarà essenziale per comprendere Kingdom Hearts III

Riguardo a Kingdom Hearts Unchained χ non è stato mostrato più di quanto già sapevamo ma nel complesso siamo soddisfatti di questa compilation, soprattutto per l’efficacia con cui la PS4 è stata sfruttata per una resa grafica eccellente. Dream Drop Distance, in quanto gioco completo, è il piatto principale ma A Fragmentary Passage si dimostra un ottimo preludio ai futuri avvenimenti di Kingdom Hearts III e inoltre lavora molto bene nel costruirsi un suo mood.


GC2016anteprime

Cresciuta negli anni ’90 con un Game Boy e un Nintendo 64, è poi diventata ancora bambina un’adepta Sony a tempo pieno, ma appena può si dedica anche ad altre console.

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