Cooler Master MasterCase Maker 5 MSi Dragon Ed. – Recensione

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Modularità e possenza

Cooler Master MasterCase Maker 5 MSi Dragon Ed. – Recensione
Cooler Master MasterCase Maker 5 MSi Dragon Ed. – Recensione

Che il PC gaming stia vivendo un nuovo momento d’oro è cosa risaputa, ma questo non riguarda solamente i giochi in sé, perché si riflette su tutto ciò che ruota attorno a questa piattaforma. Dai computer quindi, fissi o portatili, alle periferiche come mouse, tastiere ed anche joypad, passando sempre per le componenti che includono schede madri, processori, RAM, schede video, SSD e naturalmente, i case; tutto ciò fa parte del PC gaming. Spesso e volentieri si preferisce dare precedenza alle componenti interne, che sono quelle che permettono poi ai giochi di girare come vorremmo, ma sempre più spesso la voglia è quella di avere comunque un PC che sia anche bello da vedere, se non addirittura eccessivamente appariscente. Tralasciando il modding più estremo, che sicuramente non è per tutti, sono sempre più i produttori che propongono soluzioni esteticamente (ma non solo da quel punto di vista) all’avanguardia, le quali possono rendere completamente diverso l’aspetto del vostro personal computer.

Cooler Master è uno di questi, ed il case che ci apprestiamo a recensire va proprio in quella direzione, offrendo sia uno stile inconfondibile, grazie anche alla partnership con MSi, che soluzioni tecnologiche all’altezza. Cooler Master MasterCase Maker 5 MSi Dragon Edition, infatti, non è altro che una edizione speciale del MasterCase Maker 5, il quale riporta le livree tipiche di MSi, con tanto di drago iconico della casa. Stiamo parlando di un case Mid Tower (528.6 x 235 x 548mm), il quale fa della modularità il suo cavallo di battaglia, come vedremo anche più avanti; ma siamo sicuri che la prima cosa che vi colpirà sarà proprio il suo aspetto estetico, che già nella dotazione di serie include diverse chicche da “modder”.

Un case che fa la sua figura anche con la dotazione di base

Arrivato in un una scatola su cui sono raffigurate le livree del case stesso, oltre a caratteristiche come l’essere VR Ready, già aprendo la confezione capiamo che si tratta di un prodotto curato fin nei minimi particolari. Troviamo infatti una scatolina in metallo, designata per potervi riporre le viti avanzate, le quali sono anch’esse in una busta a scomparti separati con le diciture di dove vanno, oltre a delle fascette ed altri componenti minori che possono tornare utili a seconda di come si vuole disporre l’interno del case. La scatolina tornerà utile una volta finito l’assemblaggio per riporvi, e quindi conservare per future modifiche, tutte le componenti che altrimenti andrebbero perse chissà dove. Oltre a questa, troveremo una guida rapida che tornerà utile nonostante sia piuttosto intuitivo l’assemblaggio delle componenti nel case, che è quasi totalmente in metallo, se escludiamo la scocca superiore ed anteriore ed il pannello sinistro.

La robustezza è uno degli aspetti che si evince sin da quando tirerete fuori il case dalla scatola: lo chassis è rigido, pesante il giusto (12kg circa) e stabile, e le uniche parti che si muovono, sono quelle preposte a farlo. Il frontale su cui ci sono sia il logo MSi che quello Cooler Master, ma su cui prevale appunto il drago rosso di MSi si può muovere in avanti, per migliorarne l’areazione, o addirittura rimuovere. Anche nella parte superiore c’è una placca di plastica con dei terminali magnetici, che può essere rimossa facilmente per aumentare l’areazione o comunque per donare uno stile più aggressivo, scoprendo la rete metallica che c’è sotto. Sul pannello destro troviamo il logo MSi in una finitura nera opaca, a contraddistinguerlo ancora dal modello base, mentre il pannello sinistro è quasi totalmente fatto di plexiglass scuro, per mostrare l’interno del vostro PC, ed è ancora più scuro nella parte in fondo, per coprire lo spazio dedicato all’alimentatore.

Il pannello I/O è invece dotato di ben 3 porte USB 3.0, i jack 3.5 per cuffia microfono e un uscita HDMI, motivo per cui è catalogato come VR Ready. I visori VR odierni, seppur notevoli sotto molti aspetti, hanno molti limiti, uno su tutti quello di essere cablati: se avete provato Oculus Rift o HTC Vive in particolare, una delle prime cose che avrete notato è come sia facile aggrovigliarsi nel cavo che va al PC. Diciamo che in questo modo il problema non si elimina, ma quantomeno ogni volta che dovremo collegare il visore al nostro PC, non dovremo andare a smanettare alla cieca nella parte posteriore del case, per evitare di spostarlo. Inoltre ci sono anche due pulsanti, uno dedicato ai LED ed uno ai FAN. Il primo ha tre impostazioni, ossia spento, acceso e ad intermittenza: in questo modo a seconda delle circostanze potremo facilmente e velocemente attivare o disattivare i LED (uno di cui incluso già in dotazione). Per quanto riguarda i FAN (le ventole), avremo solo due impostazioni, ovvero Low ed High, che vi permetteranno di aumentare la velocità delle stesse quando pensate che il PC possa averne bisogno.

