Grand Kingdom – Anteprima

Il grande regno

Grand Kingdom – Anteprima
Grand Kingdom

NIS America vanta una lunga esperienza nel mercato videoludico e ormai da anni è considerata una delle società di sviluppo più attive per quanto riguarda il genere degli RPG o JRPG per i più attenti estimatori del genere in questione. Ormai da qualche tempo rilascia con buona continuità di risultati titoli prevalentemente orientati verso una meccanica di gioco con numerosi elementi strategici e può vantare al suo attivo numerosi titoli importanti e certamente noti al grande pubblico.

Purtroppo il mercato europeo non ha avuto la fortuna di poter sempre contare su una completa pubblicazione dei titoli prodotti, ma siamo certi che nomi del calibro di Disgaea e Phantom Brave non saranno certamente passati inosservati. Qualcuno potrebbe obiettare che gli attuali sistemi videoludici siano ormai ben lontani dal rappresentare in modo adeguato giochi che per natura sono inevitabilmente orientati verso una grafica 2D come da tradizione del genere, eppure troppo spesso ci si dimentica di non giudicare un gioco dall’aspetto ma dal divertimento offerto e dall’atmosfera che racchiude.

Saranno riusciti con Grand Kingdom, prossimamente disponibile per PS4 e PS Vita e distribuito da Koch Media, a sfornare una nuova emozione in un 2016 sempre più inflazionato da produzioni di ben altro tenore? Continuate a leggere per scoprirlo.

Dopo un buon numero di ore trascorse a giocare alla versione beta per PS4 possiamo partire da una prima ma importante considerazione: se siete appassionati di RPG dalla forte connotazione strategica a turni forse vi converrebbe prendere in seria considerazione l’acquisto di Grand Kingdom nel prossimo futuro. Il gioco, infatti, si presenta subito bene, riuscendo in un compito non certo così semplice come si potrebbe pensare, ossia quello di coinvolgere fin dall’inizio grazie alla presenza di elementi stilistici di grande qualità che approfondiremo a breve e che contribuiscono a far intuire quali e quanti potrebbero essere stati gli elementi curati fin nei minimi dettagli da parte del team di sviluppo.

Questo è decisamente uno degli aspetti che emergono in maniera più distinta, in quanto nel 2016 è sempre più raro trovare una grafica 2D artisticamente ben ispirata e realizzata in maniera pregevole, senza quel generale appiattimento di tonalità che troppo spesso uniforma e semplifica anche i titoli per console adattandoli agli standard, purtroppo non sempre di alto livello, dei sistemi mobile. Non che la nostra sia una critica verso tali dispositivi, ma quando un titolo può beneficiare un character design curato ed in grado di fare la differenza non possiamo che prenderne atto se poi il tutto contribuisce a rendere l’atmosfera più convincente e ben costruita anche dal punto di vista percettivo.

Non è però questo elemento quello che ci ha maggiormente impressionato nel corso della nostra prova. Non perché non fosse all’altezza, come abbiamo accennato, ma semplicemente perché il gameplay di Grand Kingdom ha saputo ritagliarsi un’attenzione ben più ampia, anticipando quella che sicuramente sarà una struttura solida ed orientata verso un buon bilanciamento tecnico, con scelte che porteranno a diverse sfaccettature e possibilità di vivere il gioco dedicando parecchie ore alla consultazione di statistiche ed alla preparazione di tutto ciò che da sempre rende felici gli appassionati di strategia.

La versione da noi testata non era ovviamente completa al 100% e questo ci ha lasciato non poca curiosità di poter mettere le mani sul gioco completo, ma è stata più che sufficiente per mostrare alcune delle caratteristiche che Grand Kingdom potrà mostrare al pubblico. In questa versione erano disponibili solo quattro classi (Fighter,Hunter, Witch e Medic), con la possibilità di poter partecipare a due quest per la campagna ed un numero limitato a tre battaglie giornaliere per la modalità Online War, che rappresenta certamente un’idea accattivante, in quanto consentirà di poter scegliere una delle nazioni presenti cercando di portarla al trionfo con abilità e strategia.

Certamente un ruolo importante sarà rivestito dalla campagna single player, che si preannuncia molto divertente e supportata da una trama ricca di eventi e colpi di scena che si sveleranno battaglia dopo battagliaconsentendo di mettere insieme tutte le tessere del mosaico ed i rapporti tra i vari personaggi protagonisti. In tal senso, potendo contare su elementi classici di costruzione del party, o gilda se preferite, dovrete imparare con pazienza ad osservare le diverse caratteristiche dei vostri avversari e dei campi di battaglia, a fronte di un’intelligenza artificiale che potrebbe rivelarsi molto interessante.

Si rivelerà dunque molto importante analizzare il corso degli eventi gestendo al meglio unità, risorse e soprattutto nel rispetto degli obiettivi primari da raggiungere sulla base di un certo numero di turni o osservando particolari restrizioni. Come da tradizione del genere, dunque, la pianificazione di un’attenta strategia equivale ad avere mezza vittoria in tasca, scegliendo il momento opportuno per rischiare pur di uscirne vincitori. Il combat system che abbiamo avuto modo di provare è apparso davvero molto funzionale e soprattutto ricco di alcune novità d’interazione dinamica durante gli attacchi, che risulteranno piuttosto diversificati in base alla gittata dell’azione utilizzata ed al tipo, richiedendo un minimo di ragionamento per portare l’inerzia di ogni turno a proprio favore.

Non ci addentreremo ulteriormente ad analizzare altre interessanti caratteristiche strettamente correlate alle battaglie o alla vicenda legata alla caduta dell’Uldein Empire, che approfondiremo in sede di recensione, ma vi basti sapere che sono presenti numerosi elementi che rivestiranno un ruolo importante anche per quel che riguarda la disposizione del party sul campo di battaglia e conseguenti fattori di bonus e malus ottenibili, così come per le strategie degli avversarsi che non faranno nulla per nascondere una certa propensione ad attuare attacchi quasi mai banali o completamente decifrabili fin da subito.

Un elemento di sicuro interesse sarà il supporto cross-play che dovrebbe consentire ai giocatori di PS4 e PS Vita di potersi sfidare allegramente, caratteristica sicuramente importante dal punto di vista della longevità del gioco che già di suo dovrebbe attestarsi attorno alle quaranta ore circa. Per il resto, grazie ad un comparto tecnico molto accattivante, la presenza di una campagna single player coinvolgente e il supporto alla modalità online, Grand Kingdom potrebbe diventare un piccolo gioiello per gli estimatori degli RPG strategici e non soltanto. Non resta dunque che avere un po’ di pazienza per poter mettere le mani sulla versione completa del gioco e scoprire quali altre caratteristiche positive devono ancora essere rivelate. Tra l’altro, immancabile e prevedibile, la versione PS4 uscirà anche in Limited Edition con numerosi contenuti interessanti quali un Artbook da ben 128 pagine, lasoundtrack, un poster e degli stickers.

Insomma, restate sintonizzati su GameSoul per conoscere il nostro verdetto tra meno di due mesi.

Dentro ad un videogioco viviamo esperienze reali, in cui abbiamo accesso a molte sensazioni: possiamo quasi credere che esistano per davvero, perché l'universo del gioco non è nient'altro che la nostra realtà mentre la viviamo. Non importa che rappresenti l'esperienza di cinque minuti o di un'ora intera. Ma se potessimo svegliarci dentro un videogioco cosa sceglieremmo? E se potessimo manipolarlo e interagire con esso? Le possibilità diventerebbero infinite, come infinite sono le storie che attraverso i videogiochi possiamo vivere.

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