Dead Rising 4 – Anteprima E3 2016

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Frank is back

Dead Rising 4
Dead Rising 4 – Anteprima E3 2016

Dead Rising 4 è un fantastico survival horror beat 'em up che vede il ritorno del protagonista storico Frank West durante le festività natalizie a Willamette, in Colorado. Siete pronti a sopravvivere all'ennesima e buffa ondata zombi mai vista al mondo?

Data di Uscita:Genere:PEGI:Sviluppatore:Editore:Versione Testata:,

Los Angeles – Tra gli annunci a sorpresa della conferenza E3 di Microsoft, ce ne è stato uno particolarmente interessante per gli amanti degli zombie e di una certa serie targata Capcom: no, non stiamo parlando di Resident Evil 7, ma di Dead Rising 4, un nome, un bagno di sangue a base di folli armi e ultra-violenza fine a se stessa. Qualche informazione a riguardo era trapelata di straforo negli ultimi giorni, confermata con il trailer d’annuncio: torneremo ad indossare i panni del protagonista del primo capitolo, Frank West, fotografo pronto a tutto per lo scoop del secolo. Dove? Nel luogo del misfatto, Willamette, in Colorado, 16 anni dopo gli eventi del diretto predecessore.

Ci sarà nuovamente il celebre Centro Commerciale nel quale scoppiò il cataclisma pandemico, rivestendo un ruolo ancor più simbolico nella narrazione, dato che la nuova epidemia prenderà il via proprio durante l’affollatissimo e frenetico giorno del Black Friday, usanza tutta americana di spendere e spandere prima di Natale. E proprio durante Natale ci sarà il culmine di infetti (chi ha detto The Division?), troppi da contenere per quelle quattro mura, e in men che non si dica, le strade si ritrovano colme di pelle putrescente ed ex-umani affamati della loro stessa carne. Il mondo di gioco di Dead Rising 4 coprirà insomma sia il Mall che le zone limitrofe, e nella demo provata qui all’E3 abbiamo potuto saggiare proprio quest’ultime, anche se solo una porzione estremamente limitata.

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Il team ha infatti portato una semplice missione, peraltro totalmente decontestualizzata, che non ci permette di avere ulteriori informazioni sulla trama (viene menzionato un tale Obscuris, che ha lasciato una scia di morti nel suo cammino), ma che in compenso lascia chiaramente intendere quale sarà il focus di questo nuovo capitolo: lo scopo era quello di trovare una pattuglia finita chissà dove, e trarla in salvo, scattando nel mentre qualche foto per documentare il caos in corso. Nei circa 10 minuti a disposizione, tra un indicatore a schermo e l’altro, il vero obiettivo (non scritto) era però quello di fare quanto più casino possibile, e totalizzare il maggior numero di kill per vincere un concorso interno tra i presenti alla fiera, potendo così saggiare il vastissimo e folle arsenale, ormai vero e proprio marchio di fabbrica della serie.

Rispetto al per certi versi “serioso” terzo capitolo, di cui mantiene la struttura base del gameplay e l’apertura a soluzioni meno estenuanti e più leggere, Dead Rising 4 spinge ancora più in alto l’asticella della weirdness, e nella demo abbiamo avuto a che fare con gli oggetti più disparati: a spiccare c’erano una Exo-Suit, possente esoscheletro che dona a Frank super forza e super energia, grazie al quale può subire molti più danni e smembrare a mani (quasi) nude i poveri zombie che incontrerà sul suo cammino, e una spada di ghiaccio, di quelle da giochi di ruolo a base di draghi e dame a salvare, che falciava e congelava un folto gruppo di creature ad ogni colpo. Ma praticamente ogni cosa che troverete nel gioco, la potrete impugnare e sfruttare come arma letale: katane, mitragliatori giganteschi, padelle, estintori, asce bipenne, massi… e persino delle luminarie natalizie a forma di pacchi regalo giganti.

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Una follia trasudata anche dai costumi (chi non ha mai sognato di vestirsi da dinosauro e picchiare tutti?) e soprattutto dai veicoli, ancor più malati e sperimentali, dalla dune buggy con sul tettino una mitragliatrice rotante, a dei Go Kart degni di Tesla, che friggono a suon di fulmini chiunque si trovi nell’arco di qualche metro da questo carretto di distruzione di massa. Insomma, l’obiettivo del team sembra quello di far divertire il giocatore, senza le esagerate limitazioni dei primi capitoli (il primo in particolare), e lo fa con una delle poche ma sostanziali novità, almeno tra quelle mostrate durante l’annuncio: la presenza di tre slot diversi per le armi da poter equipaggiare in contemporanea. Se prima il limite era di una sola arma per volta, dovendo switchare ogni volta, macchinosamente, tra vari slot e comunque sacrificare qualche ghiotto oggetto trovato qua e là, ora potrete utilizzarne ben tre allo stesso tempo: una da lancio, una melee e una ranged, ognuna associata ad uno specifico tasto, e dagli utilizzi un po’ più duraturi. In tal modo, potrete sempre impugnare un bel fucile, realizzare combo in combinazione con una katana, e… lanciare una padella, nel caso in cui dovessero finire le munizioni e rompersi la spada sul più bello. Una soluzione in grado, potenzialmente, di alleggerire l’atmosfera e il gameplay, lasciando così al giocatore il solo compito di divertirsi e spargere il caos in città.

Lato tecnico, non ci sono molti guizzi di brillantezza, ma pur non essendo un mostro di tecnologia, il comparto grafico si presenta già da ora pulito e roccioso, nonostante la mostruosa mole di personaggi presenti su schermo. Trattandosi però di 10 minuti di demo, e di una zona molto circoscritta, è ancora presto per cantare vittoria (in particolare per quanto riguarda il framerate), ma dato che l’uscita è prevista per questo inverno (in esclusiva temporale su Xbox One e Windows 10), i lavori sembrano a buon punto.

Un gradito ritorno

Il ritorno di Dead Rising 4 è sicuramente gradito, ma almeno per il momento, questo “ritorno alle origini”, a metà tra un sequel e il reboot, sembra sin troppo ancorato al passato, presentando qualche lieve novità il cui impatto sul prodotto finito è tutto da vedere. Di sicuro, il gioco promette di esser colmo di massacri scriteriati, folli armi e ironia dissacrante, in pieno stile Dead Rising, ma basterà ai fan della serie?


E3 - 2016 - Anteprime

Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.

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