A proposito di ventole, ce ne sono già incluse tre da 140mm, due poste sul fronte e una sul retro, ma in totale se ne possono montare sette, di cui tre sul fronte, due sul retro ed altre due in alto; e naturalmente si può optare per un sistema di raffreddamento a liquido. Il case può ospitare schede madri ATX, Micro-ATX e Mini-ITX e a seconda del tipo che monterete, sul case ci sono delle indicazioni chiare su dove e quante viti mettere per fissarla. A proposito di spazio, non ne manca per gli HDD o gli SSD: per i primi ci sono ben cinque slot da 3.5″ (tutti con un comodo sistema di fissaggio a clip), tre dei quali si trovano nella parte superiore e due in quella inferiore (dove saranno quindi “invisibili” grazie al pannello oscurato. Ci sono poi quattro slot a disposizione per gli SSD da 2.5″, di cui due si trovano sul pannello che si trova proprio sopra l’alimentatore ed altri due invece sono nascosti dietro il pannello laterale destro (che è proprio dove li abbiamo messi noi).
Sempre dietro quel pannello (che funge anche da zona in cui far passare e fissare i cavi) troviamo un’interessante soluzione per il controllo dei LED e dei FAN: grazie infatti al FAN/LED controller, a cui potremo collegare 4 strisce LED e 6 FAN, potremo controllare l’illuminazione dei LED e la velocità delle ventole, direttamente con i pulsanti che si trovano sul pannello I/O.

Una soluzione perfetta per qualsiasi configurazione, soprattutto se gaming

Se quindi abbiamo capito che lo spazio non sarà un problema, la caratteristica che lo rende unico e che gli dà il nome è quella della modularità. Potremo togliere o mettere elementi, a seconda di quella che è la nostra configurazione o il nostro sistema di raffreddamento, ma anche aggiungere componenti designate proprio per questo case (vendute separatamente), tra cui griglie di diversa forma e colore, pannelli in vetro temperato e così via, capaci di renderlo ancor più “custom”.  Nonostante questo dobbiamo dire che, almeno in questa versione MSi, sarebbe un peccato andare a snaturare l’estetica di questo case, il quale è già esteticamente ispirato ed aggressivo. In tutto questo, il case è molto silenzioso, a meno che non decidiate di mettere le ventole al massimo, anche perché il “cofano” è imbottito di materiale fonoassorbente e la parte superiore può essere coperta dal pannello che funge anche da “silenziatore”.

Una soluzione che quindi guarda avanti, lasciando spazio a possibili cambiamenti di configurazione, ma anche per il suo essere VR Ready, ed una predisposizione per l’installazione e il controllo di FAN e LED, davvero alla portata di chiunque. La sua capienza, l’altezza da terra, la possibilità di montare tante ventole (e in tanti modi) garantiscono un’areazione a prova di qualsiasi configurazione gaming, e i materiali di ottima fattura, lo rendono davvero resistente. Tra l’altro, nonostante il prezzo di listino superi i 200 euro, oggi è possibile trovarlo  anche intorno ai 150 euro, un prezzo non male se consideriamo il prodotto, le sue caratteristiche e la modularità, che lo rende un investimento a lungo termine.

La sua caratteristica principale è la modularità, qui ne vediamo tutte le componenti

Conclusioni

Non è mai facile scegliere il case giusto, perciò spesso e volentieri a prevalere nella scelta è l’aspetto estetico. C’è però da tenere conto anche della robustezza, dello spazio e delle soluzioni che un case offre, per far sì che l’assemblaggio sia agevole e che tutte le componenti ci calzino comodamente. Se Cooler Master è un’azienda che trasmette fiducia dal punto di vista dei materiali e della costruzione, soprattutto se si considerano case di medio/alto livello come questo (la cui struttura portante è totalmente in acciaio), il MasterCase Maker 5 MSi Dragon Edition offre anche soluzioni all’avanguardia che lo rendono una soluzione perfetta per qualsiasi configurazione, soprattutto se gaming.

Un’uscita HDMI frontale, studiata per il collegamento dei visori VR, un pratico controller per LED e FAN, oltre alla dotazione che include già un LED, sono solo alcune delle caratteristiche peculiari di questo case, che è anche molto spazioso (con slot per HDD ed SSD a volontà) e ben areato. La modularità è poi la cosa che lo rende adatto davvero a qualsiasi configurazione, e anche alla possibilità di futuri cambiamenti, senza dover pensare di dover cambiare nuovamente case, qualora aumentasse il vostro arsenale gaming.

Una scelta che, budget permettendo, è consigliata a tutti, soprattutto se cercate un look aggressivo e vi piace lo stile MSi Dragon, il quale non sarà certo il massimo dell’eleganza, ma così come lo troviamo “out of the box”, rappresenta una soluzione davvero accattivante.

Good

  • Look aggressivo, solido e robusto
  • È pieno di slot per HDD ed SSD
  • È VR Ready ed ha un pratico controller per LED e FAN
  • Modulabile e per questo adatto a qualsiasi configurazione

Bad

  • Il prezzo non è irrisorio, seppur adeguato al valore
  • Se cercate un case elegante, meglio dare uno sguardo alla versione base
8.8

Imperdibile

E' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!

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